Vita di città
La Funzione Pubblica della CGIL diffida il Comune al rispetto del CCNL
Rapporti sempre più tesi tra ente e sindacati. Tedesco: «Si rispetti il regolamento»
Andria - sabato 12 dicembre 2015
«La scrivente Organizzazione Sindacale, diffida il Comune di Andria e chiede che venga rispettato il CCNL ed il regolamento comunale vigente riguardante le posizioni organizzative, poiché si rileva un'applicazione discrezionale che sembra rispondere ad altri criteri piuttosto che a quelli dell'efficienza ed efficacia di una pubblica amministrazione». E' Michele Tedesco della Funzione Pubblica della CGIL ad inviare una nota ufficiale all'ente comunale andriese per rilanciare la contrarietà all'azione svolta sino a questo momento dall'amministrazione comunale. In particolare ci si concentra sulle posizioni organizzative del Comune di Andria.
«A tal proposito, infatti, si ricorda che le norme prevedono che gli incarichi siano almeno di durata annuale/semestrale e non trimestrale o mensile - dice ancora Tedesco - la valutazione con conseguente remunerazione delle posizioni deve operarsi in base alle funzioni, come previsto dai contratti e regolamenti, e non al profilo/categoria professionale rivestiti o, peggio ancora, ad personam. Inoltre la normativa non prevede una differenza tra i profili D1 e D3, ma, di fatto, avviene sempre una valutazione più favorevole per i funzionari (D3), tranne deroghe per qualche D1 "eletto"! Riconoscendo che il vigente regolamento necessita una rivisitazione, ciò non toglie che le norme, vecchie o nuove che siano, devono essere applicate in modo trasparente e, soprattutto devono essere valide per tutti. In attesa di un celere riscontro, si precisa che questa organizzazione, perdurando tale situazione, non esiterà ad interessare altri organi preposti a tali controlli».
«A tal proposito, infatti, si ricorda che le norme prevedono che gli incarichi siano almeno di durata annuale/semestrale e non trimestrale o mensile - dice ancora Tedesco - la valutazione con conseguente remunerazione delle posizioni deve operarsi in base alle funzioni, come previsto dai contratti e regolamenti, e non al profilo/categoria professionale rivestiti o, peggio ancora, ad personam. Inoltre la normativa non prevede una differenza tra i profili D1 e D3, ma, di fatto, avviene sempre una valutazione più favorevole per i funzionari (D3), tranne deroghe per qualche D1 "eletto"! Riconoscendo che il vigente regolamento necessita una rivisitazione, ciò non toglie che le norme, vecchie o nuove che siano, devono essere applicate in modo trasparente e, soprattutto devono essere valide per tutti. In attesa di un celere riscontro, si precisa che questa organizzazione, perdurando tale situazione, non esiterà ad interessare altri organi preposti a tali controlli».