Vita di città
La Puglia in zona gialla dal 6 dicembre
La decisione del Governo, ecco cosa cambia
Andria - venerdì 4 dicembre 2020
18.44
La Puglia si tinge di giallo, la nostra regione non sarà più zona arancione dal 6 dicembre.
Il provvedimento, oltre ad interessare la nostra regione, allenta le restrizioni anche per Marche, Friuli Venezia Giulia, Umbria ed Emilia Romagna che passano da zona arancione a zona gialla.
Per effetto dell'ordinanza del Ministro della Salute, dunque, la Puglia risentirà delle restrizioni delle zone considerate a rischio moderato.
Rimane fermo l'obbligo di indossare la mascherina e il divieto di uscire di casa dalla 22 alle 5 del mattino, ad eccezione che per motivi di lavoro, salute o casi di necessità. Restano chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ma rimangono aperti i negozi di alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole al loro interno.
Saranno consentiti gli spostamenti all'interno del proprio comune e fuori dal proprio comune. Possibile anche spostarsi tra regioni in fascia gialla.
I bar tornano ad essere aperti ma non oltre le ore 18. Sino alle 22 sarà possibile vendere da asporto. Stessa cosa per i ristoranti che dovranno chiudere entro le sei di sera. Dopo quest'ora sarà consentita la vendita da asporto e la consegna a domicilio.
Per quanto riguarda la scuola si prosegue con la didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di utilizzo dei laboratori; per le scuole dell'infanzia, elementari e medie si farà invece didattica in presenza. Il trasporto pubblico è ridotto del 50% ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
I musei e le mostre rimangono chiusi, come cinema e teatri, così come le piscine e le palestre.
Il provvedimento, oltre ad interessare la nostra regione, allenta le restrizioni anche per Marche, Friuli Venezia Giulia, Umbria ed Emilia Romagna che passano da zona arancione a zona gialla.
Per effetto dell'ordinanza del Ministro della Salute, dunque, la Puglia risentirà delle restrizioni delle zone considerate a rischio moderato.
Rimane fermo l'obbligo di indossare la mascherina e il divieto di uscire di casa dalla 22 alle 5 del mattino, ad eccezione che per motivi di lavoro, salute o casi di necessità. Restano chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ma rimangono aperti i negozi di alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole al loro interno.
Saranno consentiti gli spostamenti all'interno del proprio comune e fuori dal proprio comune. Possibile anche spostarsi tra regioni in fascia gialla.
I bar tornano ad essere aperti ma non oltre le ore 18. Sino alle 22 sarà possibile vendere da asporto. Stessa cosa per i ristoranti che dovranno chiudere entro le sei di sera. Dopo quest'ora sarà consentita la vendita da asporto e la consegna a domicilio.
Per quanto riguarda la scuola si prosegue con la didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di utilizzo dei laboratori; per le scuole dell'infanzia, elementari e medie si farà invece didattica in presenza. Il trasporto pubblico è ridotto del 50% ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
I musei e le mostre rimangono chiusi, come cinema e teatri, così come le piscine e le palestre.