Il Cardinale Carlo Maria Martini
Il Cardinale Carlo Maria Martini
Religioni

La Cattedra dei non credenti: ricordo del Cardinal Martini

Riflessione di Gennaro 'Gino' Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria

Ricorre oggi, 31 agosto, il 10° anniversario della morte del Cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, gesuita e illustre biblista, il cui pensiero è stato sempre caratterizzato dal primato della Parola di Dio. Uomo del dialogo tra le religioni, autore di libri apprezzati, la sua cultura non è mai stata un pretesto per allontanarsi dal mondo, ma gli ha permesso di parlare alle folle e attirare moltissimi giovani.

Nel 1987 dette vita a Milano, attraverso la Fondazione de "Il cortile dei gentili", alla cosiddetta "Cattedra dei non credenti", una serie di incontri con credenti e non credenti del mondo della cultura, della ricerca scientifica, dello spettacolo. Lo scopo fu quello di dare voce, su varie tematiche, a chi si definiva non credente, di confrontarsi con il credente e con le ragioni della sua fede, sui grandi temi dell'esistere. Fu definita "una proposta insolita". Perché si trattava non solo di ascoltare i non credenti e di dialogare con loro, ma addirittura di metterli in cattedra: e questo assumeva un significato particolare perché ci si faceva interrogare da loro.

Quella proposta insolita attirò anche me, per via di alcune amicizie che avevo con persone non credenti, e, da quel lontano 1987, i miei amici non credenti sono cresciuti di numero. Con essi però – rimasti non credenti – il dialogo fraterno continua e spesso raggiunge profondità inaspettate. Ed è bello che il Sinodo in corso stia ponendo le basi di una progressiva e profonda conoscenza degli uomini contemporanei, nostri fratelli, della loro cultura (che è anche, in un modo o nell'altro, la nostra) per muoverci in essa con competenza, per poter quindi aprire con essi un dialogo che sia un servizio autentico.

Della iniziativa del Cardinal Martini conservo solo qualche suo pensiero. Quanto basta per mantenere l'interesse per i suoi scritti, per tenere viva la sua figura e altrettanto vivo il rapporto con i miei "amici" che si dicono non credenti, ma che spesso, anzi, spessissimo, mi superano in umanità e in gesti concreti di solidarietà. All'esperienza della "Cattedra dei non credenti" è legata una delle frasi più celebri del Cardinale Carlo Maria Martini: «Ciascuno di noi ha dentro di sé un non credente e un credente che si parlano dentro, che si interrogano a vicenda, si rimandano continuamente interrogazioni pungenti e inquietanti l'uno all'altro. Il credente che è in me inquieta il credente che è in me e viceversa».

Oggi, giorno del suo anniversario, ripetere questa sua frase è un po' come ricordarlo e ringraziarlo per tante realtà che ci ha donato.
  • centro igino giordani
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