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Scuola e Lavoro
Legalità: la Polizia Postale incontra gli alunni delle classi 3^ della scuola "Padre Niccolò Vaccina"
Sul tema dell' “Utilizzo consapevole dei social network, bullismo e Cyvberbullismo”
Andria - venerdì 21 marzo 2025
4.55
Si è svolto ieri mattina, 20 Marzo 2025 l'incontro tra gli alunni delle classi 3^ del plesso Vaccina dell'I.C. Vaccina – Lotti – Della vittoria e esponenti della Polizia di Stato relativamente alla tematica "Utilizzo consapevole dei social network e bullismo e cyberbullsimo".
In particolare l'incontro ha visto la partecipazione dell'Assistente Capo Coordinatore della Polizia di stato Roberto Borraccia del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Bari – Polizia Postale e il Vice Ispettore Tecnico Walter Franco.
Un momento di confronto importante e necessario per permettere ai nostri giovani alunni di comprendere i rischi legati alla navigazione in rete e ad un utilizzo imprudente dei social media. Si è inteso riflettere non solo sulle possibili insidie ma anche sui comportamenti corretti da adottare che richiamano ad un senso di responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Si è quindi spiegato come riconoscere episodi di cyberbullismo e come contrastarli attraverso degli esempi pratici per proteggersi, proteggere la propria identità digitale ed eventualmente segnalare comportamenti scorretti.
Da parte dei nostri alunni c'è stata grande attenzione e partecipazione con richieste di chiarimenti, segno di quanto questi fenomeni sociali tocchino la loro quotidianità e siano vissuti in alcuni casi come problematici. A questo proposito particolarmente significativa è stata la testimonianza del prof. Vincenzo Minenna.
Alla fine dell'incontro i rappresentati della Polizia di Stato hanno poi rilanciato la riflessione agli alunni chiedendo di produrre dei testi da condividere in seguito con loro relativamente a episodi a cui hanno assistito o vissuto direttamente o indirettamente.
"Riflettere insieme alle autorità competenti su queste problematiche sociali così vicine ai nostri ragazzi, sostiene il nostro lavoro di educatori," ha commentato la dirigente dell'I.C. Francesca Attimonelli. "Un fenomeno che genera sempre più scalpore e ansia sia nei nostri alunni ma anche nelle loro famiglie. Un fenomeno che richiede una presa di consapevolezza forte da parte di tutti gli adulti e, soprattutto, che le istituzioni sappiano fare rete nel proteggere i più piccoli."
In particolare l'incontro ha visto la partecipazione dell'Assistente Capo Coordinatore della Polizia di stato Roberto Borraccia del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Bari – Polizia Postale e il Vice Ispettore Tecnico Walter Franco.
Un momento di confronto importante e necessario per permettere ai nostri giovani alunni di comprendere i rischi legati alla navigazione in rete e ad un utilizzo imprudente dei social media. Si è inteso riflettere non solo sulle possibili insidie ma anche sui comportamenti corretti da adottare che richiamano ad un senso di responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Si è quindi spiegato come riconoscere episodi di cyberbullismo e come contrastarli attraverso degli esempi pratici per proteggersi, proteggere la propria identità digitale ed eventualmente segnalare comportamenti scorretti.
Da parte dei nostri alunni c'è stata grande attenzione e partecipazione con richieste di chiarimenti, segno di quanto questi fenomeni sociali tocchino la loro quotidianità e siano vissuti in alcuni casi come problematici. A questo proposito particolarmente significativa è stata la testimonianza del prof. Vincenzo Minenna.
Alla fine dell'incontro i rappresentati della Polizia di Stato hanno poi rilanciato la riflessione agli alunni chiedendo di produrre dei testi da condividere in seguito con loro relativamente a episodi a cui hanno assistito o vissuto direttamente o indirettamente.
"Riflettere insieme alle autorità competenti su queste problematiche sociali così vicine ai nostri ragazzi, sostiene il nostro lavoro di educatori," ha commentato la dirigente dell'I.C. Francesca Attimonelli. "Un fenomeno che genera sempre più scalpore e ansia sia nei nostri alunni ma anche nelle loro famiglie. Un fenomeno che richiede una presa di consapevolezza forte da parte di tutti gli adulti e, soprattutto, che le istituzioni sappiano fare rete nel proteggere i più piccoli."