Eventi e cultura
Lectio magistralis del prof. Brescia su Francesco De Sanctis
Nel bicentenario della nascita, numerosi spunti di riflessione dello storico e critico andriese
Andria - venerdì 20 gennaio 2017
Ieri pomeriggio nella Biblioteca comunale "Giovanni Bovio" di Trani si è tenuta una "lectio magistralis" del prof. Giuseppe Brescia, nella ricorrenza del bicentenario della nascita del maestro di vita intellettuale e civile, e in ricordo dell'elevato 'Discorso di Trani' di Francesco De Sanctis.
"Leopardi non crede al progresso e te lo fa desiderare; non crede alla libertà e te la fa amare; chiama illusioni l'amore, la gloria, la virtù, e te ne accende in petto un desiderio inesausto": così il critico irpino (1817-1883) nel saggio 'Schopenhauer e Leopardi' del 1858, in 'Saggi critici'. Ma vale ancora il messaggio del "Discorso di Trani" del 29 gennaio 1883, su cui ha scritto Giuseppe Brescia, 'In quel discorso l'impegno civile di De Sanctis', in 'Gazzetta del Mezzogiorno' del 20 marzo 1984; 'La provincia e l'umanità' (Roma 1982); 'Croce inedito' (Napoli 1984); 'Basilio Puoti' ne 'Il Tempo e le Idee' (Albatros, Milano 2015); e 'I conti con il male' (Laterza, Bari 2015, pp. 93-102).
Nella novella filosofica del 1948 'Una pagina sconosciuta degli ultimi mesi della vita di Hegel', Croce infine prende le basi dalla 'Prima pagina conosciuta di Francesco De Sanctis' negli anni di liceo a Napoli al Collegio della Carità, che è poi lo scritto 'Settembrini e i suoi critici', difensivo del patriota dalle detrazioni di Zumbini, all'insegna del motto omerico "Non fu sì forte il padre", sigillo autentico dello storicismo moderno. Sono,questi, alcuni dei numerosi spunti di riflessione e attualizzazione affidati alla 'lectio magistralis' del prof. Giuseppe Brescia, filosofo storico e critico andriese.
"Leopardi non crede al progresso e te lo fa desiderare; non crede alla libertà e te la fa amare; chiama illusioni l'amore, la gloria, la virtù, e te ne accende in petto un desiderio inesausto": così il critico irpino (1817-1883) nel saggio 'Schopenhauer e Leopardi' del 1858, in 'Saggi critici'. Ma vale ancora il messaggio del "Discorso di Trani" del 29 gennaio 1883, su cui ha scritto Giuseppe Brescia, 'In quel discorso l'impegno civile di De Sanctis', in 'Gazzetta del Mezzogiorno' del 20 marzo 1984; 'La provincia e l'umanità' (Roma 1982); 'Croce inedito' (Napoli 1984); 'Basilio Puoti' ne 'Il Tempo e le Idee' (Albatros, Milano 2015); e 'I conti con il male' (Laterza, Bari 2015, pp. 93-102).
Nella novella filosofica del 1948 'Una pagina sconosciuta degli ultimi mesi della vita di Hegel', Croce infine prende le basi dalla 'Prima pagina conosciuta di Francesco De Sanctis' negli anni di liceo a Napoli al Collegio della Carità, che è poi lo scritto 'Settembrini e i suoi critici', difensivo del patriota dalle detrazioni di Zumbini, all'insegna del motto omerico "Non fu sì forte il padre", sigillo autentico dello storicismo moderno. Sono,questi, alcuni dei numerosi spunti di riflessione e attualizzazione affidati alla 'lectio magistralis' del prof. Giuseppe Brescia, filosofo storico e critico andriese.