Eventi e cultura
La lectio magistralis di Franco Cardini nella chiesa di San Domenico
Evento organizzato dalla Società Dante Alighieri e A.C.S. Normanno-Svevi
Andria - mercoledì 13 aprile 2016
15.31
Nella serata di ieri 12 aprile, il prof. Franco Cardini (Isime) ha tenuto una lectio magistralis dal titolo "Il Califfato e l'Europa, dalle Crociate all'Isis" nella chiesa San Domenico di Andria. L'iniziativa, organizzata dalla Società "Dante Alighieri" e dall'Associazione del Centro di Studi Normanno-Svevi di Andria, è risultata la giusta occasione per esplorare le diverse fasi della storia di amore e odio tra il Vecchio Continente ed il Vicino Oriente, soffermandosi sui momenti chiave dell'Illuminismo, dell'Orientalismo ottocentesco e delle trame britanniche negli anni delle grandi guerre del '900, così da rendere più nitida l'analisi sui troppi misteri caratterizzanti gli ultimi decenni. Dalla nascita di Israele all'Egitto di Nasser, passando per le periferie della Guerra fredda, Cardini ha fatto luce su un drammatico susseguirsi di errori politici, di governi bugiardi e di guerre ingiuste, che hanno dato forma agli anni carichi di paura e d'incomprensione in cui stiamo imparando a vivere.
«Io sostengo da tempo - ha spiegato lo stesso storico fiorentino - che oggi il contrario di semplice non sia complicato o complesso, bensì semplicistico. Questo non è un bene per la società, considerato che un siffatto atteggiamento culturale, nei confronti del fenomeno migratorio, non agevola la risoluzione dell'annoso esodo delle popolazioni musulmane africane ed asiatiche. Ritengo inammissibile che si possa ancora credere di combattere il fondamentalismo con l'ostruzionismo, magari privando queste persone dei loro luoghi di culto, in violazione della nostra Costituzione e di ogni più elementare logica sociale».
«Io sostengo da tempo - ha spiegato lo stesso storico fiorentino - che oggi il contrario di semplice non sia complicato o complesso, bensì semplicistico. Questo non è un bene per la società, considerato che un siffatto atteggiamento culturale, nei confronti del fenomeno migratorio, non agevola la risoluzione dell'annoso esodo delle popolazioni musulmane africane ed asiatiche. Ritengo inammissibile che si possa ancora credere di combattere il fondamentalismo con l'ostruzionismo, magari privando queste persone dei loro luoghi di culto, in violazione della nostra Costituzione e di ogni più elementare logica sociale».