La Moschea di Andria
La Moschea di Andria
Religioni

​La Moschea di Andria apre le porte per combattere la paura

Un Open-Day, sabato 11 maggio dalle 17 alle 22 in Via Rosmini dopo l’Operazione del Ros. Salah: «Qui non si preparano attentati, ma si professa nel rispetto la nostra fede»

Un open day per celebrare l'integrazione, un open day per combattere la paura generata dall'ignoranza, un open day per conoscere più da vicino la cultura islamica. Sono queste le motivazioni che spingono gli associati del Centro Culturale Islamico "Ennour" (luce), ad aprire le porte dell'associazione alla Città, dopo il rimbalzo nelle cronache nazionali dell'operazione condotta dal Ros dei Carabinieri e le notizie travisate di cellule terroristiche presenti ad Andria. Gli inquirenti hanno provveduto, infatti, ad effettuare l'arresto dell'ex Imam della Moschea cittadina Hosni Hachemi Ben Hassen, trasferitosi in Belgio già dal 2010 e non più in città da tre anni. Le indagini, partite nel 2007, hanno interessato la Città di Andria solo con alcune perquisizioni.

Ma la comunità islamica andriese, già presente nella Moschea di Via Rosmini dal lontano 2002, non ha mai costituito un problema o una difficoltà all'integrazione con il contesto cittadino. E le parole del Primo Cittadino andriese, Nicola Giorgino, lo hanno ribadito con estrema forza riportando al centro il tema dell'accoglienza e del rispetto reciproco fra differenti culture. Sabato 11 maggio a partire dalle ore 17 e sino alle ore 22, dunque, la Moschea di Via Rosmini, in pieno centro cittadino, sarà aperta a tutti per conoscere più da vicino questa realtà e per poter osservare coi propri occhi l'interno di un luogo di culto del quale rispettare regole e tradizioni (è preferibile un abbigliamento decoroso).

«E' un giorno importante per la nostra piccola comunità – dice un rappresentate del Centro Culturale Ennour di Andria, Salah – vogliamo che gli andriesi comprendano fino in fondo quello che è il nostro luogo di culto e quella che è la nostra religione. Non vi sono mai stati problemi in questi oltre dieci anni di attività della Moschea in città, nella quale la comunità islamica si ritrova per studiare, pregare ed aiutare. Sabato vorremmo davvero che ci fosse la partecipazione di molta gente per dare un segnale forte a tutti. Qui non si preparano attentati – conclude Salah – ma semplicemente si professa la nostra fede nel pieno rispetto e nella piena amicizia della cultura che ci ospita in questo che ormai è anche il nostro paese, nel quale lottiamo tutti i giorni per dare un futuro ai nostri figli».
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