Religioni
LAB-ORATORI per ragazzi alla Parrocchia Gesù Crocifisso di Andria
Festeggiamenti per la conclusione dei corsi di ballo, cucito, creatività e cucina
Andria - domenica 6 maggio 2018
12.13
Giovedì scorso, 3 maggio grandi festeggiamenti per la conclusione di un programma di attività per lo sviluppo manuale e intellettuale dei ragazzi dell'oratorio della parrocchia Gesù Crocifisso di Andria.
Il Parroco, Don Cosimo Sgaramella soddisfatto dell'ottima riuscita dell'iniziativa, nel ringraziare le insegnanti volontarie e i circa 50 ragazzi che vi hanno partecipato, ha voluto sottolineare che: "la parola laboratorio deriva dal latino "labor" che letteralmente significa lavoro, fatica. Ci può quasi far sorridere, pensare nell'allestimento di un laboratorio, a dover progettare per i bambini un luogo dove spronarli a lavorare, a fare fatica! La fatica è intesa come lavoro manuale, come sforzo del fisico che si deve attivare per fare, creare, costruire qualcosa di particolare".
Anche quest'anno, come gli anni scorsi sono stati avviati e conclusi i laboratori di diverse attività: la creatività, il ballo, il cucito e la cucina.
Le istruttrici del corso di "creativita'": Suor Rita, Francesca Capuzzolo, Rina Calvi e Angela Sgaramella hanno evidenziato che: l'inventiva è la capacità che può e deve essere sviluppata, gli adulti devono stimolare e promuovere il potenziale creativo dei ragazzi, incoraggiandoli ad un atteggiamento aperto, trasmettendogli gli strumenti necessari per attivare il processo creativo, con allegria e divertimento. Lo scopo essenziale è quello di esercitare la manualità, sviluppare la fantasia usando pochi materiali anche di riciclo, dando una seconda vita a nuovi oggetti, come giochi, addobbi ecc.
Il laboratorio di "ballo" seguito con grande passione da Liliana Acquaviva che si è così pronunciata: "l'espressione del corpo attraverso lo stimolo della musica prova a trasmettere emozioni. E' stato fatto un lavoro improntato sul senso del ritmo, rispettando gli accenti musicali, la mimica del viso e del corpo cercando di interpretare il tema dato dal testo del brano. Abbiamo così ottenuto, un incrocio di bellissime emozioni, tra insegnamenti e interpretazioni".
Il percorso didattico di cucito seguito da Nunzia Tammaccaro e da Pina Lorusso, hanno voluto trasmettere in particolare alle femminucce, la possibilità di sviluppare le conoscenze del fantastico mondo del cucito. Infatti, le piccole stiliste hanno imparato sin da subito ad esercitare la propria fantasia e a mettere in gioco le proprie abilità manuali cimentandosi con forbici, stoffa e i principali punti di cucito. Pian piano le loro piccole mani sono diventate capaci di disegnare, creare accessori, combinare tessuti con materiali diversi e realizzare infine un vero e proprio capo d'abbigliamento. Le lezioni sono state stimolanti e anche divertenti, organizzate in un ambiente rilassato nel quale l'apprendimento è stato un processo naturale.
E' Infine, il caso di affermare: "Dulcis in fundo", il laboratorio di "cucina" il più ambìto. Ha visto impegnate le istruttrici: Dina Bonadie, Enza Leonetti, Rossanna Calò, Nicoletta Bonelli, Maria Pia Zagaria e Sabina Losito. Hanno coinvolto i bambini in una esperienza diretta e concreta, insegnando loro a utilizzare, conoscere le materie prime e la loro trasformazione. Il processo, inteso a recupera il senso del valore del cibo come fondamentale strumento educativo per stimolare l'attenzione, l'ascolto, la memoria, il linguaggio, l'espressione e la creativita.
Al termine di questa gioiosa festa, Don Cosimo ha conferito un attestato di partecipazione a tutti i ragazzi e ragazze che hanno frequentato i diversi laboratori.
Inoltre, ha rivolto un particolare ringraziamento a tutte le educatrici che hanno speso il loro tempo per questa lodevole iniziativa, contribuendo anche alla realizzazione delle riprese fotografiche di questo articolo.
Il Parroco, Don Cosimo Sgaramella soddisfatto dell'ottima riuscita dell'iniziativa, nel ringraziare le insegnanti volontarie e i circa 50 ragazzi che vi hanno partecipato, ha voluto sottolineare che: "la parola laboratorio deriva dal latino "labor" che letteralmente significa lavoro, fatica. Ci può quasi far sorridere, pensare nell'allestimento di un laboratorio, a dover progettare per i bambini un luogo dove spronarli a lavorare, a fare fatica! La fatica è intesa come lavoro manuale, come sforzo del fisico che si deve attivare per fare, creare, costruire qualcosa di particolare".
Anche quest'anno, come gli anni scorsi sono stati avviati e conclusi i laboratori di diverse attività: la creatività, il ballo, il cucito e la cucina.
Le istruttrici del corso di "creativita'": Suor Rita, Francesca Capuzzolo, Rina Calvi e Angela Sgaramella hanno evidenziato che: l'inventiva è la capacità che può e deve essere sviluppata, gli adulti devono stimolare e promuovere il potenziale creativo dei ragazzi, incoraggiandoli ad un atteggiamento aperto, trasmettendogli gli strumenti necessari per attivare il processo creativo, con allegria e divertimento. Lo scopo essenziale è quello di esercitare la manualità, sviluppare la fantasia usando pochi materiali anche di riciclo, dando una seconda vita a nuovi oggetti, come giochi, addobbi ecc.
Il laboratorio di "ballo" seguito con grande passione da Liliana Acquaviva che si è così pronunciata: "l'espressione del corpo attraverso lo stimolo della musica prova a trasmettere emozioni. E' stato fatto un lavoro improntato sul senso del ritmo, rispettando gli accenti musicali, la mimica del viso e del corpo cercando di interpretare il tema dato dal testo del brano. Abbiamo così ottenuto, un incrocio di bellissime emozioni, tra insegnamenti e interpretazioni".
Il percorso didattico di cucito seguito da Nunzia Tammaccaro e da Pina Lorusso, hanno voluto trasmettere in particolare alle femminucce, la possibilità di sviluppare le conoscenze del fantastico mondo del cucito. Infatti, le piccole stiliste hanno imparato sin da subito ad esercitare la propria fantasia e a mettere in gioco le proprie abilità manuali cimentandosi con forbici, stoffa e i principali punti di cucito. Pian piano le loro piccole mani sono diventate capaci di disegnare, creare accessori, combinare tessuti con materiali diversi e realizzare infine un vero e proprio capo d'abbigliamento. Le lezioni sono state stimolanti e anche divertenti, organizzate in un ambiente rilassato nel quale l'apprendimento è stato un processo naturale.
E' Infine, il caso di affermare: "Dulcis in fundo", il laboratorio di "cucina" il più ambìto. Ha visto impegnate le istruttrici: Dina Bonadie, Enza Leonetti, Rossanna Calò, Nicoletta Bonelli, Maria Pia Zagaria e Sabina Losito. Hanno coinvolto i bambini in una esperienza diretta e concreta, insegnando loro a utilizzare, conoscere le materie prime e la loro trasformazione. Il processo, inteso a recupera il senso del valore del cibo come fondamentale strumento educativo per stimolare l'attenzione, l'ascolto, la memoria, il linguaggio, l'espressione e la creativita.
Al termine di questa gioiosa festa, Don Cosimo ha conferito un attestato di partecipazione a tutti i ragazzi e ragazze che hanno frequentato i diversi laboratori.
Inoltre, ha rivolto un particolare ringraziamento a tutte le educatrici che hanno speso il loro tempo per questa lodevole iniziativa, contribuendo anche alla realizzazione delle riprese fotografiche di questo articolo.