Eventi e cultura
"La Passione", il docufilm di Antonio Memeo, girato tra Andria e Canosa
La storia degli ultimi giorni di vita di Gesù raccontata tra le bellezze dei nostri territori
Andria - domenica 15 aprile 2018
7.32
Una storia senza tempo, fatta di gioie e sofferenze, declinata in spazi differenti per raccontare un territorio ancora da scoprire.
Si tratta di "La Passione", il docufilm di Antonio Memeo e Saverio Luisi, con la regia di Antonio Memeo, che racconta gli ultimi momenti della vita di Gesù Cristo, ambientandola tra Andria e Canosa.
Il racconto si snoda tra le performance attoriali e momenti "rubati" ai tradizionali riti religiosi cittadini, quali la Processione dei Misteri di Andria e la Processione della Desolata di Canosa, in un intreccio tra realtà e finzione che accompagna lo spettatore alla scoperta del territorio. Siti archeologici, monumenti sacri, ipogei sono il luoghi in cui si svolge la "La Passione" di Memeo e Luisi che, attraverso i loro occhi, assume il punto di vista di uno degli "ultimi", un barbone, che seguirà con Gesù il fatale percorso. Dunque personaggi e luoghi si fanno protagonisti in un lungometraggio che mette da parte il testo per lasciar spazio alle immagini.
«L'arte ha il compito di dare un messaggio. – afferma Antonio Memeo – Dunque, "La Passione" nasce semplicemente dalla voglia di raccontare la storia più bella del mondo attraverso la valorizzazione del nostro territorio. In questo progetto abbiamo racchiuso le nostre tre grandi passioni: il racconto della figura di Cristo tra fede, arte e territorio».
Il docufilm, patrocinato dalla Regione Puglia, della Diocesi di Andria e dei Comuni di Andria e Canosa di Puglia, coinvolge la Fondazione Archeologica Canosa, l'associazione canosina "Premio Dea Ebe" (di cui è responsabile lo stesso Luisi, impegnata nel sostegno alle personalità che contribuiscono alla crescita del territorio), l'associazione andriese i "Seriòmici" (di cui fa parte Memeo con Mariapia Memeo, Mattia Rutigliano e Iolanda Lafemmina) e MediArt dell'andriese Alberto Matera che cura le riprese, oltre a numerosi attori e figuranti che hanno preso parte al progetto.
Antonio Memeo è un artista andriese nato negli spazi musicali e del Centro Teatro Danza. Si è poi avvicinato a esperienze di teatro leggero e cabaret. Lo abbiamo visto al Festival Castel dei Mondi con "Riccardo III di cinque figli", "Nauseae", "Fuoritempo" e "L'Uomo dal fiore in bocca", per poi ritrovarlo sul grande schermo con interpretazioni a fianco di grandi attori italiani in "Io che amo solo te", "La cena di Natale", "Braccialetti rossi" e "Non sono un assassino" (prossimamente in uscita). Oggi Antonio prosegue la sua esperienza teatrale confrontandosi nuovamente con il mondo della musica, prendendo parte ai musical de La Compagnia Dalla Luna Musical Theatre.
Si tratta di "La Passione", il docufilm di Antonio Memeo e Saverio Luisi, con la regia di Antonio Memeo, che racconta gli ultimi momenti della vita di Gesù Cristo, ambientandola tra Andria e Canosa.
Il racconto si snoda tra le performance attoriali e momenti "rubati" ai tradizionali riti religiosi cittadini, quali la Processione dei Misteri di Andria e la Processione della Desolata di Canosa, in un intreccio tra realtà e finzione che accompagna lo spettatore alla scoperta del territorio. Siti archeologici, monumenti sacri, ipogei sono il luoghi in cui si svolge la "La Passione" di Memeo e Luisi che, attraverso i loro occhi, assume il punto di vista di uno degli "ultimi", un barbone, che seguirà con Gesù il fatale percorso. Dunque personaggi e luoghi si fanno protagonisti in un lungometraggio che mette da parte il testo per lasciar spazio alle immagini.
«L'arte ha il compito di dare un messaggio. – afferma Antonio Memeo – Dunque, "La Passione" nasce semplicemente dalla voglia di raccontare la storia più bella del mondo attraverso la valorizzazione del nostro territorio. In questo progetto abbiamo racchiuso le nostre tre grandi passioni: il racconto della figura di Cristo tra fede, arte e territorio».
Il docufilm, patrocinato dalla Regione Puglia, della Diocesi di Andria e dei Comuni di Andria e Canosa di Puglia, coinvolge la Fondazione Archeologica Canosa, l'associazione canosina "Premio Dea Ebe" (di cui è responsabile lo stesso Luisi, impegnata nel sostegno alle personalità che contribuiscono alla crescita del territorio), l'associazione andriese i "Seriòmici" (di cui fa parte Memeo con Mariapia Memeo, Mattia Rutigliano e Iolanda Lafemmina) e MediArt dell'andriese Alberto Matera che cura le riprese, oltre a numerosi attori e figuranti che hanno preso parte al progetto.
Antonio Memeo è un artista andriese nato negli spazi musicali e del Centro Teatro Danza. Si è poi avvicinato a esperienze di teatro leggero e cabaret. Lo abbiamo visto al Festival Castel dei Mondi con "Riccardo III di cinque figli", "Nauseae", "Fuoritempo" e "L'Uomo dal fiore in bocca", per poi ritrovarlo sul grande schermo con interpretazioni a fianco di grandi attori italiani in "Io che amo solo te", "La cena di Natale", "Braccialetti rossi" e "Non sono un assassino" (prossimamente in uscita). Oggi Antonio prosegue la sua esperienza teatrale confrontandosi nuovamente con il mondo della musica, prendendo parte ai musical de La Compagnia Dalla Luna Musical Theatre.