Eventi e cultura
La psicologia del rock ad Andria
la presentazione del libro di Andrea Montesano all'oratorio salesiano
Andria - mercoledì 4 aprile 2018
6.28
Il giovane scrittore Andrea Montesano, giunge ad Andria per presentare il suo ultimo lavoro a sostegno degli adolescenti con il libro "La psicologia del rock. Crescere con la musica in adolescenza".
Che rapporto c'è tra psicologia e rock e cosa accade quando il mondo della musica incontra quello dell'adolescenza? Perché la trasgressione in adolescenza coincide con l'ascolto di musica rock?
A queste e a tante altre domande cercherà di rispondere il nuovo libro del giovane psicologo e musicista, Andrea Montesano,"La psicologia del rock. Crescere con la musica in adolescenza", che verrà presentato venerdì 6 Aprile alle ore 20 presso l'Oratorio Salesiano, salone teatro "don Bosco".
Il volume pubblicato il 13 Febbraio scorso, pone al centro dell'attenzione proprio questa integrazione tra il mondo della psicologia a quello della musica ascoltata e vissuta dai giovani. La musica diviene un linguaggio alternativo per comunicare e comunicarsi, ma anche per conoscere e conoscersi; è uno spazio in cui ogni ragazzo custodisce rapporti e storie di vita sia nel proprio quotidiano, sia nelle relazioni interpersonali.
Non mancheranno pagine dedicate agli studi americani di Bronfenbrenner e di altri padri della psicologia, attraversando i testi di Subsonica, Jovanotti, U2, Baustelle, Fedez, e tanti altri, sottolineando costantemente il vissuto dell'adolescente tra ricerca d'identità e ispirazione ai suoi miti musicali.
Un incontro con l'autore all'insegna di quelle che sono le funzioni della musica, fondamentale nella crescita e nello sviluppo psicofisico dell'adolescente, quindi una realtà non distante e lontana ma uno spazio personale di riflessione e di introspezione rispetto ad altri quesiti che emergono in questa delicata fase evolutiva.
Un volume adatto non solo per i ragazzi ma anche per genitori, educatori, insegnanti e per tutti coloro che vivono quotidianamente in stretto contatto con loro, sollecitandoli a parlare la loro stessa lingua. Quindi la musica può costruire ponti con i ragazzi, proprio mediante la condivisione di domande esistenziali che spesso emergono in questa età e lo si fa ascoltando musica insieme oppure salendo su un palco per suonare, dinamiche che possono rivelarsi una terapia efficiente.
Lo scrittore che proprio per la sua professione è in stretto contatto con i giovani, ha potuto constatare come la musica diviene un mondo in cui rinchiudere sogni, speranze, gioie, dolori e desideri. E' uno strumento prezioso, mediante il quale seppure in maniera inconsapevole, i ragazzi si "autocurano", poiché per loro significa indursi in uno stato di calma per gestire al meglio le proprie difficoltà come l'accettazione del corpo che cambia, le relazione, il più delle volte conflittuali, che affrontano con i propri genitori e in generale il rapporto complesso e contrastante tra il proprio essere e il mondo esterno.
Che rapporto c'è tra psicologia e rock e cosa accade quando il mondo della musica incontra quello dell'adolescenza? Perché la trasgressione in adolescenza coincide con l'ascolto di musica rock?
A queste e a tante altre domande cercherà di rispondere il nuovo libro del giovane psicologo e musicista, Andrea Montesano,"La psicologia del rock. Crescere con la musica in adolescenza", che verrà presentato venerdì 6 Aprile alle ore 20 presso l'Oratorio Salesiano, salone teatro "don Bosco".
Il volume pubblicato il 13 Febbraio scorso, pone al centro dell'attenzione proprio questa integrazione tra il mondo della psicologia a quello della musica ascoltata e vissuta dai giovani. La musica diviene un linguaggio alternativo per comunicare e comunicarsi, ma anche per conoscere e conoscersi; è uno spazio in cui ogni ragazzo custodisce rapporti e storie di vita sia nel proprio quotidiano, sia nelle relazioni interpersonali.
Non mancheranno pagine dedicate agli studi americani di Bronfenbrenner e di altri padri della psicologia, attraversando i testi di Subsonica, Jovanotti, U2, Baustelle, Fedez, e tanti altri, sottolineando costantemente il vissuto dell'adolescente tra ricerca d'identità e ispirazione ai suoi miti musicali.
Un incontro con l'autore all'insegna di quelle che sono le funzioni della musica, fondamentale nella crescita e nello sviluppo psicofisico dell'adolescente, quindi una realtà non distante e lontana ma uno spazio personale di riflessione e di introspezione rispetto ad altri quesiti che emergono in questa delicata fase evolutiva.
Un volume adatto non solo per i ragazzi ma anche per genitori, educatori, insegnanti e per tutti coloro che vivono quotidianamente in stretto contatto con loro, sollecitandoli a parlare la loro stessa lingua. Quindi la musica può costruire ponti con i ragazzi, proprio mediante la condivisione di domande esistenziali che spesso emergono in questa età e lo si fa ascoltando musica insieme oppure salendo su un palco per suonare, dinamiche che possono rivelarsi una terapia efficiente.
Lo scrittore che proprio per la sua professione è in stretto contatto con i giovani, ha potuto constatare come la musica diviene un mondo in cui rinchiudere sogni, speranze, gioie, dolori e desideri. E' uno strumento prezioso, mediante il quale seppure in maniera inconsapevole, i ragazzi si "autocurano", poiché per loro significa indursi in uno stato di calma per gestire al meglio le proprie difficoltà come l'accettazione del corpo che cambia, le relazione, il più delle volte conflittuali, che affrontano con i propri genitori e in generale il rapporto complesso e contrastante tra il proprio essere e il mondo esterno.