Religioni
La Trasfigurazione: apice della Bellezza
Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - venerdì 6 agosto 2021
Ancora una volta la festa liturgica della Trasfigurazione, oggi 6 agosto, cade nel bel mezzo di una pandemia mentre, non c'è dubbio, anche noi come gli Apostoli desidereremmo idealmente rimanere su quel monte e fermare il tempo per godere di quel momento che la Chiesa considera "Apice del rapporto profondo tra Dio e la Bellezza"! Ma, come per i tre Apostoli, anche a noi viene offerta una goccia di tale Bellezza tra vari annunci di sofferenze e morte; ma, tant'è, come per Pietro, Giacomo e Giovanni la Trasfigurazione fu una pausa in un cammino che passa attraverso la paura e la dispersione, così, speriamo, sia anche per noi fino alla venuta dello Spirito.
Stamani, ho voluto rileggere la pagina del Vangelo di Marco (9,2-10) e per un attimo mi è sembrato di scorgere Bellezza ovunque: Bellezza avanti a me, Bellezza dietro di me, Bellezza sopra di me, Bellezza sotto di me, Bellezza tutt'intorno a me! Ed è stato bello, altresì, che una poesia cubana di Fina Garcìa Marruz, riportandomi alla vista del cuore una povera riproduzione della Trasfigurazione di Raffaello, mi abbia ri-acceso il desiderio di lavorare, offrire e pregare per la Bellezza a cominciare dal mio condominio, dal mio quartiere, dalla mia città, ma, soprattutto, scoprirla partendo "dal volto di Cristo nelle fattezze, deformate dalla sofferenza, di ogni donna e di ogni uomo, di ogni singolo e di ogni popolo.
Ed un sogno è riaffiorato in me più forte che mai: che la nostra Città abbia presto una "Via della Bellezza" dove artisti, poeti, pittori. musicisti, attori…possano insieme esprimere la loro insaziabile ansia di Verità e Bellezza e contagiare tanti. Bello e molto utile sarebbe se si divulgasse di più il breve e bellissimo messaggio di Papa Paolo VI che l'8 dicembre 1965 inviò agli artisti del mondo, così come quello di Papa Wojtila nella Pasqua del 1999.
«Sì, questo mondo in cui viviamo ha bisogno della Bellezza per non cadere nella disperazione. La Bellezza, come la verità, mette gioia nel cuore degli uomini, unisce le generazioni»: così San Paolo VI che proprio nella festa della Trasfigurazione, il 6 agosto 1978, partiva per il Cielo. Ed è Bello che tutto questo è nelle nostre mani.
Stamani, ho voluto rileggere la pagina del Vangelo di Marco (9,2-10) e per un attimo mi è sembrato di scorgere Bellezza ovunque: Bellezza avanti a me, Bellezza dietro di me, Bellezza sopra di me, Bellezza sotto di me, Bellezza tutt'intorno a me! Ed è stato bello, altresì, che una poesia cubana di Fina Garcìa Marruz, riportandomi alla vista del cuore una povera riproduzione della Trasfigurazione di Raffaello, mi abbia ri-acceso il desiderio di lavorare, offrire e pregare per la Bellezza a cominciare dal mio condominio, dal mio quartiere, dalla mia città, ma, soprattutto, scoprirla partendo "dal volto di Cristo nelle fattezze, deformate dalla sofferenza, di ogni donna e di ogni uomo, di ogni singolo e di ogni popolo.
Ed un sogno è riaffiorato in me più forte che mai: che la nostra Città abbia presto una "Via della Bellezza" dove artisti, poeti, pittori. musicisti, attori…possano insieme esprimere la loro insaziabile ansia di Verità e Bellezza e contagiare tanti. Bello e molto utile sarebbe se si divulgasse di più il breve e bellissimo messaggio di Papa Paolo VI che l'8 dicembre 1965 inviò agli artisti del mondo, così come quello di Papa Wojtila nella Pasqua del 1999.
«Sì, questo mondo in cui viviamo ha bisogno della Bellezza per non cadere nella disperazione. La Bellezza, come la verità, mette gioia nel cuore degli uomini, unisce le generazioni»: così San Paolo VI che proprio nella festa della Trasfigurazione, il 6 agosto 1978, partiva per il Cielo. Ed è Bello che tutto questo è nelle nostre mani.