Politica
Maria Carbone: "Con il pre dissesto a rischio per il prossimo anno l'offerta formativa ed i posti di lavoro"
"Cosa si aspetta ancora a promuovere un tavolo interistituzionali per trovare soluzioni condivise a tutela di alunni e personale scolastico?"
Andria - lunedì 12 novembre 2018
21.17 Comunicato Stampa
"Il mio non vuole essere in nessun modo un intervento partitico, ma Politico certamente sì".
Si apre con questa dichiarazione la nota con la quale la docente Maria Carbone, in questo caso non sotto l'egida del suo ruolo politico quale esponente del Pd, rivolge al mondo politico ed alle istituzioni scolastiche cittadine.
"In una situazione di estrema emergenza, che permane e rischia di diventare ancora più grave e che vede in serio pericolo il diritto allo studio, oltre che un centinaio di posti di lavoro nelle scuole andriesi, penso sia paradossale continuare a leggere interventi accusatori che nulla prospettano in termini di possibili soluzioni. Quotidianamente si esprimono opinioni, dubbi e preoccupazioni circa la refezione scolastica e i tanti disservizi che le scuole, loro malgrado, si trovano ad affrontare. Tutti pronti a 'sentenziare', dai banchi dell'opposizione come da quelli della maggioranza. Di possibili soluzioni neanche l'ombra. Già questo...... Voler entrare anche nel merito delle scelte che le varie comunità scolastiche stanno, ahimè, assumendo e mettendo in atto per cercare di garantire l'offerta formativa agli alunni, nonostante tutto, mi sembra francamente troppo. Per chi non lo sapesse, si chiama Autonomia scolastica! Che l'amministrazione comunale abbia grandi responsabilità rispetto alla situazione di pre-dissesto economico della città di Andria è, ormai, acclarato e a poco serve ricordarlo quotidianamente. Con il bilancio in queste condizioni, è praticamente impossibile riattivare e garantire i servizi scolastici erogati finora, per questo continuo a sostenere che l'unica soluzione, in questa situazione di estrema eccezionalità, è l'intervento straordinario di altri Enti istituzionali. Ma qualcuno questi Enti dovrà, prima o poi, coinvolgerli.
Dando ormai per scontato che quest' anno il servizio mensa non parte, la questione urgente che ci si dovrebbe porre, ora, per attivarsi e dare risposte in tempi congrui è: fino a gennaio, l'amministrazione comunale sarà in grado di dare garanzie sulla refezione scolastica per l'a.s. 2019/20? Mi spiego meglio, tutti gli anni, prima dell'apertura delle nuove iscrizioni, l'amministrazione invia agli istituti scolastici la dichiarazione di attivazione del servizio mensa comunale e la definizione del numero di classi e sezioni che possono usufruire di tale servizio. Tale dichiarazione è indispensabile per richiedere all'USR l'organico che consente l'attivazione delle classi a tempo pieno per la Scuola Primaria e delle sezioni a 40 h settimanali per la Scuola dell'Infanzia. Quest'anno i termini per le nuove iscrizioni sono stati anche anticipati, dal 7 al 31 gennaio. Le scuole, al momento delle iscrizioni, quale offerta formativa potranno proporre alle famiglie? Inoltre, quale richiesta di organico saranno in grado di effettuare? Si ha idea di cosa questo significhi in termini qualità dell'offerta formativa e di posti di lavoro che, per quest'anno, sono stati mantenuti e hanno avuto ricadute 'solo' sui precari, mentre per il prossimo a.s. potrebbero vedere numerosi perdenti posto in tutte le scuole cittadine? Cosa si aspetta ancora a promuovere un tavolo interistituzionali per trovare soluzioni condivise a tutela di alunni e personale scolastico?", conclude la docente Maria Carbone.
Si apre con questa dichiarazione la nota con la quale la docente Maria Carbone, in questo caso non sotto l'egida del suo ruolo politico quale esponente del Pd, rivolge al mondo politico ed alle istituzioni scolastiche cittadine.
"In una situazione di estrema emergenza, che permane e rischia di diventare ancora più grave e che vede in serio pericolo il diritto allo studio, oltre che un centinaio di posti di lavoro nelle scuole andriesi, penso sia paradossale continuare a leggere interventi accusatori che nulla prospettano in termini di possibili soluzioni. Quotidianamente si esprimono opinioni, dubbi e preoccupazioni circa la refezione scolastica e i tanti disservizi che le scuole, loro malgrado, si trovano ad affrontare. Tutti pronti a 'sentenziare', dai banchi dell'opposizione come da quelli della maggioranza. Di possibili soluzioni neanche l'ombra. Già questo...... Voler entrare anche nel merito delle scelte che le varie comunità scolastiche stanno, ahimè, assumendo e mettendo in atto per cercare di garantire l'offerta formativa agli alunni, nonostante tutto, mi sembra francamente troppo. Per chi non lo sapesse, si chiama Autonomia scolastica! Che l'amministrazione comunale abbia grandi responsabilità rispetto alla situazione di pre-dissesto economico della città di Andria è, ormai, acclarato e a poco serve ricordarlo quotidianamente. Con il bilancio in queste condizioni, è praticamente impossibile riattivare e garantire i servizi scolastici erogati finora, per questo continuo a sostenere che l'unica soluzione, in questa situazione di estrema eccezionalità, è l'intervento straordinario di altri Enti istituzionali. Ma qualcuno questi Enti dovrà, prima o poi, coinvolgerli.
Dando ormai per scontato che quest' anno il servizio mensa non parte, la questione urgente che ci si dovrebbe porre, ora, per attivarsi e dare risposte in tempi congrui è: fino a gennaio, l'amministrazione comunale sarà in grado di dare garanzie sulla refezione scolastica per l'a.s. 2019/20? Mi spiego meglio, tutti gli anni, prima dell'apertura delle nuove iscrizioni, l'amministrazione invia agli istituti scolastici la dichiarazione di attivazione del servizio mensa comunale e la definizione del numero di classi e sezioni che possono usufruire di tale servizio. Tale dichiarazione è indispensabile per richiedere all'USR l'organico che consente l'attivazione delle classi a tempo pieno per la Scuola Primaria e delle sezioni a 40 h settimanali per la Scuola dell'Infanzia. Quest'anno i termini per le nuove iscrizioni sono stati anche anticipati, dal 7 al 31 gennaio. Le scuole, al momento delle iscrizioni, quale offerta formativa potranno proporre alle famiglie? Inoltre, quale richiesta di organico saranno in grado di effettuare? Si ha idea di cosa questo significhi in termini qualità dell'offerta formativa e di posti di lavoro che, per quest'anno, sono stati mantenuti e hanno avuto ricadute 'solo' sui precari, mentre per il prossimo a.s. potrebbero vedere numerosi perdenti posto in tutte le scuole cittadine? Cosa si aspetta ancora a promuovere un tavolo interistituzionali per trovare soluzioni condivise a tutela di alunni e personale scolastico?", conclude la docente Maria Carbone.