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Legge contro omosessuali: in Namibia arriva la revoca

Il 21 giugno scorso il decreto è stato abrogato proprio dall’Alta Corte del Paese

Viviamo in un contesto socioculturale decisamente peculiare, all'interno del quale moltissimi temi delicati vengono trattati con accezioni differenti a seconda della nazione in cui si vive o, in generale, delle notizie che si osservano. Cambiamenti politici e culturali portano l'indice di progresso di vari Paesi a muoversi in maniera molto altalenante, destando non poche polemiche sul fronte locale ed internazionale. In un periodo storico in cui i diritti delle minoranze sono tra i temi più discussi nel mondo occidentale, capita spesso di fare dei paragoni e dei parallelismi con zone del mondo meno sviluppate e in palese ritardo sotto il profilo delle libertà. Eppure, in Namibia, paese africano che negli ultimi anni ha fatto parlare di sé soprattutto per la propria offerta turistica – questo viaggio di gruppo in Namibia di Stograntour dà un'idea delle bellezze di questa terra – a fare notizia di recente è stata proprio una decisione presa in relazione ai diritti degli omosessuali. Quanto accaduto in Namibia, insomma, risuona in maniera molto potente soprattutto in Italia e negli altri Paesi europei che, in quanto a diritti per la comunità LGBT, negli ultimi tempi sembrano aver compiuto dei disastrosi passi indietro. Scopriamo il dettaglio sulla vicenda nei paragrafi successivi.

La revoca della legge contro gli omosessuali in Namibia: ecco cosa c'è da sapere

Il Namibia ha recentemente revocato una legge che criminalizzava le relazioni omosessuali. Si tratta di un decreto risalente all'epoca coloniale che, il 21 giugno scorso, è stato abrogato proprio dall'Alta Corte del Paese. Di sicuro, si è trattato di una decisione accolta con grande entusiasmo dalla comunità LGBT del luogo e non solo. Una mossa democratica che ha inorgoglito e infuso speranza in chiunque ne sia venuto a conoscenza. Spinto da un attivista della comunità LGBT, il ricorso è stato accolto di buon grado dalle Istituzioni del luogo, con i giudici che avrebbero ritenuto che in uno stato democratico, vietare una pratica sessuale sarebbe stato irragionevole, specie se soltanto a causa del rifiuto di un'ampia parte della popolazione.

Per quanto riguarda la legge che vietava i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso, invece, essa risaliva – come già precedentemente accennato – all'epoca coloniale e, dunque, al 1927, pur rimanendo in vigore anche dopo il 1990, ossia l'anno in cui il Sudafrica si dichiarò indipendente dall'apartheid. In ogni caso, la legge recentemente abrogata fu applicata molto di rado. Parole di giubilo e di libertà sono state proclamate a gran voce dagli attivisti della comunità LGBT del Namibia, con il fautore del ricorso che avrebbe chiesto anche l'annullamento delle condanne inflitte in base a questa legge. A questa buona notizia, infatti, si accosta – purtroppo – il fatto che nell'ultimo anno in Namibia molti politici e leader religiosi si sarebbero opposti alla libera espressione dei diritti da parte della comunità LGBT.

Sudafrica e omosessualità: un quadro più completo

Non è stata la prima volta in cui il Sudafrica ha dimostrato maggiore apertura nei confronti di un tema caldo come questo. Già nel maggio del 2023, infatti, la corte suprema del Namibia si era pronunciata in modo favorevole nei confronti di alcune unioni omosessuali contratte in Paesi esteri. Un segnale che ha anticipato quanto successo di recente, contrapponendosi ad una legge che il parlamento aveva approvato pochi mesi dopo e che avrebbe punito i matrimoni omosessuali, punendone i sostenitori. Attualmente, la legge posa ancora in una condizione di stasi, in attesa di essere ratificata dal presidente. Comunque sia, sono davvero pochi gli stati africani che hanno depenalizzato le relazioni tra persone dello stesso sesso, mentre il Sudafrica sarebbe l'unico Paese ad aver legalizzato le unioni omosessuali.

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