Vita di città
L'insidia delle buche stradali sulle viabilità cittadina
Nella zona PIP non si contano più i fossi sulle carreggiate come per via Marco Nemesiano, ma anche in città come per via Seneca
Andria - lunedì 6 dicembre 2021
Ci mancavano le piogge degli ultimi giorni ad aggravare lo stato disastroso in cui versano molte strade di Andria, a causa dell'asfalto che si sbricciola letteralmente al passaggio dei veicoli. Le buche stradali sono purtroppo una costante per la rete viaria cittadina, rappresentando dei pericoli reali e particolarmente diffusi: non si contano, purtroppo gli incidenti causati da questi fossi, ad automobilisti, motociclisti ed anche ai pedoni, quando hanno la sfortuna di mettere un piede in fallo.
Una buca profonda o dai bordi acuminati può ad esempio danneggiare irrimediabilmente i pneumatici, guastare i cerchioni e rompere le sospensioni. Ancora peggio, può provocare sbandamenti che causano incidenti con altre vetture, oppure la caduta di chi va in modo o semplicemente a piedi.
La zona PIP ad esempio, con le traverse parallele o perpendicolari a via Trani e via Barletta, è purtroppo l'esempio concreto di questa situazione disastrosa: ne sanno qualcosa non solo i residenti e gli esercenti le attività artigianali ma anche i tanti visitatori che si recano per compiere commissioni: via Ospedaletto, o via Marco Nemesiamo, come anche via Aulo Gellio ma gli esempi potrebbero continuare, sono disseminate di buche, alcune profonde altre diventate delle vere e proprie trincee, dove chi ha la sfortuna di finirci con l'autovettura rischia seriamente di rimanerci dentro, con la vetture in panne.
Ma la situazione, nelle vie a ridosso di questa zona, oltrepassando viale Virgilio e viale Orazio non è del resto diversa: via Seneca, ad esempio come anche via Plinio sono anch'esse divenute percorsi ad ostacoli, che specie quando è buio o la strada è coperta d'acqua, nascondono delle buche che si dimostrano pericolose insidie per gli automobilisti.
La speranza che al più presto il Comune, con i soldi ricevuti dalla Regione per il rifacimento delle strade cittadine, vari un piano di interventi straordinario per riportare la situazione ad una condizione di relativa normalità, soprattutto con interventi di ripristino del manto stradale celere e costante
Una buca profonda o dai bordi acuminati può ad esempio danneggiare irrimediabilmente i pneumatici, guastare i cerchioni e rompere le sospensioni. Ancora peggio, può provocare sbandamenti che causano incidenti con altre vetture, oppure la caduta di chi va in modo o semplicemente a piedi.
La zona PIP ad esempio, con le traverse parallele o perpendicolari a via Trani e via Barletta, è purtroppo l'esempio concreto di questa situazione disastrosa: ne sanno qualcosa non solo i residenti e gli esercenti le attività artigianali ma anche i tanti visitatori che si recano per compiere commissioni: via Ospedaletto, o via Marco Nemesiamo, come anche via Aulo Gellio ma gli esempi potrebbero continuare, sono disseminate di buche, alcune profonde altre diventate delle vere e proprie trincee, dove chi ha la sfortuna di finirci con l'autovettura rischia seriamente di rimanerci dentro, con la vetture in panne.
Ma la situazione, nelle vie a ridosso di questa zona, oltrepassando viale Virgilio e viale Orazio non è del resto diversa: via Seneca, ad esempio come anche via Plinio sono anch'esse divenute percorsi ad ostacoli, che specie quando è buio o la strada è coperta d'acqua, nascondono delle buche che si dimostrano pericolose insidie per gli automobilisti.
La speranza che al più presto il Comune, con i soldi ricevuti dalla Regione per il rifacimento delle strade cittadine, vari un piano di interventi straordinario per riportare la situazione ad una condizione di relativa normalità, soprattutto con interventi di ripristino del manto stradale celere e costante