Scuola e Lavoro
Legge anti-caporalato, dalle mani della Camusso una copia a Deleonardis
Il segretario generale la dedica a Paola Clemente: "Non ho fatto altro che il mio dovere
Andria - lunedì 20 febbraio 2017
Non chiamatela la 199/2016, per la Cgil è la legge "Paola Clemente". Durante l'assemblea di Taranto con Susanna Camusso, è stata consegnata al segretario generale della Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis ed al marito di Paola Clemente, la bracciante tarantina morta durante l'acinellatura nelle campagne di Andria, una copia rilegata della legge in materia di contrasto al fenomeno di caporalato. Un riconoscimento ricevuto dalle mani della leader nazionale del sindacato per la battaglia svolta, quando Deleonardis era segretario generale della Flai Cgil Puglia, a favore dei diritti dei lavoratori costretti a vivere nei ghetti e quelli vittime del caporalato, che ha portato ad un'accelerata verso la stesura e l'approvazione della legge contro i caporali perché ha detto Deleonardis alla platea «se c'è un lavoro sfruttato e schiavizzato c'è un impresa che sfrutta e schiavizza».
«Questo riconoscimento è giusto dedicarlo alle lavoratrici e lavoratori migranti ed italiani che con grande forza hanno messo la faccia in questa battaglia esponendosi con coraggio sapendo che sarebbero andati incontro anche ai ricatti ed alle minacce. Grazie a loro è stato possibile mettere in piedi una grande vertenza ed una importante mobilitazione sindacale. Nel ringraziare Susanna Camusso e Pino Gesmundo, il segretario generale della Cgil Puglia, per il riconoscimento che sento di voler giare a tutte le braccianti ed i braccianti agricoli in quanto l'impegno, mio e quello di tutti gli altri compagni con i quali abbiamo combattuto questa battaglia, è un fatto normale per chi fa sindacato. Anzi, sarebbe stato strano il contrario, non ho fatto altro che il mio dovere», conclude Deleonardis.
«Questo riconoscimento è giusto dedicarlo alle lavoratrici e lavoratori migranti ed italiani che con grande forza hanno messo la faccia in questa battaglia esponendosi con coraggio sapendo che sarebbero andati incontro anche ai ricatti ed alle minacce. Grazie a loro è stato possibile mettere in piedi una grande vertenza ed una importante mobilitazione sindacale. Nel ringraziare Susanna Camusso e Pino Gesmundo, il segretario generale della Cgil Puglia, per il riconoscimento che sento di voler giare a tutte le braccianti ed i braccianti agricoli in quanto l'impegno, mio e quello di tutti gli altri compagni con i quali abbiamo combattuto questa battaglia, è un fatto normale per chi fa sindacato. Anzi, sarebbe stato strano il contrario, non ho fatto altro che il mio dovere», conclude Deleonardis.