M5S, ad Andria il Firma Day, contro Italicum e Riforme Costituzionali

Domenica 15 maggio a partire dalle 11.00 gli attivisti e i consiglieri comunali delcMovimento 5 Stelle di Andria saranno in Viale Crispi, angolo Corso Cavour, per il "Firma Day", evento nazionale organizzato dal Movimento 5 Stelle per sostenere i referendum contro l'Italicum e la riforma costituzionale. Il Movimento 5 Stelle sostiene i quesiti proposti dal Comitato per il No alle Riforme Costituzionali sia sulla riforma Boschi, sia sulla legge elettorale di Renzi.

«I due referendum abrogativi sull'Italicum chiedono l'eliminazione del premio di maggioranza, vero e proprio doping dei risultati elettorali che consente a un partito che al primo turno prenda una percentuale anche inferiore al 20 per cento dei voti di essere maggioranza parlamentare con il ballottaggio. Il secondo quesito riguarda l'abrogazione dei capilista bloccati: è un vecchio vizio della politica quello di nominare i propri fedelissimi, invece di selezionare candidati scelti dai cittadini. Loro preferiscono le segreterie dei partiti e le lobby. Nonostante la bocciatura della Corte Costituzionale, il PD vuole resuscitare il Porcellum, noi ci opponiamo" dichiarano i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Andria. "Ci faremo trovare pronti per ottobre, quando ci sarà da difendere la Costituzione da una riforma pasticciata e dannosa per i diritti di tutti, primo dei quali il diritto dei cittadini di scegliere dei propri rappresentanti. La riforma Boschi gioca con gli articoli della Costituzione, li complica, così come viene confuso il quadro istituzionale del nostro Stato. Non possiamo consentire questo tentativo di modificare la Costituzione. Abbiamo il sostegno di chi la Costituzione la conosce bene, di chi l'ha scritta. Questo reality show sulla Costituzione non deve proseguire. Noi sosterremo il comitato promotore, senza bandiere né preclusioni verso qualunque cittadino. Noi saremo a disposizione come consiglieri comunali. La Costituzione è di tutti, venite a firmare - concludono i consiglieri comunali pentastellati».