Vita di città
Legge sugli appalti, la CGIL chiede tutela dei lavoratori
Parte una raccolta firme, Antonucci: «Garanzia dei trattamenti»
Andria - mercoledì 18 marzo 2015
Mantenimento dell'occupazione in caso di cambio di appalto se si è in presenza della continuità del lavoro: è questo in sostanza che la Cgil chiede nella campagna per la tutela dei diritti dei lavoratori degli appalti (circa 3,5 milioni di persone). Per questa ragione è partita anche una raccolta firme "Appalti, mettiamoci una firma sopra" per arrivare ad una proposta di legge di iniziativa popolare perché, spiegano dal sindacato, «I diritti non sono in appalto. L'obiettivo della petizione – commenta Luigi Antonucci, segretario generale della Cgil Bat – è quello di giungere ad una proposta di legge che, in estrema sintesi, propone la garanzia dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti privati e pubblici, il contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese e la tutela dell'occupazione nei cambi di appalto. Non solo, il contratto a tutele crescenti del Jobs Act, combinato agli sgravi per le nuove assunzioni, potrebbe abbattersi come una scure, determinando una vera e propria esplosione di licenziamenti e di nuove assunzioni a 'monetizzazione crescente', azzerando diritti pregressi».
La proposta della Cgil si articola in tre punti: affermare una tutela reale dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti pubblici e privati, messi in discussione da almeno tre provvedimenti legislativi in questi ultimi due anni; contrastare le pratiche di concorrenza sleale tra le imprese che non solo finiscono per ripercuotersi pesantemente sulle stesse condizioni di lavoro ma perseguono una logica di competitività fra imprese fondata sulla prevalenza del principio dei costi in alternativa alla qualità del lavoro e alle capacità imprenditoriali; consolidare ed estendere la clausola sociale riferita al mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto affermando che, laddove cambia la titolarità dell'appalto ma si è in presenza della continuità del lavoro, è legittimo consolidare la continuità dei rapporti di lavoro in essere. Gazebo e banchetti in programma nella Provincia di Barletta – Andria – Trani nel pomeriggio del 19 marzo. Ad Andria appuntamento in Piazza Di Vittorio sede storica della Camera del Lavoro cittadina.
«Riteniamo – conclude Antonucci – che partecipare a questa raccolta di firme sia molto importante perché ripristinare la responsabilità solidale vuol dire tutelare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che necessitano di maggiori garanzie di quelle di cui ad oggi dispongono. Un tema che deve stare a cuore a tutti, per questo auspichiamo in una larga e sentita partecipazione».
La proposta della Cgil si articola in tre punti: affermare una tutela reale dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti pubblici e privati, messi in discussione da almeno tre provvedimenti legislativi in questi ultimi due anni; contrastare le pratiche di concorrenza sleale tra le imprese che non solo finiscono per ripercuotersi pesantemente sulle stesse condizioni di lavoro ma perseguono una logica di competitività fra imprese fondata sulla prevalenza del principio dei costi in alternativa alla qualità del lavoro e alle capacità imprenditoriali; consolidare ed estendere la clausola sociale riferita al mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto affermando che, laddove cambia la titolarità dell'appalto ma si è in presenza della continuità del lavoro, è legittimo consolidare la continuità dei rapporti di lavoro in essere. Gazebo e banchetti in programma nella Provincia di Barletta – Andria – Trani nel pomeriggio del 19 marzo. Ad Andria appuntamento in Piazza Di Vittorio sede storica della Camera del Lavoro cittadina.
«Riteniamo – conclude Antonucci – che partecipare a questa raccolta di firme sia molto importante perché ripristinare la responsabilità solidale vuol dire tutelare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che necessitano di maggiori garanzie di quelle di cui ad oggi dispongono. Un tema che deve stare a cuore a tutti, per questo auspichiamo in una larga e sentita partecipazione».