Associazioni
Maltempo, Coldiretti preme per ricomprendere Bari e Bat nella declaratoria di calamità
Incontro con l'Assessore regionale all'Agricoltura Di Gioia
Andria - domenica 12 marzo 2017
"Proficuo incontro con l'Assessore all'Agricoltura Di Gioia sulla delicata vicenda della delibera di Giunta regionale sugli eventi calamitosi di gennaio scorso, in cui non è stato possibile inserire tra le aree oggetto del provvedimento anche le province di Bari e Barletta Andria Trani. L'operato certosino degli uffici dell'Assessorato, eseguito sulla scorta delle denunce dei Comuni coinvolti, ha portato a relazioni tecniche che, secondo gli improbabili parametri imposti dalla Legge 102, hanno cagionato la esclusione delle due province. Abbiamo confermato il massimo supporto all'Assessore e nei prossimi giorni forniremo ulteriori dati certi di aziende orticole e zootecniche che hanno subito un danno anche superiore al 30%, acclarato dal rapporto tra ettari colpiti, valore delle produzioni e PLV andata persa a causa della nevicata di inusitata gravità".
E' il commento del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a margine dell'incontro in Assessorato per analizzare i dati che hanno portato alla delibera con la quale la Regione Puglia ha chiesto al Ministero delle Politiche la declaratoria delle eccezionali avversità atmosferiche.
"Analizzeremo le relazioni tecniche nel dettaglio – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - per dare un contributo utile, aggiungendo anche le denunce di aziende olivicole che potranno confermare tra 10 giorni la reale entità del danno sugli apparati produttivi e solo allora chiederanno la verifica degli uffici provinciali. A ciò si dovranno aggiungere documenti probanti l'effettivo danno su orticole che sono rimaste invendute e sono state fresate in campo e i danni indiretti sugli allevamenti. Probabilmente mancano all'appello aziende e amministrazioni comunali che non hanno testimoniato adeguatamente l'entità del problema".
Dai sopralluoghi effettuati nelle 6 Province la Regione Puglia ha calcolato un danno pari a 180.696.550 milioni, con valori che superano il 30% della produzione lorda vendibile, valore percentuale minimo accertato che consente di accedere al Fondo di Solidarietà nazionale.
L'attivazione del Fondo consente alle imprese agricole danneggiate dagli eventi calamitosi di godere di tutti gli interventi di sostegno previsti a legislazione vigente – spiega Coldiretti Puglia - come, in particolare, l'erogazione di contributi in conto capitale fino all'80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, l'attivazione di prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale, la proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza, l'esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti e l'ottenimento di contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte. L'estensione del fondo di solidarietà nazionale anche a beneficio delle colture assicurabili che altrimenti sarebbero rimaste fuori dalle misure d'intervento – conclude Coldiretti Puglia - è sicuramente un primo passo per aiutare gli agricoltori pugliesi che hanno subito ingenti perdite a causa della straordinaria ondata di maltempo del gennaio 2017, ma evidentemente servono risorse aggiuntive considerata l'enormità del danno complessivo.
E' il commento del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a margine dell'incontro in Assessorato per analizzare i dati che hanno portato alla delibera con la quale la Regione Puglia ha chiesto al Ministero delle Politiche la declaratoria delle eccezionali avversità atmosferiche.
"Analizzeremo le relazioni tecniche nel dettaglio – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - per dare un contributo utile, aggiungendo anche le denunce di aziende olivicole che potranno confermare tra 10 giorni la reale entità del danno sugli apparati produttivi e solo allora chiederanno la verifica degli uffici provinciali. A ciò si dovranno aggiungere documenti probanti l'effettivo danno su orticole che sono rimaste invendute e sono state fresate in campo e i danni indiretti sugli allevamenti. Probabilmente mancano all'appello aziende e amministrazioni comunali che non hanno testimoniato adeguatamente l'entità del problema".
Dai sopralluoghi effettuati nelle 6 Province la Regione Puglia ha calcolato un danno pari a 180.696.550 milioni, con valori che superano il 30% della produzione lorda vendibile, valore percentuale minimo accertato che consente di accedere al Fondo di Solidarietà nazionale.
L'attivazione del Fondo consente alle imprese agricole danneggiate dagli eventi calamitosi di godere di tutti gli interventi di sostegno previsti a legislazione vigente – spiega Coldiretti Puglia - come, in particolare, l'erogazione di contributi in conto capitale fino all'80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, l'attivazione di prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale, la proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza, l'esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti e l'ottenimento di contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte. L'estensione del fondo di solidarietà nazionale anche a beneficio delle colture assicurabili che altrimenti sarebbero rimaste fuori dalle misure d'intervento – conclude Coldiretti Puglia - è sicuramente un primo passo per aiutare gli agricoltori pugliesi che hanno subito ingenti perdite a causa della straordinaria ondata di maltempo del gennaio 2017, ma evidentemente servono risorse aggiuntive considerata l'enormità del danno complessivo.