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Eventi e cultura
La Disfida di Barletta rivive grazie agli studenti del Lotti-Umberto I e all'associazione "Gli Amici del Cammino"
Rievocate nelle campagne di Andria le gesta eroiche dei cavalieri guidati da Ettore Fieramosca
Andria - martedì 18 febbraio 2025
14.24 Comunicato Stampa
La memoria storica della Disfida di Barletta torna a vivere, come ogni anno, grazie all'impegno dell'associazione "Gli Amici del Cammino" e alla partecipazione entusiasta degli studenti della 1° AT dell'indirizzo turistico dell'Istituto Lotti-Umberto I di Andria. L'evento, realizzato in collaborazione con l'Associazione Thempus, con i loro costumi d'epoca e le danze medioevali, ha permesso di rievocare le gesta eroiche dei 13 cavalieri italiani guidati da Ettore Fieramosca nel celebre scontro del 13 febbraio 1503 contro i francesi.
La rievocazione ha avuto luogo presso l'Epitaffio eretto in memoria dello storico evento, dopo un suggestivo percorso attraverso le campagne di Andria fino all'Agro di Trani, in contrada Sant'Elia, dove avvenne la battaglia. Qui, i giovani ciceroni hanno narrato ai partecipanti la storia della Disfida, rievocando l'orgoglio e il coraggio che Massimo D'Azeglio immortalò nel suo celebre romanzo.
L'iniziativa, che ha contato sulla disponibilità del caseificio Acri che ha offerto il suo spazio privato per il parcheggio delle auto dei partecipanti, ha voluto sottolineare l'importanza del contatto diretto con il territorio, un modo autentico per riscoprire le proprie radici e comprendere come il passato possa diventare una risorsa preziosa per il futuro. "Il turismo sostenibile non si studia soltanto, si vive!", è il messaggio che studenti e volontari hanno voluto trasmettere. Un'esperienza che si assapora passo dopo passo, tra la storia e la natura, condividendo emozioni con i compagni di viaggio.
Ma la camminata lungo i sentieri della storia non è stata solo un'occasione di apprendimento: è stata un viaggio nella memoria collettiva, un modo per riscoprire il senso di appartenenza, di orgoglio e di identità verso la propria terra. Il passato diventa così una chiave per leggere il futuro con consapevolezza e rispetto per il patrimonio culturale.
L'evento ha anche ribadito l'importanza di un turismo sostenibile che non si limiti alla semplice visita di luoghi storici, ma che educhi alla bellezza senza comprometterla, insegnando a camminare senza lasciare tracce negative, ma solo ricordi indelebili.
Tra il clangore delle armi rievocate e l'immagine degli scudi dei 13 cavalieri, la Disfida di Barletta ha risuonato ancora una volta nel cuore della Puglia, ricordando a tutti il valore di tredici uomini e l'eco di una sfida che, a distanza di secoli, continua a ispirare le nuove generazioni.
La rievocazione ha avuto luogo presso l'Epitaffio eretto in memoria dello storico evento, dopo un suggestivo percorso attraverso le campagne di Andria fino all'Agro di Trani, in contrada Sant'Elia, dove avvenne la battaglia. Qui, i giovani ciceroni hanno narrato ai partecipanti la storia della Disfida, rievocando l'orgoglio e il coraggio che Massimo D'Azeglio immortalò nel suo celebre romanzo.
L'iniziativa, che ha contato sulla disponibilità del caseificio Acri che ha offerto il suo spazio privato per il parcheggio delle auto dei partecipanti, ha voluto sottolineare l'importanza del contatto diretto con il territorio, un modo autentico per riscoprire le proprie radici e comprendere come il passato possa diventare una risorsa preziosa per il futuro. "Il turismo sostenibile non si studia soltanto, si vive!", è il messaggio che studenti e volontari hanno voluto trasmettere. Un'esperienza che si assapora passo dopo passo, tra la storia e la natura, condividendo emozioni con i compagni di viaggio.
Ma la camminata lungo i sentieri della storia non è stata solo un'occasione di apprendimento: è stata un viaggio nella memoria collettiva, un modo per riscoprire il senso di appartenenza, di orgoglio e di identità verso la propria terra. Il passato diventa così una chiave per leggere il futuro con consapevolezza e rispetto per il patrimonio culturale.
L'evento ha anche ribadito l'importanza di un turismo sostenibile che non si limiti alla semplice visita di luoghi storici, ma che educhi alla bellezza senza comprometterla, insegnando a camminare senza lasciare tracce negative, ma solo ricordi indelebili.
Tra il clangore delle armi rievocate e l'immagine degli scudi dei 13 cavalieri, la Disfida di Barletta ha risuonato ancora una volta nel cuore della Puglia, ricordando a tutti il valore di tredici uomini e l'eco di una sfida che, a distanza di secoli, continua a ispirare le nuove generazioni.