Religioni
Maria Assunta speciale protettrice di Chiara Lubich
Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - domenica 15 agosto 2021
15.20
A Dio non è bastata l'anima di Maria in Cielo. Certamente l'anima di Maria era la parte sua più interessante, se la sua bellezza era tutta interiore, ma Dio l'ha voluta lassù, alla fine della sua vita terrena, anche col corpo.
Così se Dio chiama i religiosi a rappresentare nella Chiesa più l'anima di Maria, che era tutta piena di spirito, tutta traboccante di carismi, tutta un incendio di fuoco, Dio chiama i laici a rappresentare nella Chiesa piuttosto il corpo di Maria. Esso è simbolo di tutte le espressioni umane del mondo, di quell'incarnazione nel sociale, nell'economia, nell'arte, nell'educazione, nella salute, ecc., nella quale i laici vedono tracciata luminosa la loro strada per arrivare a Dio e portare con loro la società trasfigurata.
In una creatura umana l'anima senza il corpo sarebbe un controsenso. Così la Chiesa di Maria, coi religiosi, senza i laici, non sarebbe né di Maria, né della Chiesa. E allora, cosa dedurre? Anzitutto un ringraziamento a Dio, attraverso Maria, per aver chiamato tanti laici ad una vocazione così totalitaria, così libera, così essenziale. Poi una promessa a Maria, di esserle fedeli sempre, sempre più, finché la porta della morte ci aprirà la vista sulla bellezza di Gesù e di Lei.
Infine un dono: portiamoci a casa Maria Assunta, come speciale protettrice dei laici, affidando a Lei ogni giorno la propria santificazione, quella della propria famiglia e del mondo che ci circonda, per quale essere Lei, soltanto Lei, nient'altro che Lei.
Così se Dio chiama i religiosi a rappresentare nella Chiesa più l'anima di Maria, che era tutta piena di spirito, tutta traboccante di carismi, tutta un incendio di fuoco, Dio chiama i laici a rappresentare nella Chiesa piuttosto il corpo di Maria. Esso è simbolo di tutte le espressioni umane del mondo, di quell'incarnazione nel sociale, nell'economia, nell'arte, nell'educazione, nella salute, ecc., nella quale i laici vedono tracciata luminosa la loro strada per arrivare a Dio e portare con loro la società trasfigurata.
In una creatura umana l'anima senza il corpo sarebbe un controsenso. Così la Chiesa di Maria, coi religiosi, senza i laici, non sarebbe né di Maria, né della Chiesa. E allora, cosa dedurre? Anzitutto un ringraziamento a Dio, attraverso Maria, per aver chiamato tanti laici ad una vocazione così totalitaria, così libera, così essenziale. Poi una promessa a Maria, di esserle fedeli sempre, sempre più, finché la porta della morte ci aprirà la vista sulla bellezza di Gesù e di Lei.
Infine un dono: portiamoci a casa Maria Assunta, come speciale protettrice dei laici, affidando a Lei ogni giorno la propria santificazione, quella della propria famiglia e del mondo che ci circonda, per quale essere Lei, soltanto Lei, nient'altro che Lei.