Politica
"Maggioranza spaccata sulla mozione Trasparenza. Salta il rendiconto"
La dura nota del Movimento pugliese di Forza Italia, dopo l'ultima seduta di consiglio comunale
Andria - giovedì 30 maggio 2024
21.41
"Per l'ennesima volta l'Amministrazione Bruno regala segnali di cedimento offrendo in Consiglio uno spettacolo a dir poco indecoroso.
Nel Consiglio comunale del 16 maggio scorso l'improvvida maggioranza che sostiene (?) il sindaco Bruno pensò bene di rinviare al Consiglio di ieri la mozione sulla trasparenza degli incarichi professionali presentata, tra gli altri, da alcuni esponenti del centrosinistra stesso. Dopo aver pubblicamente litigato con il "suo" Presidente del Consiglio, il sindaco Bruno ritenne opportuno non discutere in quell'occasione la mozione della discordia e differirla al Consiglio comunale convocato per l'approvazione del rendiconto, sperando probabilmente in una ricomposizione interna.
Ieri, come volevasi dimostrare, il centrosinistra andriese è arrivato in aula ancora più spaccato di quanto non avesse già manifestato, dimostrando di non essere in grado nemmeno di sostenere le idee della maggioranza stessa. Numerose le accuse di "voltafaccia" e di assenza di condivisione al loro interno, con evidente mancanza di comunicazione tra gli uffici, ai quali si "scarica" la responsabilità sui ritardi e la parte deputata a fornire l'indirizzo politico del tutto assente. Sulla mozione, da noi emendata a favore dei giovani professionisti, spesso esclusi dall'affidamento di incarichi pubblici, la prima cittadina, il Presidente del Consiglio (che a dire del sindaco convoca capigruppo da "aria fritta") e i silenti consiglieri di maggioranza attestano di essere in pieno conflitto innanzitutto con se stessi e nonostante un'interminabile sospensione dei lavori, non trovano la quadra e quindi, non avendo nemmeno il coraggio di bocciare il documento contestato, decidono di non decidere e si astengono, permettendo alla mozione di passare con i voti dell'opposizione e dei firmatari.
Dei 10 debiti fuori bilancio, prodromici al rendiconto e dei quali nemmeno la metà calendarizzati in capogruppo, solo 6 quelli discussi.
Ne deriva che, come avevamo ampiamente previsto, a causa delle galoppanti tensioni interne che sembrano non accennare a placarsi, i tempi si dilatano e il rendiconto, provvedimento fondamentale, salta e viene rinviato! Andria non merita questo trattamento.
La nota è dei consiglieri comunali Luigi Del Giudice, Marcello Fisfola, Donatella Fracchiolla e Nino Marmo.
Nel Consiglio comunale del 16 maggio scorso l'improvvida maggioranza che sostiene (?) il sindaco Bruno pensò bene di rinviare al Consiglio di ieri la mozione sulla trasparenza degli incarichi professionali presentata, tra gli altri, da alcuni esponenti del centrosinistra stesso. Dopo aver pubblicamente litigato con il "suo" Presidente del Consiglio, il sindaco Bruno ritenne opportuno non discutere in quell'occasione la mozione della discordia e differirla al Consiglio comunale convocato per l'approvazione del rendiconto, sperando probabilmente in una ricomposizione interna.
Ieri, come volevasi dimostrare, il centrosinistra andriese è arrivato in aula ancora più spaccato di quanto non avesse già manifestato, dimostrando di non essere in grado nemmeno di sostenere le idee della maggioranza stessa. Numerose le accuse di "voltafaccia" e di assenza di condivisione al loro interno, con evidente mancanza di comunicazione tra gli uffici, ai quali si "scarica" la responsabilità sui ritardi e la parte deputata a fornire l'indirizzo politico del tutto assente. Sulla mozione, da noi emendata a favore dei giovani professionisti, spesso esclusi dall'affidamento di incarichi pubblici, la prima cittadina, il Presidente del Consiglio (che a dire del sindaco convoca capigruppo da "aria fritta") e i silenti consiglieri di maggioranza attestano di essere in pieno conflitto innanzitutto con se stessi e nonostante un'interminabile sospensione dei lavori, non trovano la quadra e quindi, non avendo nemmeno il coraggio di bocciare il documento contestato, decidono di non decidere e si astengono, permettendo alla mozione di passare con i voti dell'opposizione e dei firmatari.
Dei 10 debiti fuori bilancio, prodromici al rendiconto e dei quali nemmeno la metà calendarizzati in capogruppo, solo 6 quelli discussi.
Ne deriva che, come avevamo ampiamente previsto, a causa delle galoppanti tensioni interne che sembrano non accennare a placarsi, i tempi si dilatano e il rendiconto, provvedimento fondamentale, salta e viene rinviato! Andria non merita questo trattamento.
La nota è dei consiglieri comunali Luigi Del Giudice, Marcello Fisfola, Donatella Fracchiolla e Nino Marmo.