Vita di città
Limiti elettromagnetici delle antenne, i residenti di via Lagnone Santa Croce temono il loro innalzamento
Mentre avvengono proteste per il nuovo ripetitore che sta sorgendo in città
Andria - sabato 11 novembre 2023
8.25
Cresce la preoccupazione per il possibile innalzamento dei limiti elettromagnetici delle antenne in città. L'associazione "Io ci sono!", torna a protestare nel mentre proseguono i lavori di nuovi impianti telefonici in città.
"Il governo sarebbe tutto impegnato nell'innalzamento dei limiti elettromagnetici e questo preoccupa moltissimo i cittadini andriesi, avvolti in un vero e proprio recinto di antenne che nascono e crescono come funghi, incontrollate. Alla notizia dell'approvazione da parte della IX Commissione del Senato dell'emendamento al Ddl Concorrenza sottolineano dal sodalizio civico-, che consentirebbe l'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici nonostante la contrarietà, le osservazioni e le azioni della comunità scientifica, del mondo associazionistico e dei cittadini.
"L'innalzamento dei limiti elettromagnetici che supererebbero di gran lunga gli attuali 6 V/m, fino a raddoppiarli -sottolinea Savino Montaruli, dell'associazione di impegno civico "Io Ci Sono!"-, preoccupa giustamente i cittadini che da anni assistono ad uno scempio determinato dall'assenza di qualunque azione amministrativa locale finalizzata alla razionalizzazione, prevenzione e pianificazione degli impianti in città. I provvedimenti che si starebbero approvando in questi giorni, in queste ore, fanno registrare silenzi preoccupanti ed una rassegnazione inaccettabile. Coloro che, amministratori comunali in primis e mondo allineato, fino ad oggi hanno "rassicurato" trincerandosi dietro la giustificazione che le emissioni rientravano nei limiti che ora saranno superati abbondantemente dalle nuove norme, cosa diranno a tutti i cittadini che si troveranno "ingabbiati" nella nuova rete di emissioni con quei nuovi livelli disastrosi? Cosa ne sarà della salute pubblica già fortemente compromessa? E l'effetto accumulo con altri fattori di rischio come le emissioni degli agenti inquinanti aerodispersi, quali risultati darà? Quali effetti procurerà in una città così sovraesposta e senza alcun provvedimento di dissuasione, di prevenzione o di limitazione dei fenomeni inquinanti? Anche un certo mondo scientifico e sanitario silente dovrebbe far sentire forte la propria voce di fronte a questa scellerata scelta che va a penalizzare la popolazione mentre arricchisce ancor di più il business dei grandi gestori. Come si fa a non prendere in considerazione la corposa letteratura scientifica che ha chiaramente affermato e confermato la correlazione tra l'esposizione ai campi elettromagnetici artificiali emessi da apparati radioelettrici e l'insorgenza di tumori, deficit di attenzione e disturbi della memoria, malattie neurodegenerative, disturbi cardiovascolari, rischi per la fertilità maschile e femminile e tanti altri danni anche al DNA, come riportato in alcuni report scientifici? Tornando alla nostra città di Andria stiamo attenzionando i nuovi impianti di Via Lagnone Santa Croce e di via Monte Faraone. Mentre dall'Amministrazione comunale erano giunte rassicurazioni in merito alla sospensione delle attività di installazione dei nuovi impianti, la realtà, invece, è ben diversa e i residenti, gli imprenditori, le strutture sanitarie presenti in zona sono allertate e stanno protestando contro questi nuovi impianti in aree già fortemente contaminate dove altri grossi impianti sono già presenti e preoccupano chi subisce tali presenze. I residenti di via Lagnone Santa Croce, inoltre, continuano a chiedersi se quella nuova installazione provenga da altra zona quindi un'aggravante su cui gli stessi residenti, riuniti in Comitato spontaneo e sostenuti dalla nostra Associazione, intendono andare fino in fondo, arrivando fino al Prefetto cui saranno inviate le note informative e chiesto un incontro urgente", conclude Montaruli.
"Il governo sarebbe tutto impegnato nell'innalzamento dei limiti elettromagnetici e questo preoccupa moltissimo i cittadini andriesi, avvolti in un vero e proprio recinto di antenne che nascono e crescono come funghi, incontrollate. Alla notizia dell'approvazione da parte della IX Commissione del Senato dell'emendamento al Ddl Concorrenza sottolineano dal sodalizio civico-, che consentirebbe l'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici nonostante la contrarietà, le osservazioni e le azioni della comunità scientifica, del mondo associazionistico e dei cittadini.
"L'innalzamento dei limiti elettromagnetici che supererebbero di gran lunga gli attuali 6 V/m, fino a raddoppiarli -sottolinea Savino Montaruli, dell'associazione di impegno civico "Io Ci Sono!"-, preoccupa giustamente i cittadini che da anni assistono ad uno scempio determinato dall'assenza di qualunque azione amministrativa locale finalizzata alla razionalizzazione, prevenzione e pianificazione degli impianti in città. I provvedimenti che si starebbero approvando in questi giorni, in queste ore, fanno registrare silenzi preoccupanti ed una rassegnazione inaccettabile. Coloro che, amministratori comunali in primis e mondo allineato, fino ad oggi hanno "rassicurato" trincerandosi dietro la giustificazione che le emissioni rientravano nei limiti che ora saranno superati abbondantemente dalle nuove norme, cosa diranno a tutti i cittadini che si troveranno "ingabbiati" nella nuova rete di emissioni con quei nuovi livelli disastrosi? Cosa ne sarà della salute pubblica già fortemente compromessa? E l'effetto accumulo con altri fattori di rischio come le emissioni degli agenti inquinanti aerodispersi, quali risultati darà? Quali effetti procurerà in una città così sovraesposta e senza alcun provvedimento di dissuasione, di prevenzione o di limitazione dei fenomeni inquinanti? Anche un certo mondo scientifico e sanitario silente dovrebbe far sentire forte la propria voce di fronte a questa scellerata scelta che va a penalizzare la popolazione mentre arricchisce ancor di più il business dei grandi gestori. Come si fa a non prendere in considerazione la corposa letteratura scientifica che ha chiaramente affermato e confermato la correlazione tra l'esposizione ai campi elettromagnetici artificiali emessi da apparati radioelettrici e l'insorgenza di tumori, deficit di attenzione e disturbi della memoria, malattie neurodegenerative, disturbi cardiovascolari, rischi per la fertilità maschile e femminile e tanti altri danni anche al DNA, come riportato in alcuni report scientifici? Tornando alla nostra città di Andria stiamo attenzionando i nuovi impianti di Via Lagnone Santa Croce e di via Monte Faraone. Mentre dall'Amministrazione comunale erano giunte rassicurazioni in merito alla sospensione delle attività di installazione dei nuovi impianti, la realtà, invece, è ben diversa e i residenti, gli imprenditori, le strutture sanitarie presenti in zona sono allertate e stanno protestando contro questi nuovi impianti in aree già fortemente contaminate dove altri grossi impianti sono già presenti e preoccupano chi subisce tali presenze. I residenti di via Lagnone Santa Croce, inoltre, continuano a chiedersi se quella nuova installazione provenga da altra zona quindi un'aggravante su cui gli stessi residenti, riuniti in Comitato spontaneo e sostenuti dalla nostra Associazione, intendono andare fino in fondo, arrivando fino al Prefetto cui saranno inviate le note informative e chiesto un incontro urgente", conclude Montaruli.