Territorio
La Puglia al 3^ posto tra le regioni bio
Coldiretti: "+18% nei primi cinque mesi del 2017"
Puglia - martedì 8 agosto 2017
La Puglia è una delle 3 regioni più bio d'Italia, con 4815 produttori nel 2016 e la prima per numero di trasformatori con 1.234 produttori/operatori, secondo uno studio condotto da Coldiretti Puglia su dati Sinab, a commento delle dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole Martina sul boom del biologico in Italia.
In un periodo di contrazione dei consumi, sono addirittura aumentati in Puglia nei primi 5 mesi del 2017 di un ulteriore 18% (dati CIbi, Consorzio Italiano per il Biologico) i consumi familiari di alimenti biologici.
"In Puglia si sta assistendo ad un processo di stabilizzazione e normalizzazione – commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni, mentre contestualmente continua l'aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell'agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati, il tutto pari ad un aumento dell'81 percento".
La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. Proprio a Villa Castelli (Brindisi) c'è l'unico agriturismo del Sud Italia dotato di una piscina biologica.
"Altro punto centrale del nostro progetto sul biologico – continua Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – è l'attenzione alla sicurezza alimentare nei servizi di ristorazione collettiva, divenuto un preciso dovere degli enti locali (Comuni, Province e Regioni), per cui abbiamo proposto il testo di un DdL regionale. Il settore biologico può diventare uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità al prezzo giusto e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini".
Le pratiche bio interessano tutti i comparti agricoli olivo (32%), cereali (22%), vite (6%), frutta (2%). Anche rispetto al segmento dell'acquacoltura biologica 3 impianti sono pugliesi. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l'imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia - in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.
In un periodo di contrazione dei consumi, sono addirittura aumentati in Puglia nei primi 5 mesi del 2017 di un ulteriore 18% (dati CIbi, Consorzio Italiano per il Biologico) i consumi familiari di alimenti biologici.
"In Puglia si sta assistendo ad un processo di stabilizzazione e normalizzazione – commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni, mentre contestualmente continua l'aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell'agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati, il tutto pari ad un aumento dell'81 percento".
La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. Proprio a Villa Castelli (Brindisi) c'è l'unico agriturismo del Sud Italia dotato di una piscina biologica.
"Altro punto centrale del nostro progetto sul biologico – continua Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – è l'attenzione alla sicurezza alimentare nei servizi di ristorazione collettiva, divenuto un preciso dovere degli enti locali (Comuni, Province e Regioni), per cui abbiamo proposto il testo di un DdL regionale. Il settore biologico può diventare uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità al prezzo giusto e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini".
Le pratiche bio interessano tutti i comparti agricoli olivo (32%), cereali (22%), vite (6%), frutta (2%). Anche rispetto al segmento dell'acquacoltura biologica 3 impianti sono pugliesi. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l'imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia - in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.