Cronaca
La banda della Porsche Macan colpisce ancora, ma i Carabinieri non stanno a guardare
Intensificati i colpi nel nord barese: in una settimana furti a Trani, Corato ed Andria
Andria - giovedì 23 gennaio 2020
12.30
Gli ultimi colpi li hanno messi a segno tra Trani, Corato ed Andria. Una vera e propria banda con il chiodo fisso delle Porsche Macan. Solo negli ultimi dieci giorni, infatti ben tre furti messi a segno nel nord barese, ad altrettante persone facoltose e noti professionisti.
Ma le Forze dell'ordine non sono state a guardare ed in particolare, questa volta i Carabinieri della Compagnia di Andria. Nonostante i nuovi sistemi antifurto cerchino in tutti i modi di contrastare il fenomeno, il mercato, sia delle vetture rubate, sia delle varie parti smontate e rivendute, è sempre fiorente per i malavitosi. Da qui l'esigenza dei Carabinieri di Andria di costituire una vera e propria "cellula investigativa", concentrata nell'analisi dei disparati "modus operandi" messi in atto dai malviventi, al fine di realizzare e mettere in pratica le più adeguate strategie di contrasto.
In tale contesto, domenica sera, 19 gennaio, i militari della Compagnia di Andria, hanno arrestato due persone, tutte pregiudicate, originarie di Andria, per il reato di riciclaggio e furto aggravato.
In particolare, nella contrada Sgarantiello, hanno individuato e bloccato i due pregiudicati mentre, favoriti dall'oscurità, erano intenti a smembrare una Porsche Macan di notevole valore commerciale, asportato un'ora prima in pieno centro cittadino. L'area è stata circoscritta e setacciata dai militari che hanno rinvenuto anche l'autovettura in loro uso, una Volvo V40, priva di targhe, all'interno della quale era occultato materiale utilizzato per il furto di auto, arnesi da scasso, due targhe di nazionalità tedesca ed un dispositivo per inibire sia le comunicazioni radio delle Forze dell'Ordine che i localizzatori GPS.
I due arrestati, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Trani con l'accusa di furto aggravato e riciclaggio in concorso. Il prestigioso automezzo è stato subito restituito al proprietario, che ormai aveva perso le speranze di rivederlo. Indagini in corso da parte dei Carabinieri, rivolte a 360 gradi, in quanto queste costosissime autovetture sono molto ricercate sul mercato estero, dove esiste un vero e proprio mercato di vendita parallelo.
Ma le Forze dell'ordine non sono state a guardare ed in particolare, questa volta i Carabinieri della Compagnia di Andria. Nonostante i nuovi sistemi antifurto cerchino in tutti i modi di contrastare il fenomeno, il mercato, sia delle vetture rubate, sia delle varie parti smontate e rivendute, è sempre fiorente per i malavitosi. Da qui l'esigenza dei Carabinieri di Andria di costituire una vera e propria "cellula investigativa", concentrata nell'analisi dei disparati "modus operandi" messi in atto dai malviventi, al fine di realizzare e mettere in pratica le più adeguate strategie di contrasto.
In tale contesto, domenica sera, 19 gennaio, i militari della Compagnia di Andria, hanno arrestato due persone, tutte pregiudicate, originarie di Andria, per il reato di riciclaggio e furto aggravato.
In particolare, nella contrada Sgarantiello, hanno individuato e bloccato i due pregiudicati mentre, favoriti dall'oscurità, erano intenti a smembrare una Porsche Macan di notevole valore commerciale, asportato un'ora prima in pieno centro cittadino. L'area è stata circoscritta e setacciata dai militari che hanno rinvenuto anche l'autovettura in loro uso, una Volvo V40, priva di targhe, all'interno della quale era occultato materiale utilizzato per il furto di auto, arnesi da scasso, due targhe di nazionalità tedesca ed un dispositivo per inibire sia le comunicazioni radio delle Forze dell'Ordine che i localizzatori GPS.
I due arrestati, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Trani con l'accusa di furto aggravato e riciclaggio in concorso. Il prestigioso automezzo è stato subito restituito al proprietario, che ormai aveva perso le speranze di rivederlo. Indagini in corso da parte dei Carabinieri, rivolte a 360 gradi, in quanto queste costosissime autovetture sono molto ricercate sul mercato estero, dove esiste un vero e proprio mercato di vendita parallelo.