
Attualità
Le buone cure alla Neurochirurgia del "Bonomo" di Andria
Il racconto di una positiva esperienza di degenza al nosocomio cittadino da parte di un medico
Andria - sabato 25 settembre 2021
16.41
Una significativa quanto rilevante attestazione dell'ottimo livello professionale del personale sanitario in servizio al "Lorenzo Bonomo", raccontata in presa diretta da un medico ricoverato per una importante patologia.
«Questa volta mi trovo a parlare di sanità dall'altra parte, quella del paziente che ha cercato di vivere la sua degenza nel completo anonimato, per viverla da paziente comune, percepire le grandi cose e quelle piccole che non andavano per poi traslarle nella mia attività professionale al fine di migliorare lo status dei pazienti. Certo, l'impatto non è stato dei migliori. Reparto Neurochirurgia di Andria. Poteva sembrare l'inferno nel 2021 e soprattutto in fase di pandemia o iniziale uscita. Invece così non è stato. La professionalità, l'umanità, l'educazione, l' attenzione al paziente dimostrate dal personale sanitario e non, l'han fatta da padrone. Tanta gentilezza, tanti sorrisi, tanta disponibilità prima, durante (penso) e dopo l'intervento. Un grazie infinito al personale medico, infermieristico, oss che lavorano ininterrottamente sotto la Direzione del Dott. Iaffaldano. Mi permetto, dopo questo dovuto e sentito ringraziamento, di esprimere il mio encomio per l'alta professionalità ed umanità del personale infermieristico e medico dell'unità di neuroradiologia e anestesia/rianimazione.
In particolar modo, oltre al Dott Fabio Quinto (amico e Collega) che ha condotto la procedura ad altissimo rischio ed in modo esemplare, al gentilissimo e preparatissimo aiuto Dott Mauro D'Addato, all 'anestesista Dott. Luigi Venitucci (che ha condotto una lunga anestesia generale in modo eccelso senza lasciarmi il minimo reliquato o fastidio o stordimento dopo oltre 5 ore di intubazione) ed al Direttore Nicola Di Venosa (umiltà, disponibilità e preparazione da vendere), il mio ringraziamento ad Vitam va al consulente esterno Prof. Maurizio Resta, luminare ben oltre il confine Alpino in ambito di neuroradiologia interventistica. Non solo per le sue mani e preparazione, ma anche per la sua intuizione frutto di tanta esperienza, caparbietà, intraprendenza e non timore del rischio preventivabile ha potuto eseguire/ coordinare una procedura interventistica non scevra di gravissime complicanze quod Vitam ma soprattutto quod valetudinem.... come dicono i medici bravi. E così siamo riusciti a preservare l'arteria vertebrale molto malandata posizionandole 2 Stent, ed a embolizzare lo (il o lo resterà il perpetuo dilemma) pseudoaneurisma. E a permettere una dimissione in seconda giornata. Grazie Maurizio, Fabio, Luigi, Mauro, Nicola..... mi avete salvato la vita permettendomi di tornare a breve, a salvarne altre.
Un ringraziamento alla Dr.ssa Marina Minafra, chirurgo doc ed esemplare per la solidarietà ed affetto, così come al Dr Diaferia, nostro neurochirurgo Coratino.
Il senso di queste righe oltre al mero ringraziamento, é di preservare le eccellenze che abbiamo, evitare la fuga dei cervelli ma agevolarne il ritorno in condizioni lavorative ottimali al fine di evitare i dispendiosi, tristi e "no sense" viaggi della speranza.
"il segreto per curare un paziente sta nell'avere cura del paziente stesso"»
«Questa volta mi trovo a parlare di sanità dall'altra parte, quella del paziente che ha cercato di vivere la sua degenza nel completo anonimato, per viverla da paziente comune, percepire le grandi cose e quelle piccole che non andavano per poi traslarle nella mia attività professionale al fine di migliorare lo status dei pazienti. Certo, l'impatto non è stato dei migliori. Reparto Neurochirurgia di Andria. Poteva sembrare l'inferno nel 2021 e soprattutto in fase di pandemia o iniziale uscita. Invece così non è stato. La professionalità, l'umanità, l'educazione, l' attenzione al paziente dimostrate dal personale sanitario e non, l'han fatta da padrone. Tanta gentilezza, tanti sorrisi, tanta disponibilità prima, durante (penso) e dopo l'intervento. Un grazie infinito al personale medico, infermieristico, oss che lavorano ininterrottamente sotto la Direzione del Dott. Iaffaldano. Mi permetto, dopo questo dovuto e sentito ringraziamento, di esprimere il mio encomio per l'alta professionalità ed umanità del personale infermieristico e medico dell'unità di neuroradiologia e anestesia/rianimazione.
In particolar modo, oltre al Dott Fabio Quinto (amico e Collega) che ha condotto la procedura ad altissimo rischio ed in modo esemplare, al gentilissimo e preparatissimo aiuto Dott Mauro D'Addato, all 'anestesista Dott. Luigi Venitucci (che ha condotto una lunga anestesia generale in modo eccelso senza lasciarmi il minimo reliquato o fastidio o stordimento dopo oltre 5 ore di intubazione) ed al Direttore Nicola Di Venosa (umiltà, disponibilità e preparazione da vendere), il mio ringraziamento ad Vitam va al consulente esterno Prof. Maurizio Resta, luminare ben oltre il confine Alpino in ambito di neuroradiologia interventistica. Non solo per le sue mani e preparazione, ma anche per la sua intuizione frutto di tanta esperienza, caparbietà, intraprendenza e non timore del rischio preventivabile ha potuto eseguire/ coordinare una procedura interventistica non scevra di gravissime complicanze quod Vitam ma soprattutto quod valetudinem.... come dicono i medici bravi. E così siamo riusciti a preservare l'arteria vertebrale molto malandata posizionandole 2 Stent, ed a embolizzare lo (il o lo resterà il perpetuo dilemma) pseudoaneurisma. E a permettere una dimissione in seconda giornata. Grazie Maurizio, Fabio, Luigi, Mauro, Nicola..... mi avete salvato la vita permettendomi di tornare a breve, a salvarne altre.
Un ringraziamento alla Dr.ssa Marina Minafra, chirurgo doc ed esemplare per la solidarietà ed affetto, così come al Dr Diaferia, nostro neurochirurgo Coratino.
Il senso di queste righe oltre al mero ringraziamento, é di preservare le eccellenze che abbiamo, evitare la fuga dei cervelli ma agevolarne il ritorno in condizioni lavorative ottimali al fine di evitare i dispendiosi, tristi e "no sense" viaggi della speranza.
"il segreto per curare un paziente sta nell'avere cura del paziente stesso"»