Politica
La neve delle polemiche: durante l'emergenza penne politiche attive
Opposizioni: «Perchè paghiamo la Sangalli?», Sgaramella: «Emergenza tamponata»
Andria - venerdì 2 gennaio 2015
9.36
Mentre la neve stava cadendo copiosa sulle nostre strade e sulle nostre abitazioni con decine di volontari ed uomini impegnati nel disbrigo di un'emergenza sicuramente enorme e trattata con ritardo soprattutto dalla Protezione Civile provinciale, riunitasi solo a mezzogiorno del 31 dicembre quando la prima neve è caduta all'alba del 30 dicembre, le penne stilografiche (metaforicamente parlando) dei politici andriesi hanno cominciato a produrre diversi testi inondando di comunicati stampa le nostre redazioni. E' il caso delle opposizioni a palazzo di Città che attraverso Progetto Andria prima, Italia dei Valori poi e Partito Democratico, infine, hanno rilanciato il messaggio che l'emergenza in atto non era stata affrontata con dovere dall'amministrazione comunale andriese soprattutto per via del fatto che il contratto che lega Andria alla Sangalli è un contratto nel quale è prevista per la ditta l'obbligo di intervenire in caso di emergenza neve. A stretto giro, tuttavia, le risposte da parte dell'amministrazione affidate a Grumo di Forza Italia e Sgaramella di NCD che hanno elogiato il lavoro della Polizia Locale oltre ad elogiare il grande lavoro dei volontari e l'attivazione tempestiva delle procedure d'emergenza da parte della protezione civile locale.
«Ogni commento è superfluo ed inutile - ha detto Pasquale Colasuonno di Progetto Andria - il contratto di appalto conferito all'ATI tra Sangalli srl e Ecolife srl Canosa, in caso di nevicata, prevede "mediante il personale dedicato al servizio di spazzamento manuale e meccanizzato, allo sgombero della neve dalla strade a mezzo spargimento di sale o soluzione salina con impiego di pale. La fornitura di sale o di altro materiale sarà a carico della stazione appaltante. L'organizzazione del servizio rispetterà le seguenti priorità di intervento". Evidenziamo che l'evento meteorologico era stato preceduto da un allerta meteo, quindi tutto sarebbe già dovuto essere predisposto. Contrattualmente è anche previsto l'intervento di circa 20 unità lavorative e numerosi mezzi. Inoltre deve essere assicurato il normale servizio di raccolta dei rifiuti che, ricordiamo giusto per cronaca, viene pagato a parte dal comune quando viene svolto durante alcune festività. Le domande che poniamo, ormai da anni, prima e dopo lo scandalo, con arresto ed indagati, che ha interessato questo importante e costoso servizio, circa 90 milioni di euro aggiudicati con lo 0,42% di ribasso, sono sempre le stesse e come sempre non trovano risposta. E' stato assicurato prontamente quanto previsto dal contratto?».
La risposta dell'amministrazione è stata affidata alle parole dell'Architetto Sgaramella, consigliere delegato proprio alla Polizia Municipale: «In qualità di Consigliere delegato alla Polizia Municipale colgo l'occasione per ringraziare tutte le organizzazioni di volontariato (Misericordia , Protezione Civile, ecc…) che hanno affiancato, in questi due giorni particolari, i vigili urbani della nostra città. In riferimento ad alcune critiche indirizzate al coordinamento e alle relative operazioni di soccorso, sollevate da alcuni gruppi consiliari di opposizione, posso soltanto dire che ancora una volta avrebbero fatto meglio a tacere o meglio ancora a collaborare piuttosto che scrivere inesattezze nel vano tentativo di acciuffare qualche briciola di consenso elettorale - ha detto Sgaramella - Stando direttamente in campo nelle operazioni di coordinamento ho potuto constatare, di persona, l'efficienza del settore e lo spirito di sacrificio di tutti i suoi uomini. Alle chiamate di aiuto immediatamente partivano, in soccorso, uomini e mezzi. Detto questo vorrei concludere affermando che è più facile demolire che costruire una casa e pertanto dopo quasi cinque anni spero ancora di vedere, da parte dei gruppi consiliari di minoranza, una opposizione costruttiva e collaborativa con le altre forze politiche avendo come unico obiettivo il bene della nostra città.
Per Maria Carbone, segretaria del Partito Democratico, invece, non è questo il tempo delle polemiche. Le valutazioni andranno fatte alla conclusione dell'emergenza: «Per quello che ci riguarda pensiamo che questo non è il tempo delle polemiche. C'è una situazione reale di estrema urgenza da affrontare prontamente anche mettendo tutti gli operatori nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio dovere. Attendiamo e auspichiamo che l'emergenza neve si concluda il prima possibile senza ulteriori danni, soprattutto alle persone e senza ulteriori polemiche, ma siamo convinti che l'amministrazione dovrà poi dar conto all'intera cittadinanza del piano emergenza neve adottato e sanzionare le eventuali responsabilità di disservizi o mancati interventi». Infine, la nota dell'Associazione Libertà e Partecipazione di Andria: «L'organizzazione dell'emergenza neve dove era? - ha detto Raffaele Di Renzo dell'associazione - nelle passate nevicate, nella nostra Città, gli Operatori Ecologici pulivano strade e marciapiedi, pur con molteplici difficoltà e temperature più rigide. Durante la recente nevicata, nessun marciapiede è stato pulito dal ghiaccio o neve, infatti, il salotto della Città e le vie principali, cioè Corso Cavour, Viale Roma, Viale Crispi, Piazza Municipio, erano pericolose per i passaggi pedonali e transito, per non parlare delle strade secondarie. Per fortuna nella serata del 31, la manna è caduta dal cielo, un aumento delle temperature ed una pioggerella ha ammorbidito il ghiaccio e sciolto un bel po' di neve; in caso contrario, i cittadini andriesi sarebbero stati bloccati nelle loro abitazioni per chissà quanto tempo, adempiendo ad un' ulteriore ordinanza di murarsi dentro le proprie abitazioni e non uscire».
«Ogni commento è superfluo ed inutile - ha detto Pasquale Colasuonno di Progetto Andria - il contratto di appalto conferito all'ATI tra Sangalli srl e Ecolife srl Canosa, in caso di nevicata, prevede "mediante il personale dedicato al servizio di spazzamento manuale e meccanizzato, allo sgombero della neve dalla strade a mezzo spargimento di sale o soluzione salina con impiego di pale. La fornitura di sale o di altro materiale sarà a carico della stazione appaltante. L'organizzazione del servizio rispetterà le seguenti priorità di intervento". Evidenziamo che l'evento meteorologico era stato preceduto da un allerta meteo, quindi tutto sarebbe già dovuto essere predisposto. Contrattualmente è anche previsto l'intervento di circa 20 unità lavorative e numerosi mezzi. Inoltre deve essere assicurato il normale servizio di raccolta dei rifiuti che, ricordiamo giusto per cronaca, viene pagato a parte dal comune quando viene svolto durante alcune festività. Le domande che poniamo, ormai da anni, prima e dopo lo scandalo, con arresto ed indagati, che ha interessato questo importante e costoso servizio, circa 90 milioni di euro aggiudicati con lo 0,42% di ribasso, sono sempre le stesse e come sempre non trovano risposta. E' stato assicurato prontamente quanto previsto dal contratto?».
La risposta dell'amministrazione è stata affidata alle parole dell'Architetto Sgaramella, consigliere delegato proprio alla Polizia Municipale: «In qualità di Consigliere delegato alla Polizia Municipale colgo l'occasione per ringraziare tutte le organizzazioni di volontariato (Misericordia , Protezione Civile, ecc…) che hanno affiancato, in questi due giorni particolari, i vigili urbani della nostra città. In riferimento ad alcune critiche indirizzate al coordinamento e alle relative operazioni di soccorso, sollevate da alcuni gruppi consiliari di opposizione, posso soltanto dire che ancora una volta avrebbero fatto meglio a tacere o meglio ancora a collaborare piuttosto che scrivere inesattezze nel vano tentativo di acciuffare qualche briciola di consenso elettorale - ha detto Sgaramella - Stando direttamente in campo nelle operazioni di coordinamento ho potuto constatare, di persona, l'efficienza del settore e lo spirito di sacrificio di tutti i suoi uomini. Alle chiamate di aiuto immediatamente partivano, in soccorso, uomini e mezzi. Detto questo vorrei concludere affermando che è più facile demolire che costruire una casa e pertanto dopo quasi cinque anni spero ancora di vedere, da parte dei gruppi consiliari di minoranza, una opposizione costruttiva e collaborativa con le altre forze politiche avendo come unico obiettivo il bene della nostra città.
Per Maria Carbone, segretaria del Partito Democratico, invece, non è questo il tempo delle polemiche. Le valutazioni andranno fatte alla conclusione dell'emergenza: «Per quello che ci riguarda pensiamo che questo non è il tempo delle polemiche. C'è una situazione reale di estrema urgenza da affrontare prontamente anche mettendo tutti gli operatori nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio dovere. Attendiamo e auspichiamo che l'emergenza neve si concluda il prima possibile senza ulteriori danni, soprattutto alle persone e senza ulteriori polemiche, ma siamo convinti che l'amministrazione dovrà poi dar conto all'intera cittadinanza del piano emergenza neve adottato e sanzionare le eventuali responsabilità di disservizi o mancati interventi». Infine, la nota dell'Associazione Libertà e Partecipazione di Andria: «L'organizzazione dell'emergenza neve dove era? - ha detto Raffaele Di Renzo dell'associazione - nelle passate nevicate, nella nostra Città, gli Operatori Ecologici pulivano strade e marciapiedi, pur con molteplici difficoltà e temperature più rigide. Durante la recente nevicata, nessun marciapiede è stato pulito dal ghiaccio o neve, infatti, il salotto della Città e le vie principali, cioè Corso Cavour, Viale Roma, Viale Crispi, Piazza Municipio, erano pericolose per i passaggi pedonali e transito, per non parlare delle strade secondarie. Per fortuna nella serata del 31, la manna è caduta dal cielo, un aumento delle temperature ed una pioggerella ha ammorbidito il ghiaccio e sciolto un bel po' di neve; in caso contrario, i cittadini andriesi sarebbero stati bloccati nelle loro abitazioni per chissà quanto tempo, adempiendo ad un' ulteriore ordinanza di murarsi dentro le proprie abitazioni e non uscire».