Religioni
Liberare l'anima dal peccato ed essere pronti a perdonare
L'indulgenza arriva nella nostra città, presso la Chiesa di San Francesco d'Assisi. Oggi primo e domani 2 agosto saranno celebrate due messe, alle ore 19:00
Andria - giovedì 1 agosto 2013
12.28
Da oggi giovedì primo agosto e per tutta la giornata successiva di venerdì 2 agosto si celebrerà un rito antico ed allo stesso tempo suggestivo, il "Perdono d'Assisi", un'indulgenza plenaria che, secondo la Chiesa cattolica, può essere ottenuta dai propri fedeli proprio dal mezzogiorno del primo agosto alla mezzanotte del 2 agosto di ogni anno. Ad Andria saranno celebrate due Sante Messe, entrambe alle ore 19:00 presso la Chiesa parrocchiale di San Francesco d'Assisi, da Don Giannicola Agresti.
Durante la Santa Messa, dopo essersi comunicati ed aver ricevuto l'Eucarestia, si dovrà pregare secondo le intenzioni del Santo Padre (recitando il Credo ed il Padre Nostro) per poter ottenere questa particolare indulgenza. In tale occasione, la Pia Associazione Crociferi informa la cittadinanza che dopo alcuni lavori edili, resi possibili grazie all'instancabile opera dei Confratelli, del presidente del Pio sodalizio Michele Dell'Aquila e del referente ecclesiastico il Diacono Michele Melillo, sarà riaperta al culto l'antica chiesetta di Santa Chiara d'Assisi che si trova nel cuore del nostro borgo antico a due passi dall'antico ex ospedale di via Quarti.
Mercoledì 7 agosto, alle ore 20,00 si svolgerà una cerimonia liturgica per tale avvenimento. E' bene ricordare che il "Perdono d'Assisi" venne concesso nel 1216 da Papa Onorio III a tutti i fedeli, su richiesta di san Francesco d'Assisi. Il Diploma di Teobaldo, talora indicato anche con il nome di "Canone teobaldino", è il principale documento storico relativo alla concessione di tale indulgenza: fu redatto dal frate minore e vescovo di Assisi Teobaldo (donde il nome) ed emanato dalla curia vescovile assisiate il 10 agosto 1310.
Secondo tradizionale, in una notte di luglio del 1216, mentre Francesco d'Assisi era in preghiera nella chiesa della Porziuncola, ebbe una visione di Gesù e della Madonna circondati da una schiera di angeli. Gli fu chiesto quale grazia desiderasse, avendo egli tanto pregato per i peccatori. Francesco rispose domandando che fosse concesso il perdono completo di tutte le colpe a coloro che, confessati e pentiti, visitassero la chiesa. La richiesta, con l'intercessione della Madonna, fu esaudita a patto che egli si rivolgesse al papa, come vicario di Cristo in terra, per richiedere l'istituzione di tale indulgenza. Inizialmente riservata esclusivamente alla chiesa della Porziuncola, nel corso del tempo l'indulgenza fu estesa prima a tutte le chiese francescane e successivamente a tutte le chiese parrocchiali, restandone comunque immutata la data e la denominazione.
La Chiesa cattolica da quindi ancora oggi, con la "Indulgenza plenaria" la possibilità di cancellare una parte ben precisa delle conseguenze di un peccato (detta pena temporale), dal peccatore che abbia confessato con pentimento sincero il suo errore e sia stato perdonato tramite il sacramento della confessione. Quindi per indulgenza viene significata la remissione parziale o totale delle pene comunque maturate con i peccati già perdonati da Dio con la confessione.
La riforma protestante contestò questa dottrina sostenendo che essa non aveva solido fondamento nella Bibbia, e quindi rimase un uso prettamente cattolico. L'indulgenza può essere parziale o plenaria cioè può liberare in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati; è attualmente disciplinata dai documenti Indulgentiarum doctrina e Manuale delle indulgenze.
Durante la Santa Messa, dopo essersi comunicati ed aver ricevuto l'Eucarestia, si dovrà pregare secondo le intenzioni del Santo Padre (recitando il Credo ed il Padre Nostro) per poter ottenere questa particolare indulgenza. In tale occasione, la Pia Associazione Crociferi informa la cittadinanza che dopo alcuni lavori edili, resi possibili grazie all'instancabile opera dei Confratelli, del presidente del Pio sodalizio Michele Dell'Aquila e del referente ecclesiastico il Diacono Michele Melillo, sarà riaperta al culto l'antica chiesetta di Santa Chiara d'Assisi che si trova nel cuore del nostro borgo antico a due passi dall'antico ex ospedale di via Quarti.
Mercoledì 7 agosto, alle ore 20,00 si svolgerà una cerimonia liturgica per tale avvenimento. E' bene ricordare che il "Perdono d'Assisi" venne concesso nel 1216 da Papa Onorio III a tutti i fedeli, su richiesta di san Francesco d'Assisi. Il Diploma di Teobaldo, talora indicato anche con il nome di "Canone teobaldino", è il principale documento storico relativo alla concessione di tale indulgenza: fu redatto dal frate minore e vescovo di Assisi Teobaldo (donde il nome) ed emanato dalla curia vescovile assisiate il 10 agosto 1310.
Secondo tradizionale, in una notte di luglio del 1216, mentre Francesco d'Assisi era in preghiera nella chiesa della Porziuncola, ebbe una visione di Gesù e della Madonna circondati da una schiera di angeli. Gli fu chiesto quale grazia desiderasse, avendo egli tanto pregato per i peccatori. Francesco rispose domandando che fosse concesso il perdono completo di tutte le colpe a coloro che, confessati e pentiti, visitassero la chiesa. La richiesta, con l'intercessione della Madonna, fu esaudita a patto che egli si rivolgesse al papa, come vicario di Cristo in terra, per richiedere l'istituzione di tale indulgenza. Inizialmente riservata esclusivamente alla chiesa della Porziuncola, nel corso del tempo l'indulgenza fu estesa prima a tutte le chiese francescane e successivamente a tutte le chiese parrocchiali, restandone comunque immutata la data e la denominazione.
La Chiesa cattolica da quindi ancora oggi, con la "Indulgenza plenaria" la possibilità di cancellare una parte ben precisa delle conseguenze di un peccato (detta pena temporale), dal peccatore che abbia confessato con pentimento sincero il suo errore e sia stato perdonato tramite il sacramento della confessione. Quindi per indulgenza viene significata la remissione parziale o totale delle pene comunque maturate con i peccati già perdonati da Dio con la confessione.
La riforma protestante contestò questa dottrina sostenendo che essa non aveva solido fondamento nella Bibbia, e quindi rimase un uso prettamente cattolico. L'indulgenza può essere parziale o plenaria cioè può liberare in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati; è attualmente disciplinata dai documenti Indulgentiarum doctrina e Manuale delle indulgenze.