Religioni
La Diocesi di Andria sospende le attività catechistiche fino al 24 novembre
Lo ha stabilito il vescovo mons. Luigi Mansi in una lettera inviata ai presbiteri e diaconi della diocesi
Andria - sabato 31 ottobre 2020
13.25
Il Vescovo della diocesi di Andria, mons. Luigi Mansi, ha stabilito la sospensione delle attività catechistiche in presenza fino al 24 novembre, a seguito dell'aumento dei contagi da Covid-19 nel nostro territorio. La decisione giunge a margine della lettera inviata dal Delegato Regionale per la Catechesi ai vescovi diocesani in cui si richiedeva di assumere i provvedimenti necessari per assicurare di tenere lontano ogni rischio di contagio.
«Mi rendo conto che è un grande sacrificio - scrive mons. Mansi nella lettera inviata a presbiteri e diaconi della diocesi di Andria - ma se è vero che le nostre comunità devono essere sempre luoghi accoglienti e di annuncio, è altrettanto vero che dobbiamo aderire con grande senso di responsabilità alle prescrizioni governative e alle indicazioni della Commissione nazionale e regionale per la dottrina della fede, annunzio e catechesi, che ci invitano alla massima prudenza. «I catechisti siano, pertanto, invitati a trovare modi adeguati per restare vicini ai ragazzi e alle loro famiglie».
Il vescovo stabilisce inoltre che, sempre fino al 24 novembre, i ministri straordinari della Comunione non vengano inviati presso le abitazioni degli infermi.
«Mi rendo conto che è un grande sacrificio - scrive mons. Mansi nella lettera inviata a presbiteri e diaconi della diocesi di Andria - ma se è vero che le nostre comunità devono essere sempre luoghi accoglienti e di annuncio, è altrettanto vero che dobbiamo aderire con grande senso di responsabilità alle prescrizioni governative e alle indicazioni della Commissione nazionale e regionale per la dottrina della fede, annunzio e catechesi, che ci invitano alla massima prudenza. «I catechisti siano, pertanto, invitati a trovare modi adeguati per restare vicini ai ragazzi e alle loro famiglie».
Il vescovo stabilisce inoltre che, sempre fino al 24 novembre, i ministri straordinari della Comunione non vengano inviati presso le abitazioni degli infermi.