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Politica
La scuola Carella resta alla "Verdi-Cafaro": la soddisfazione del Partito Democratico di Andria
«Al sindaco Bruno e all'assessora alla Persona Dora Conversano va il merito di aver tenuto la barra dritta»
Andria - lunedì 10 febbraio 2025
14.14
«Come si dice dalle nostre parti: "a san Michele si canta quando si va e quando si viene". È proprio il caso della delibera regionale sul dimensionamento scolastico.
C'è stato il primo tempo lo scorso 30 dicembre, quando la giunta decise per lo scorporo della scuola dell'infanzia Carella e la sua conseguente annessione all'istituto comprensivo Cotugno.
C'è stato tutto il lavoro quotidiano fatto dal nostro sindaco in primis, per portare la Regione a cambiare la sua scelta e ad accogliere in pieno il percorso dell'amministrazione comunale di Andria, esattamente come accaduto lo scorso anno.
Appunto come lo scorso anno, il secondo tempo della scelta regionale c'è stato oggi, con la nuova e definitiva delibera che ha riportato le cose al loro posto lasciando per Andria invariato il dimensionamento scolastico tracciato dall'amministrazione comunale.
Tutto secondo i piani, tutto nella piena logica di dialogo tra comune di Andria e Regione Puglia, con la sindaca in testa, nei vari passaggi istituzionali.
Ci è dispiaciuto molto assistere in questi 40 giorni al solito teatrino politico al ribasso, con illazioni di ogni tipo, con minoranze improvvisamente risvegliatesi dal torpore sempre assunto su questo tema, basti pensare agli anni in cui con la città nelle mani del centro destra sul dimensionamento non si è mai scelto, preferendo fare solo campagna elettorale. Ma che lo ripetiamo a fare? Forse Nespoli, Grumo, Del Giudice e compagnia cantando pensano che abbiamo dimenticato?
In questi giorni abbiamo letto posizioni quasi inverosimili, proposte inaccettabili, tentativi di mettere zizzania nel centro sinistra e nel PD locale, provinciale e regionale.
Tutto sulla testa di famiglie e bambini.
Ancora una volta è andata male ai soliti disturbatori che hanno contribuito a creare un clima di odiosa contrapposizione tra scuole e dirigenti, cosa da cui prendiamo come sempre le distanze. Anzi, stigmatizziamo il comportamento di chi, nel mondo della scuola andriese, ha trasformato in un ring questa vicenda.
Per noi hanno pari dignità e rilievo tutte le istituzioni scolastiche, non ci sono preferenze di sorta quando si guarda alla Scuola e all'offerta formativa nel suo insieme. Non scendiamo il diritto allo studio e l'organizzazione scolastica a chi sbraita dicendo falsità e raccontando la verità che gli conviene.
L'amministrazione Bruno conferma il suo livello di credibilità politica a livello regionale, grazie ad una filiera istituzionale che in questa partita ha visto sempre dalla stessa parte il sindaco e la sua maggioranza, il consigliere regionale PD Filippo Caracciolo e l'assessora regionale PD Debora Ciliento.
Al sindaco Bruno e all'assessora alla Persona Dora Conversano va il merito di aver tenuto la barra dritta su un provvedimento che è stato il frutto di una larga condivisione, già dallo scorso anno.
Continueremo ad impegnarci per dare apporto a tutte le istituzioni scolastiche della città, sgombrando il campo da chi ritiene che ci siano scuole che si possono toccare e scuole che non si possono toccare.
Così ragionano solo i miopi, lontani dalla logica di una visione di insieme della città che cambia, delle norme che cambiano e del ruolo cruciale della scuola nel quotidiano.
A chi si è preoccupato di disturbare ministri, sottosegretari, senatori e parlamentari, soprattutto di centro destra, rispondiamo ancora una volta con la compattezza del nostro centro sinistra, concentrato più a risolvere i problemi che a fare inutile e deleteria propaganda elettorale».
Lo dichiara in una nota Giovanni Addario, Segretario PD Andria.
C'è stato il primo tempo lo scorso 30 dicembre, quando la giunta decise per lo scorporo della scuola dell'infanzia Carella e la sua conseguente annessione all'istituto comprensivo Cotugno.
C'è stato tutto il lavoro quotidiano fatto dal nostro sindaco in primis, per portare la Regione a cambiare la sua scelta e ad accogliere in pieno il percorso dell'amministrazione comunale di Andria, esattamente come accaduto lo scorso anno.
Appunto come lo scorso anno, il secondo tempo della scelta regionale c'è stato oggi, con la nuova e definitiva delibera che ha riportato le cose al loro posto lasciando per Andria invariato il dimensionamento scolastico tracciato dall'amministrazione comunale.
Tutto secondo i piani, tutto nella piena logica di dialogo tra comune di Andria e Regione Puglia, con la sindaca in testa, nei vari passaggi istituzionali.
Ci è dispiaciuto molto assistere in questi 40 giorni al solito teatrino politico al ribasso, con illazioni di ogni tipo, con minoranze improvvisamente risvegliatesi dal torpore sempre assunto su questo tema, basti pensare agli anni in cui con la città nelle mani del centro destra sul dimensionamento non si è mai scelto, preferendo fare solo campagna elettorale. Ma che lo ripetiamo a fare? Forse Nespoli, Grumo, Del Giudice e compagnia cantando pensano che abbiamo dimenticato?
In questi giorni abbiamo letto posizioni quasi inverosimili, proposte inaccettabili, tentativi di mettere zizzania nel centro sinistra e nel PD locale, provinciale e regionale.
Tutto sulla testa di famiglie e bambini.
Ancora una volta è andata male ai soliti disturbatori che hanno contribuito a creare un clima di odiosa contrapposizione tra scuole e dirigenti, cosa da cui prendiamo come sempre le distanze. Anzi, stigmatizziamo il comportamento di chi, nel mondo della scuola andriese, ha trasformato in un ring questa vicenda.
Per noi hanno pari dignità e rilievo tutte le istituzioni scolastiche, non ci sono preferenze di sorta quando si guarda alla Scuola e all'offerta formativa nel suo insieme. Non scendiamo il diritto allo studio e l'organizzazione scolastica a chi sbraita dicendo falsità e raccontando la verità che gli conviene.
L'amministrazione Bruno conferma il suo livello di credibilità politica a livello regionale, grazie ad una filiera istituzionale che in questa partita ha visto sempre dalla stessa parte il sindaco e la sua maggioranza, il consigliere regionale PD Filippo Caracciolo e l'assessora regionale PD Debora Ciliento.
Al sindaco Bruno e all'assessora alla Persona Dora Conversano va il merito di aver tenuto la barra dritta su un provvedimento che è stato il frutto di una larga condivisione, già dallo scorso anno.
Continueremo ad impegnarci per dare apporto a tutte le istituzioni scolastiche della città, sgombrando il campo da chi ritiene che ci siano scuole che si possono toccare e scuole che non si possono toccare.
Così ragionano solo i miopi, lontani dalla logica di una visione di insieme della città che cambia, delle norme che cambiano e del ruolo cruciale della scuola nel quotidiano.
A chi si è preoccupato di disturbare ministri, sottosegretari, senatori e parlamentari, soprattutto di centro destra, rispondiamo ancora una volta con la compattezza del nostro centro sinistra, concentrato più a risolvere i problemi che a fare inutile e deleteria propaganda elettorale».
Lo dichiara in una nota Giovanni Addario, Segretario PD Andria.