
Territorio
La "Xylella Fastidiosa" non è sugli ulivi delle campagne andriesi
Circa ottomila ettari di uliveti nel Salento interessati dal pericoloso batterio
Andria - venerdì 1 novembre 2013
11.52
Circa ottomila ettari di uliveti del Salento sono stati già interessati dal fenomeno inedito della "xylella fastidiosa", un batterio definito killer per le piante di ulivo anche quelle secolari. Le piante infette devono essere potate drasticamente e la ramaglia di risulta deve essere bruciata per evitare ulteriore contagio. La prognosi, comunque, resta drammatinca: Cnr e Osservatorio fitosanitario pugliese stimano che l'ulivo è destinato comunque alla morte nel giro di cinque anni dopo essere stato infettato. Per l'emergenza salentina si stanno muovendo sia Roma che Bruxelles con la possibile attivazione del Fondo di Solidarietà comunitario per le emergenze fitosanitarie. Il problema, come riferisce lo stesso Assessore regionale Nardoni «rischia di innescare devastanti effetti sull'economia regionale e italiana, se insieme alle risposte fornite dalla Regione sul pianto tecnico, scientifico e amministrativo non faranno immediatamente seguito adeguate coperture economiche».
Ma l'allarme sembra, per fortuna, non aver colpito le terre della BAT e le nostre campagne: «Voglio tranquillizzare i nostri olivicultori circa il rischio della presenza del batterio sui nostri oliveti - ha dichiarato l'assessore alle Attività Produttive del Comune di Andria Benedetto Miscioscia - grazie, infatti, alla collaborazione con l'Osservatorio fitopatologico regionale ed al colloquio tenuto con il responsabile, dott. Guario, è stato rilevato, a seguito di indagini eseguite sugli olivi presenti in alcuni appezzamenti del nostro territorio, che non ci sono infezioni in atto».
Tuttavia le nostre campagne hanno spesso subito attacchi batterici di lieve entità ma restano essenziali alcune importanti raccomandazioni per gli agricoltori: «E' importante - ha concluso Miscioscia - ricordarsi che le regolari cure agronomiche (potatura, aratura, trattamenti) sono fondamentali per prevenire attacchi di batteri. Per quanto riguarda, invece, i disseccamenti riscontrati in diversi appezzamenti olivetati del nostro territorio sui rametti vegetativi di età inferiore ai due anni, essi sono esclusivamente dovuti all'attacco di un dittero denominato 'cecidomia suggiscorza'. Il rimedio in questo caso è solo manuale e consiste nell'asportare i rametti infetti procedendo all'immediata bruciatura degli stessi».
Ma l'allarme sembra, per fortuna, non aver colpito le terre della BAT e le nostre campagne: «Voglio tranquillizzare i nostri olivicultori circa il rischio della presenza del batterio sui nostri oliveti - ha dichiarato l'assessore alle Attività Produttive del Comune di Andria Benedetto Miscioscia - grazie, infatti, alla collaborazione con l'Osservatorio fitopatologico regionale ed al colloquio tenuto con il responsabile, dott. Guario, è stato rilevato, a seguito di indagini eseguite sugli olivi presenti in alcuni appezzamenti del nostro territorio, che non ci sono infezioni in atto».
Tuttavia le nostre campagne hanno spesso subito attacchi batterici di lieve entità ma restano essenziali alcune importanti raccomandazioni per gli agricoltori: «E' importante - ha concluso Miscioscia - ricordarsi che le regolari cure agronomiche (potatura, aratura, trattamenti) sono fondamentali per prevenire attacchi di batteri. Per quanto riguarda, invece, i disseccamenti riscontrati in diversi appezzamenti olivetati del nostro territorio sui rametti vegetativi di età inferiore ai due anni, essi sono esclusivamente dovuti all'attacco di un dittero denominato 'cecidomia suggiscorza'. Il rimedio in questo caso è solo manuale e consiste nell'asportare i rametti infetti procedendo all'immediata bruciatura degli stessi».