Territorio
«La mafia si combatte anche con la memoria»
Stamane i due colorati cortei di Libera ad Andria. Altissima la partecipazione nonostante la pioggia ed il cattivo tempo
Andria - lunedì 22 aprile 2013
14.45
La marcia di "Libera" porta con sé la pioggia ma porta con sé anche tanto colore, tanta partecipazione e tanto ricordo per la memoria e l'impegno di chi è morto per la giustizia e per ricerca degli ideale di pace ed uguaglianza. La mafia non ragiona in questa maniera ed ha commesso efferati crimini proprio per far comprendere la sua natura autoritaria e violenta. Ed allora, stamane, il Presidio di Libera "Renata Forte" di Andria ha percorso con due cortei parte della città con la stimolante partecipazione di centinaia e centinaia di cittadini, bambini e ragazzi delle scuole della Città.
La Giornata della Memoria e dell'Impegno come «una celebrazione sterile indegna dell'esempio di chi è morto per la giustizia - ha detto il Responsabili di Libera di Andria, Vito Leonetti - indegna del dolore dei suoi famigliari ed indegna delle speranze di tutti coloro che, ancora oggi, vivono prigionieri dei ricatti e della violenza mafiosa. La memoria deve diventare impegno per raggiungere le coscienze e stimolare quel cambiamento culturale necessario a fare "terra bruciata" attorno alla malavita. La memoria deve diventare anche responsabilità, deve rappresentare lo sforzo di tutti, e di ciascuno, nel fare fino in fondo la propria parte per promuovere la legalità e la democrazia».
Un corteo zona centro è partito dal Monumento ai Caduti ed ha attraversato le vie principali giungendo sino a Piazza Catuma dove è confluito anche il secondo corteo partito dalla zona nord e precisamente da Via Comuni di Puglia. All'evento hanno partecipato, tra i tanti, il Vicario Diocesano, don Gianni Massaro in rappresentanza del Vescovo S.E. mons. Raffaele Calabro ed il Vice Sindaco di Andria, Pierpaolo Matera nonchè Pinuccio Fazio, padre di Michele e Gloria Vicino del Coordinamento Regionale Libera.
La Giornata della Memoria e dell'Impegno come «una celebrazione sterile indegna dell'esempio di chi è morto per la giustizia - ha detto il Responsabili di Libera di Andria, Vito Leonetti - indegna del dolore dei suoi famigliari ed indegna delle speranze di tutti coloro che, ancora oggi, vivono prigionieri dei ricatti e della violenza mafiosa. La memoria deve diventare impegno per raggiungere le coscienze e stimolare quel cambiamento culturale necessario a fare "terra bruciata" attorno alla malavita. La memoria deve diventare anche responsabilità, deve rappresentare lo sforzo di tutti, e di ciascuno, nel fare fino in fondo la propria parte per promuovere la legalità e la democrazia».
Un corteo zona centro è partito dal Monumento ai Caduti ed ha attraversato le vie principali giungendo sino a Piazza Catuma dove è confluito anche il secondo corteo partito dalla zona nord e precisamente da Via Comuni di Puglia. All'evento hanno partecipato, tra i tanti, il Vicario Diocesano, don Gianni Massaro in rappresentanza del Vescovo S.E. mons. Raffaele Calabro ed il Vice Sindaco di Andria, Pierpaolo Matera nonchè Pinuccio Fazio, padre di Michele e Gloria Vicino del Coordinamento Regionale Libera.