Scuola e Lavoro
Lavoratori agricoli in stato d'agitazione ad Andria, pronti a mobilitarsi
Assemblea del comparto alla Cgil di piazza Di Vittorio
Andria - giovedì 18 gennaio 2018
Un'operazione che in un colpo solo ha fatto in modo che tutti i lavoratori agricoli fossero considerati al pari di quelli senza specializzazione, vedendosi così ridurre salari, pensioni future e prestazioni presenti come la disoccupazione agricola, malattia, infortunio, maternità, ecc.. Tutto ciò è accaduto a moltissimi lavoratori con l'inizio del 2018 e quindi con le nuove assunzioni, in molti si sono visti inquadrare attraverso i modelli Unilav con una mansione inferiore rispetto alla loro attività svolta, eliminando di fatto la figura dell'operaio "ex specializzati" prevista al parametro 172 con un demansionamento al parametro 123.
Il tema della riduzione di salario e diritti è stato affrontato martedì 16 gennaio, in un'assemblea dei lavoratori agricoli e ortofrutticoli presso la storica Camera del Lavoro di Andria, da sempre luogo di lotta e di rivendicazioni bracciantili, organizzata per discutere di cosa sta accadendo nel mondo del lavoro agricolo e per fare il punto sulla situazione di applicazione contrattuale. Nell'incontro, molto partecipato, sono stati ripresi i passaggi del contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia Bat non sottoscritto dalla Flai Cgil il 10 agosto scorso, in cui vi era stata una riduzione di salario pari a 26 euro lordi giornalieri. "Un accordo che – secondo la Flai - riduce i salari, abbassa le qualifiche e peggiora le condizioni previdenziali dall'indennità della disoccupazione agricola a tutte le prestazioni Inps. Insomma, un'intesa al ribasso che svaluta i lavoratori agricoli.
"Le nostre non sono semplici parole ma convinzioni supportate da numeri: applicando il nuovo contratto (firmato dagli altri sindacati) i lavoratori agricoli vedranno una diminuzione che oscilla tra le 1.500 e le 1.800 euro solo sull'indennità di disoccupazione agricola, non tralasciando che i loro salari netti in busta paga si abbasseranno vertiginosamente, tutto in un'ottica di arretramento di diritti e sottostando al peggioramento delle condizioni contrattuali", spiega Gaetano Riglietti, segretario generale di Flai Cgil Bat.
Durante l'assemblea è emerso che molti lavoratori agricoli adibiti alla fase di potatura "ex operaio specializzato" parametro 172 sono stati inquadrati come operai "ex comuni" al parametro 123 inventandosi una nuova qualifica "aiuto potatore" confermando la totale inapplicazione contrattuale.
Durante il suo intervento il segretario generale della Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis, ha chiesto ai lavoratori presenti "di farsi portavoce della gravissima situazione, annunciando che da subito sarà chiesto all'Inps e all'Ispettorato del lavoro di effettuare ispezioni a quelle aziende che hanno abusato della nuova situazione, facendo in modo che vi sia la revoca della fiscalizzazione degli oneri sociali e di eventuali finanziamenti pubblici ricevuti".
A fine assemblea il coordinatore della Camera del lavoro comunale, Antonio Di Bari, il segretario generale della Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti e il segretario generale della Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis, insieme ai lavoratori agricoli, hanno deciso lo stato di agitazione della categoria che vedrà nelle prossime settimane la mobilitazione della categoria.
Il tema della riduzione di salario e diritti è stato affrontato martedì 16 gennaio, in un'assemblea dei lavoratori agricoli e ortofrutticoli presso la storica Camera del Lavoro di Andria, da sempre luogo di lotta e di rivendicazioni bracciantili, organizzata per discutere di cosa sta accadendo nel mondo del lavoro agricolo e per fare il punto sulla situazione di applicazione contrattuale. Nell'incontro, molto partecipato, sono stati ripresi i passaggi del contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia Bat non sottoscritto dalla Flai Cgil il 10 agosto scorso, in cui vi era stata una riduzione di salario pari a 26 euro lordi giornalieri. "Un accordo che – secondo la Flai - riduce i salari, abbassa le qualifiche e peggiora le condizioni previdenziali dall'indennità della disoccupazione agricola a tutte le prestazioni Inps. Insomma, un'intesa al ribasso che svaluta i lavoratori agricoli.
"Le nostre non sono semplici parole ma convinzioni supportate da numeri: applicando il nuovo contratto (firmato dagli altri sindacati) i lavoratori agricoli vedranno una diminuzione che oscilla tra le 1.500 e le 1.800 euro solo sull'indennità di disoccupazione agricola, non tralasciando che i loro salari netti in busta paga si abbasseranno vertiginosamente, tutto in un'ottica di arretramento di diritti e sottostando al peggioramento delle condizioni contrattuali", spiega Gaetano Riglietti, segretario generale di Flai Cgil Bat.
Durante l'assemblea è emerso che molti lavoratori agricoli adibiti alla fase di potatura "ex operaio specializzato" parametro 172 sono stati inquadrati come operai "ex comuni" al parametro 123 inventandosi una nuova qualifica "aiuto potatore" confermando la totale inapplicazione contrattuale.
Durante il suo intervento il segretario generale della Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis, ha chiesto ai lavoratori presenti "di farsi portavoce della gravissima situazione, annunciando che da subito sarà chiesto all'Inps e all'Ispettorato del lavoro di effettuare ispezioni a quelle aziende che hanno abusato della nuova situazione, facendo in modo che vi sia la revoca della fiscalizzazione degli oneri sociali e di eventuali finanziamenti pubblici ricevuti".
A fine assemblea il coordinatore della Camera del lavoro comunale, Antonio Di Bari, il segretario generale della Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti e il segretario generale della Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis, insieme ai lavoratori agricoli, hanno deciso lo stato di agitazione della categoria che vedrà nelle prossime settimane la mobilitazione della categoria.