Vita di città
Mancata raccolta rifiuti in via Eritrea: residenti esasperati per l'incuria e l'abbandono
Malgrado le segnalazioni e gli appelli non si riesce ad avere un servizio di raccolta funzionale
Andria - giovedì 18 agosto 2022
10.00
"Eppure le nostre cartelle della Tari le paghiamo tutti ma avere un servizio di raccolta rifiuti in questa zona risulta praticamente impossibile, siamo combinati peggio delle strade dell'immediata periferia urbana". Sono stanchi ed esasperati ma ancora con tanta voglia di affermare i propri diritti, a non essere trattati da cittadini di serie B, cittadini e quei pochi esercenti attività commerciali rimasti in via Eritrea.
Per l'ennesima volta è uno dei rappresentanti dei cittadini che risiedono in via Eritrea, zona Porta la Barra, l'arteria stradale che ben undici anni fa, venne chiusa alla circolazione stradale -stessa cosa, ma solo in parte per via Carmine- per i noti cedimenti causati dal pluviale che corre lungo l'arteria cittadina. All'abbandono, alle mancate rassicurazioni su una ripresa pur minima della vivibilità della zona, dopo che tanti sono stati i commercianti che hanno deciso di abbassare le saracinesche, per ultimo lo storico Scamarcio, prodotti vernicianti presente dal 1930 per la volontà di Salvatore Scamarcio -figura di riferimento del commercio al dettaglio cittadino-, si aggiungono purtroppo i disservizi causati dalla raccolta rifiuti porta a porta e di spazzamento stradale.
"Ormai sono settimane che la strada viene pulita ad intermittenza, dalle tante cartacce, feci umane ed animali e non si provvede alla regolare raccolta dei cumuli di rifiuti, lasciati incautamente vicino a quello che resta dei bagni pubblici comunali. Senza parlare di quel simulacro di giardino ormai ricolmo di porcherie varie, dove l'unica cosa che cresce spontanea e rigogliosa è l'erba parietaria. Siamo stanchi di questo andazzo, perché segnaliamo in continuazione il degrado che viviamo agli uffici comunali preposti, ma non si prendono provvedimenti in merito. Speriamo che adesso, rendendo pubblica questa situazione, finalmente qualcuno si darà una mossa, con la ditta incaricata del nuovo servizio di raccolta anche gli uffici comunali a cui ci rivolgiamo ma senza alcun positivo riscontro".
Per l'ennesima volta è uno dei rappresentanti dei cittadini che risiedono in via Eritrea, zona Porta la Barra, l'arteria stradale che ben undici anni fa, venne chiusa alla circolazione stradale -stessa cosa, ma solo in parte per via Carmine- per i noti cedimenti causati dal pluviale che corre lungo l'arteria cittadina. All'abbandono, alle mancate rassicurazioni su una ripresa pur minima della vivibilità della zona, dopo che tanti sono stati i commercianti che hanno deciso di abbassare le saracinesche, per ultimo lo storico Scamarcio, prodotti vernicianti presente dal 1930 per la volontà di Salvatore Scamarcio -figura di riferimento del commercio al dettaglio cittadino-, si aggiungono purtroppo i disservizi causati dalla raccolta rifiuti porta a porta e di spazzamento stradale.
"Ormai sono settimane che la strada viene pulita ad intermittenza, dalle tante cartacce, feci umane ed animali e non si provvede alla regolare raccolta dei cumuli di rifiuti, lasciati incautamente vicino a quello che resta dei bagni pubblici comunali. Senza parlare di quel simulacro di giardino ormai ricolmo di porcherie varie, dove l'unica cosa che cresce spontanea e rigogliosa è l'erba parietaria. Siamo stanchi di questo andazzo, perché segnaliamo in continuazione il degrado che viviamo agli uffici comunali preposti, ma non si prendono provvedimenti in merito. Speriamo che adesso, rendendo pubblica questa situazione, finalmente qualcuno si darà una mossa, con la ditta incaricata del nuovo servizio di raccolta anche gli uffici comunali a cui ci rivolgiamo ma senza alcun positivo riscontro".