Religioni
Marcia della pace, in tanti per la "non violenza"
Molti giovani hanno preso parte all'appuntamento annuale di fine dicembre
Andria - giovedì 29 dicembre 2016
7.30
Una marcia per sancire il valore fondamentale della "non violenza", un cammino per alcune vie della città come segno di stile di una politica per la pace.
Anche quest'anno la marcia della pace, consueto appuntamento diocesano di fine dicembre, ha riscontrato un grande seguito soprattutto di giovani, che attraverso una enorme bandiera della pace e alcuni striscioni ove erano riportati messaggi a favore della stessa, hanno preso parte a un momento di cammino silenzioso come una sorta di pellegrinaggio verso una meta (la pace, appunto) che il mondo, ancora oggi, è ben lontano dal raggiungere. Il tutto avendo come guida le parole del messaggio di papa Francesco per la giornata mondiale della pace che si terrà il primo dell'anno.
La fase iniziale dell'appuntamento diocesano si è svolto presso la chiesa di San Riccardo, dove i numerosi partecipanti sono stati accolti da un bicchiere di tè caldo per poi mettersi in ascolto del momento introduttivo di cui si è occupato don Francesco Di Corato, che ha illustrato in particolare lo stile della non violenza come uno dei significati principali della marcia. Successivamente la parola è passata alla docente e dirigente dell'istituto scolastico Gaetano Salvemini, sito nel quartiere San Valentino: la stessa ha presentato un progetto attuato dalle classi quinte dello scorso anno, e culminato con una rappresentazione teatrale sui noti personaggi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; è stata anche l'occasione per evidenziare come il quartiere San Valentino sia talora dimenticato e lasciato a se stesso da parte della città. La marcia ha costituito il momento seguente, il cui punto di arrivo è stata la chiesa Cattedrale in cui si sono svolte le fasi finali della serata con un pensiero conclusivo del vescovo Luigi Mansi.
Anche quest'anno la marcia della pace, consueto appuntamento diocesano di fine dicembre, ha riscontrato un grande seguito soprattutto di giovani, che attraverso una enorme bandiera della pace e alcuni striscioni ove erano riportati messaggi a favore della stessa, hanno preso parte a un momento di cammino silenzioso come una sorta di pellegrinaggio verso una meta (la pace, appunto) che il mondo, ancora oggi, è ben lontano dal raggiungere. Il tutto avendo come guida le parole del messaggio di papa Francesco per la giornata mondiale della pace che si terrà il primo dell'anno.
La fase iniziale dell'appuntamento diocesano si è svolto presso la chiesa di San Riccardo, dove i numerosi partecipanti sono stati accolti da un bicchiere di tè caldo per poi mettersi in ascolto del momento introduttivo di cui si è occupato don Francesco Di Corato, che ha illustrato in particolare lo stile della non violenza come uno dei significati principali della marcia. Successivamente la parola è passata alla docente e dirigente dell'istituto scolastico Gaetano Salvemini, sito nel quartiere San Valentino: la stessa ha presentato un progetto attuato dalle classi quinte dello scorso anno, e culminato con una rappresentazione teatrale sui noti personaggi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; è stata anche l'occasione per evidenziare come il quartiere San Valentino sia talora dimenticato e lasciato a se stesso da parte della città. La marcia ha costituito il momento seguente, il cui punto di arrivo è stata la chiesa Cattedrale in cui si sono svolte le fasi finali della serata con un pensiero conclusivo del vescovo Luigi Mansi.