Scuola e Lavoro
L'Oasi S. Francesco promuove la "Giornata della condivisione"
Sensibilizzare alla tutela dei diritti dei minori sabato 22 novembre
Andria - lunedì 10 novembre 2014
10.00
Il 20 novembre si celebra, in tutto il mondo, la Giornata dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza per ricordare l'approvazione, nel 1989, della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia (CRC), lo strumento normativo più completo, a tutela dei diritti dei minori. Una ricorrenza importante che chiama tutti i soggetti, che gravitano intorno ai bambini, a promuovere e diffondere la cultura della legalità, del rispetto dei diritti e delle regole.
«Nella nostra scuola abbiamo voluto dedicare un'intera settimana a questo argomento - dichiara Don Gianni Agresti, gestore e della Scuola Paritaria Parrocchiale Oasi San Francesco - organizzando iniziative, letture tematiche, canti per sensibilizzare i piccoli e le loro famiglie. Dando voce all'accorato appello di Don Geremia Acri e Suor Susanna, responsabili della Casa di Accoglienza "Santa Maria Goretti" di Andria, è stato fatto un invito alla comunità scolastica rendendo portavoce i bambini. Si sta raccogliendo quanto richiesto per donare dignità a chi, in questo difficile momento, l'ha perduta. Per donare speranza e chi sta attraversando momenti bui, a quanti non riescono a provvedere ai bisogni dei più piccoli. Le famiglie della scuola hanno risposto con grande generosità e prontezza: pannolini, latte, omogeneizzati, biscotti e altro».
Sabato 22 novembre, presso la scuola Oasi San Francesco ci sarà "La Giornata della condivisione". Alle ore 10,00 è atteso don Geremia per dialogare con i piccoli e con la comunità educante e ritirare quanto raccolto. Questo sacerdote, figura familiare fra i bambini perché promotore di una iniziativa ormai consolidata da due anni all'interno della scuola, "Una merendina per tutti": ogni bambino, in un giorno stabilito della settimana, versa nel salvadanaio della sua classe la cifra equivalente di una merendina, per donarla a un "amico" più sfortunato.
«La solidarietà e la condivisione - precisa Don Gianni - si costruiscono giorno per giorno, delineando un cammino di educazione, all'ascolto, ai bisogni dell'altro, alla consapevolezza. Spesso nella nostra città si mettono in evidenza fatti esecrabili, di degrado e di sopraffazione. Questo progetto, assieme a molti altri è il classico esempio della silenziosa foresta che cresce, forte e rigogliosa, perché i bambini, cioè gli adulti di domani, siamo migliori, più pronti ad ascoltare chi chiede aiuto».
«Nella nostra scuola abbiamo voluto dedicare un'intera settimana a questo argomento - dichiara Don Gianni Agresti, gestore e della Scuola Paritaria Parrocchiale Oasi San Francesco - organizzando iniziative, letture tematiche, canti per sensibilizzare i piccoli e le loro famiglie. Dando voce all'accorato appello di Don Geremia Acri e Suor Susanna, responsabili della Casa di Accoglienza "Santa Maria Goretti" di Andria, è stato fatto un invito alla comunità scolastica rendendo portavoce i bambini. Si sta raccogliendo quanto richiesto per donare dignità a chi, in questo difficile momento, l'ha perduta. Per donare speranza e chi sta attraversando momenti bui, a quanti non riescono a provvedere ai bisogni dei più piccoli. Le famiglie della scuola hanno risposto con grande generosità e prontezza: pannolini, latte, omogeneizzati, biscotti e altro».
Sabato 22 novembre, presso la scuola Oasi San Francesco ci sarà "La Giornata della condivisione". Alle ore 10,00 è atteso don Geremia per dialogare con i piccoli e con la comunità educante e ritirare quanto raccolto. Questo sacerdote, figura familiare fra i bambini perché promotore di una iniziativa ormai consolidata da due anni all'interno della scuola, "Una merendina per tutti": ogni bambino, in un giorno stabilito della settimana, versa nel salvadanaio della sua classe la cifra equivalente di una merendina, per donarla a un "amico" più sfortunato.
«La solidarietà e la condivisione - precisa Don Gianni - si costruiscono giorno per giorno, delineando un cammino di educazione, all'ascolto, ai bisogni dell'altro, alla consapevolezza. Spesso nella nostra città si mettono in evidenza fatti esecrabili, di degrado e di sopraffazione. Questo progetto, assieme a molti altri è il classico esempio della silenziosa foresta che cresce, forte e rigogliosa, perché i bambini, cioè gli adulti di domani, siamo migliori, più pronti ad ascoltare chi chiede aiuto».