Marcia della Legalità di Libera, migliaia di studenti in Piazza
Marcia della Legalità di Libera, migliaia di studenti in Piazza
Vita di città

Marcia della Legalità di Libera, migliaia di studenti in Piazza

Un lungo momento di ricordo e partecipazione per le strade di Andria

Una marcia per dire si alla legalità e no alla mafia, una marcia per ricordare chi ha sacrificato la sua vita per mano della criminalità, una marcia per illuminare simbolicamente il grande "Albero della Legalità". Sono stati migliaia gli studenti giunti in Piazza "Catuma" ad Andria per la XX^ Giornata della Legalità, organizzata anche nella città di Andria dal presidio "Renata Fonte" di Libera con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale cittadina. Colore e calore per non dimenticare e per raccontare un fenomeno con cui tutti i giorni bisogna confrontarsi in realtà sempre più vicine e mai così lontane. Lo scorso 28 marzo il rinvio a causa delle pessime condizioni meteo ed il rinvio ad oggi con una prima vera giornata di primavera.

«La marcia è una importante opportunità per incontrare la cittadinanza - ha detto Vito Leonetti, Presidente del Presidio Libera di Andria - usciamo dal recinto delle scuole o dei convegni per gridare a gran voce la voglia di giustizia e legalità per proseguire la strada tracciata in questi anni, dalle istituzioni e dalla società civile, affinché Andria diventi definitivamente una comunità libera da ogni sopruso e violenza. I colori di Libera sono stati riportati dagli studenti nelle lanterne che daranno vita all'Albero della Legalità visto anche il tema di questo anno "La verità illumina la giustizia"». Ma la stessa associazione fondata da Don Luigi Ciotti, proprio nella Città di Andria ha già reso possibile la rivitalizzazione e la riassegnazione di diversi immobili confiscati definitivamente alla criminalità: «Questa è una delle priorità di Libera - ha proseguito Leonetti - Libera è nata per un'applicazione migliore della legge "Rognoni-La Torre" sulla confisca dei beni alle mafie. Ad Andria due beni sono regolarmente attivi e danno risultati utili per l'intera comunità».

La marcia ha attraversato diverse vie cittadine del centro partendo da Piazza Catuma e passando per via Giovanni Bovio, via XX settembre, via Napoli, viale Venezia Giulia, corso Cavour, via Duca di Genova, viale Regina Margherita, via A. De Gasperi, via Porta Castello con l'arrivo nuovamente in piazza Catuma. Momento particolarmente toccante quello che ha coinvolto diversi studenti degli istituti superiori e di Scuola Secondaria di 1° grado, che hanno letto propri pensieri assieme ad i nomi delle vittime di mafia pugliesi per non dimenticare. Il corteo è stato aperto dal Gonfalone della Città di Andria e dallo striscione di Libera: «Dobbiamo ringraziare Libera - ha detto il Sindaco Nicola Giorgino - che organizza ogni anno questa marcia con studenti e scolaresche. Difatto questo è un vero e proprio riconoscimento del lavoro svolto in modo impeccabile dagli insegnanti per combattere qualsiasi tipo di violenza ed illegalità. Poi questo è il momento del ricordo di quelle tante vittime di mafia e della criminalità dell'intera nazione ma anche delle regione Puglia e della nostra città. E', infine, un momento per valutare la sinergia tra le istituzioni, forze dell'ordine e di tutti coloro che sono deputati alla formazione ed all'educazione. Solo così noi possiamo dare davvero un segnale forte, solo così possiamo far coltivare sin dalla più tenera età quei germi della legalità che servono al futuro del nostro paese. E credo che la partecipazione così numerosa di tante scuole è davvero un bel segnale, questa è una comunità che ha coscienza e questo fa ben sperare».

Proprio dalla sinergia tra le istituzioni sono nate le azioni a sostegno del recupero degli immobili confiscati alle mafie: «Il lavoro importante educativo tra tanti soggetti - ha concluso il Sindaco di Andria - ha permesso di lavorare alacremente per favorire già l'assegnazione di diversi immobili sequestrati ma anche alcuni che saranno assegnati a breve. Credo sia importante proseguire su questa direzione verso il corretto impegno civico».
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