
Religioni
La via Crucis animata della Città di Corato, quest'anno avrà i ragazzi del progetto "Senza Sbarre"
Don Riccardo Agresti, toccherà la sera dell'11 aprile, alcuni dei luoghi del centro storico più “vissuti” degli ultimi tempi, teatri di episodi di violenza
Andria - mercoledì 9 aprile 2025
Toccherà alcuni dei luoghi del centro storico più "vissuti" degli ultimi tempi, teatri di episodi di violenza, tanto sanguinosi, quanto dolorosi per l'intera comunità locale.
Corato si appresta a vivere la via Crucis cittadina, animata dalla pastorale giovanile, in programma venerdì 11 aprile 2025, ad iniziare dalle ore 20, partendo da piazza Di Vagno. "Nella Speranza...Rifiorire l'albero, la croce, la vita", sarà il momento di riflessione che si appresta a vivere la città, con questo momento di fede e di tradizione popolare.
Quest'anno ad animare questo particolare momento di riflessione che precede la Pasqua, ci sarà Don Riccardo Agresti, responsabile presso la Masseria San Vittore, del progetto diocesano "Senza Sbarre" della Diocesi di Andria.
Con lui ci saranno alcuni dei ragazzi ammessi ai programmi alternativi alla detenzione, all'interno di questo progetto di rieducazione e inclusione sociale della Caritas italiana, divenuto grazie alla caparbietà del Vescovo diocesano di Andria Mons. Luigi Mansi ed al carisma di Don Riccardo Agresti e di Don Vincenzo Giannelli (i due sacerdoti a cui è stato affidato questa iniziativa) ormai affermato modello a livello nazionale, attraverso l'accoglienza residenziale e semi-residenziale di detenuti ed ex detenuti provenienti dalle carceri pugliesi e italiane.
Ricordiamo che per il Giubileo 2025, Pellegrini di Speranza, il Vescovo Mansi, con propri Decreti ha voluto indicare tra le chiese e luoghi giubilari sul territorio diocesano, in base a quanto previsto dalla Bolla Spes non confundit, proprio la chiesetta che si trova presso la Masseria San Vittore.
"Questa nostra terra ha bisogno di esperimentare la Pasqua, di uscire dal sepolcro del negativo; ha bisogno di perdonare e di farsi perdonare. Pasqua è dono di rinata fratellanza; è dono di pacificazione.
Pasqua è tutto questo! È amore che riscopre la forza di gridare che è finito il tempo dell'odio, della violenza, della disumanità, dell'abbandono a se stessi. Gesù ci ha insegnato tutto questo quando dall'alto della Croce, alzando gli occhi al cielo, lanciò la sua sfida: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno" (Le 23,34). Anche per noi il segno della Pasqua è il perdono: "Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati" (Mc 11,25-26).