Cronaca
La Procura Regionale della Corte dei conti archivia la presunta "mala gestio" del Direttore dell'AndriaMultiservice
Il collegio difensivo attende adesso la pronuncia del giudice civile
Andria - giovedì 15 luglio 2021
11.07
Si torna a parlare dell'AndriaMultiservice, la società in house del Comune di Andria, in merito alle vicende che portarono al licenziamento dell'allora Dr. Antonio Albanese, Direttore della stessa municipalizzata, su presunti pagamenti per prestazioni professionali non previste nei contratti di lavoro sia per lo stesso ex Direttore Generale (licenziato proprio per tale motivo) che per altri dipendenti.
A darne notizia è la difesa del dirigente che sottolinea come «Un'autorevole e qualificatissima "voce" istituzionale fa piena luce e, verosimilmente, pone la parola fine alla querelle nata in seno alla società Andriamultiservice».
«La Procura Regionale della Corte dei Conti -si legge nella nota della difesa del Dr. Albanese-, adita proprio per fare chiarezza sul presunto rilevante danno erariale conseguente alla "mala gestio", ha, infatti, archiviato con formula ampiamente liberatoria la posizione del Dr. Antonio Albanese - come anticipato già Direttore Generale della municipalizzata - ritenendolo non solo estraneo a condotte di illecito arricchimento ai danni del patrimonio societario (e cioè delle stesse casse comunali essendo l'Andriamultiservice interamente a capitale pubblico) ma anche un Dirigente ligio al dovere la cui condotta, come si legge nel decreto di archiviazione, è stata valutata dagli stessi ispettori del Ministero delle Finanze immune da "alcuna criticità".
Il provvedimento dell'Organo Inquirente della Magistratura contabile, che restituisce dignità personale e professionale al Dr. Albanese - oggetto di feroci ed immeritate censure che avevano portato al suo licenziamento "in tronco" da parte dell'attuale Amministratore della compagine societaria pubblica e ad una enorme richiesta di danni con istanza anche di sequestro dell'abitazione familiare del predetto - è certamente foriero di sviluppi proprio sul fronte lavoristico e risarcitorio.
Ferme restando le determinazioni che saranno adottate dal Tribunale del Lavoro, adito dal detto funzionario dopo il patito licenziamento e la conseguente richiesta di danni ricevuta dalla Multiservice, è indubbio, infatti, che quanto motivatamente statuito dalla Procura della Corte dei Conti spiegherà sicura efficacia sulle future decisioni dei Giudici.
Il thema probatorio oggetto dell'accertamento giudiziale in ambito civile e lavoristico è, invero, il medesimo sul quale ha svolto le indagini la Corte dei Conti, ragion per cui v'è da credere che sarà difficile prescindere dalle determinazioni assunte dal massimo Organo investigativo contabile.
E' doveroso attendere la conclusione anche su tale fronte giudiziario di questa dolorosa vicenda umana e professionale ma c'è da credere che l'assolato deserto delle "certezze" che hanno accompagnato l'adozione dei forti provvedimenti adottati nei confronti del "riabilitato" Dr. Albanese non potrà non avere contraccolpi nei confronti della menzionata società di servizi e dello stesso Ente comunale, socio unico della compagine, ergo garante istituzionale della stessa che, verosimilmente, ne ha avallato le scelte», conclude la nota del collegio difensivo.
A darne notizia è la difesa del dirigente che sottolinea come «Un'autorevole e qualificatissima "voce" istituzionale fa piena luce e, verosimilmente, pone la parola fine alla querelle nata in seno alla società Andriamultiservice».
«La Procura Regionale della Corte dei Conti -si legge nella nota della difesa del Dr. Albanese-, adita proprio per fare chiarezza sul presunto rilevante danno erariale conseguente alla "mala gestio", ha, infatti, archiviato con formula ampiamente liberatoria la posizione del Dr. Antonio Albanese - come anticipato già Direttore Generale della municipalizzata - ritenendolo non solo estraneo a condotte di illecito arricchimento ai danni del patrimonio societario (e cioè delle stesse casse comunali essendo l'Andriamultiservice interamente a capitale pubblico) ma anche un Dirigente ligio al dovere la cui condotta, come si legge nel decreto di archiviazione, è stata valutata dagli stessi ispettori del Ministero delle Finanze immune da "alcuna criticità".
Il provvedimento dell'Organo Inquirente della Magistratura contabile, che restituisce dignità personale e professionale al Dr. Albanese - oggetto di feroci ed immeritate censure che avevano portato al suo licenziamento "in tronco" da parte dell'attuale Amministratore della compagine societaria pubblica e ad una enorme richiesta di danni con istanza anche di sequestro dell'abitazione familiare del predetto - è certamente foriero di sviluppi proprio sul fronte lavoristico e risarcitorio.
Ferme restando le determinazioni che saranno adottate dal Tribunale del Lavoro, adito dal detto funzionario dopo il patito licenziamento e la conseguente richiesta di danni ricevuta dalla Multiservice, è indubbio, infatti, che quanto motivatamente statuito dalla Procura della Corte dei Conti spiegherà sicura efficacia sulle future decisioni dei Giudici.
Il thema probatorio oggetto dell'accertamento giudiziale in ambito civile e lavoristico è, invero, il medesimo sul quale ha svolto le indagini la Corte dei Conti, ragion per cui v'è da credere che sarà difficile prescindere dalle determinazioni assunte dal massimo Organo investigativo contabile.
E' doveroso attendere la conclusione anche su tale fronte giudiziario di questa dolorosa vicenda umana e professionale ma c'è da credere che l'assolato deserto delle "certezze" che hanno accompagnato l'adozione dei forti provvedimenti adottati nei confronti del "riabilitato" Dr. Albanese non potrà non avere contraccolpi nei confronti della menzionata società di servizi e dello stesso Ente comunale, socio unico della compagine, ergo garante istituzionale della stessa che, verosimilmente, ne ha avallato le scelte», conclude la nota del collegio difensivo.