Scuola e Lavoro
"Lettera a Gesù Bambino": Per la scuola primaria i 3 premi assegnati agli alunni del III C.D. “Cotugno”
L'evento è stato organizzato dall'Associazione Madonna dei Miracoli in collaborazione con i Padri Agostiniani
Andria - sabato 19 gennaio 2019
20.17
Anche quest'anno l'azione meritoria del concorso "Lettera a Gesù Bambino", organizzato dall'associazione Madonna dei Miracoli in collaborazione con i Padri Agostiniani e giunto alla XXVI edizione, ha avvicinato gli alunni alla figura di Gesù Bambino attraverso una forma espressiva che aiuta a riflettere e a valutare il proprio percorso di vita interiore e valoriale.
Il tema del concorso: "Per chi vuoi che nasca Gesù Bambino?", ha stimolato la riflessione dei ragazzi di scuola primaria e secondaria di primo grado consentendo loro di misurarsi con questa semplice domanda.
Per la sezione scuola primaria tutti e tre i premi in palio sono stati assegnati agli alunni del III Circolo didattico "Riccardo Cotugno".
Si tratta di Alessandro Mucci e Giovanni Tacchio della V A e Giuseppe Mattia Amorese della IV A che sabato 12 gennaio 2019, alla presenza della dirigente scolastica, dott.ssa Dora Guarino, delle insegnanti, dei genitori e dei compagni di classe, sono stati premiati nella loro categoria.
Le tematiche su cui si è articolato il pensiero degli alunni partono da quello dell'attesa e della speranza che la pace e l'amore tornino tra gli uomini finalmente fratelli e quindi uguali e che solitudini e sofferenze possano essere colmate.
In questo stralcio della lettera di Alessandro emergono dei desideri "Quest'anno avrei dei desideri particolari: desidero che tu nasca per riportare pace e amore che in questo mondo sta mancando. In particolare vorrei che la tua nascita dia sollievo a tutti coloro che soffrono; che porti pace nel cuore di coloro che sono pieni di odio, in modo tale che le guerre finiscano; vorrei che la tua nascita porti calore e conforto nel cuore di quelle persone che non hanno una casa in cui vivere e un piatto caldo da mangiare. In particolare vorrei che tu nasca per essere vicino a tutti quei bambini che non hanno una famiglia, che non hanno dei genitori perché magari morti durante una guerra, sotto un bombardamento davanti ai loro occhi. Io mi chiedo: "Come possiamo aiutarli Gesù Bambino??" Io sono solo un bambino e non posso fare altro che pregare e confidare in te affinchè la tua nascita possa alleviare il loro dolore e io sono sicuro che con il tuo immenso amore, illuminerai la loro strada e darai anche a loro un'altra possibilità, perché ogni bambino merita affetto e amore, perché nessun bambino merita di rimanere solo....Con il cuore aperto all'amore che tu saprai darmi, "Io ti aspetto Gesù Bambino".
Giovanni invece afferma "Caro Gesù, il mio regalo di Natale sei tu che porti felicità nel cuore di tutti e specialmente nel mio. Sei come una lucina che dal profondo dell'oceano sbuca e illumina il mondo". Pone poi la domanda: "perché una parte del mondo vive nei disagi, nell'odio e nell'indifferenza generale, e noi, invece, siamo così fortunati avendo tutto quello che ci serve e forse anche il superfluo?" e continua: "Se ci fosse un modo per donare una parte della mia fortuna, lo farei; ma non posso donarla perché la gente che vive in queste condizioni non vive dalle mie parti, ma in altre nazioni. Però qualcosa la posso donare: "L'Amore e la Gioia", perché io, che non sono pessimista e ho tanto amore e gioia, li potrei donare alla gente povera". Si congeda, infine, offrendo una missione a Gesù Bambino, certo di ricevere una risposta: quella di rendere "il cuore di uomini, donne e bambini, sereno".
Toccante è la richiesta di Giuseppe Mattia che vorrebbe che Gesù nascesse in un orfanotrofio dove i bambini che purtroppo vivono senza la presenza di una mamma ed un papà "ti preparerebbero una bellissima capanna con un'accogliente culla e al posto del bue e dell'asinello ci sarebbero tutti loro a tenerti stretto stretto al caldo" e amara la riflessione finale"sarebbe bello farti nascere in quelle famiglie in cui, come dice la mia mamma, "regna di tutto tranne il sentimento..." per poi concludere: "Caro Gesù Bambino, io sono solo un bimbo di nove anni e non so dove sia più giusto che tu nasca , ma so solo che ti aspetto con gioia, pace e amore".
Il coro del 3° Circolo Didattico "Cotugno in canto" ha allietato la serata con brani classici della tradizione natalizia.
Il tema del concorso: "Per chi vuoi che nasca Gesù Bambino?", ha stimolato la riflessione dei ragazzi di scuola primaria e secondaria di primo grado consentendo loro di misurarsi con questa semplice domanda.
Per la sezione scuola primaria tutti e tre i premi in palio sono stati assegnati agli alunni del III Circolo didattico "Riccardo Cotugno".
Si tratta di Alessandro Mucci e Giovanni Tacchio della V A e Giuseppe Mattia Amorese della IV A che sabato 12 gennaio 2019, alla presenza della dirigente scolastica, dott.ssa Dora Guarino, delle insegnanti, dei genitori e dei compagni di classe, sono stati premiati nella loro categoria.
Le tematiche su cui si è articolato il pensiero degli alunni partono da quello dell'attesa e della speranza che la pace e l'amore tornino tra gli uomini finalmente fratelli e quindi uguali e che solitudini e sofferenze possano essere colmate.
In questo stralcio della lettera di Alessandro emergono dei desideri "Quest'anno avrei dei desideri particolari: desidero che tu nasca per riportare pace e amore che in questo mondo sta mancando. In particolare vorrei che la tua nascita dia sollievo a tutti coloro che soffrono; che porti pace nel cuore di coloro che sono pieni di odio, in modo tale che le guerre finiscano; vorrei che la tua nascita porti calore e conforto nel cuore di quelle persone che non hanno una casa in cui vivere e un piatto caldo da mangiare. In particolare vorrei che tu nasca per essere vicino a tutti quei bambini che non hanno una famiglia, che non hanno dei genitori perché magari morti durante una guerra, sotto un bombardamento davanti ai loro occhi. Io mi chiedo: "Come possiamo aiutarli Gesù Bambino??" Io sono solo un bambino e non posso fare altro che pregare e confidare in te affinchè la tua nascita possa alleviare il loro dolore e io sono sicuro che con il tuo immenso amore, illuminerai la loro strada e darai anche a loro un'altra possibilità, perché ogni bambino merita affetto e amore, perché nessun bambino merita di rimanere solo....Con il cuore aperto all'amore che tu saprai darmi, "Io ti aspetto Gesù Bambino".
Giovanni invece afferma "Caro Gesù, il mio regalo di Natale sei tu che porti felicità nel cuore di tutti e specialmente nel mio. Sei come una lucina che dal profondo dell'oceano sbuca e illumina il mondo". Pone poi la domanda: "perché una parte del mondo vive nei disagi, nell'odio e nell'indifferenza generale, e noi, invece, siamo così fortunati avendo tutto quello che ci serve e forse anche il superfluo?" e continua: "Se ci fosse un modo per donare una parte della mia fortuna, lo farei; ma non posso donarla perché la gente che vive in queste condizioni non vive dalle mie parti, ma in altre nazioni. Però qualcosa la posso donare: "L'Amore e la Gioia", perché io, che non sono pessimista e ho tanto amore e gioia, li potrei donare alla gente povera". Si congeda, infine, offrendo una missione a Gesù Bambino, certo di ricevere una risposta: quella di rendere "il cuore di uomini, donne e bambini, sereno".
Toccante è la richiesta di Giuseppe Mattia che vorrebbe che Gesù nascesse in un orfanotrofio dove i bambini che purtroppo vivono senza la presenza di una mamma ed un papà "ti preparerebbero una bellissima capanna con un'accogliente culla e al posto del bue e dell'asinello ci sarebbero tutti loro a tenerti stretto stretto al caldo" e amara la riflessione finale"sarebbe bello farti nascere in quelle famiglie in cui, come dice la mia mamma, "regna di tutto tranne il sentimento..." per poi concludere: "Caro Gesù Bambino, io sono solo un bimbo di nove anni e non so dove sia più giusto che tu nasca , ma so solo che ti aspetto con gioia, pace e amore".
Il coro del 3° Circolo Didattico "Cotugno in canto" ha allietato la serata con brani classici della tradizione natalizia.