Gianluca Pesce sul cammino per Santiago di Compostela
Gianluca Pesce sul cammino per Santiago di Compostela
Cronaca

L'esperienza dell'andriese Gianluca Pesce sulla via di Santiago di Compostela

Il 26enne in viaggio per 51 giorni e 1200 km a piedi

Ben 1200 chilometri percorsi per un totale di 51 giorni di viaggio, da Tolosa a Santiago di Compostela, passando per Lourdes, tutti rigorosamente fatti a piedi. E' il tragitto che Gianluca Pesce, andriese 26enne ormai da sei anni stabilitosi all'estero, ha compiuto nelle settimane scorse, raccogliendo una esperienza umana e spirituale particolarmente significativa e fuori dal comune.

Ma andiamo con ordine. Incontriamo Gianluca per puro caso qui ad Andria. Dalla sua città natale manca ormai da circa sei anni, dopo aver lasciato papà Nicola, mamma Nunzia, la sorella Francesca ed il fratello più piccolo Davide. Prima un'esperienza di due anni in Australia, poi in Asia ed infine la Francia, nelle città di Parigi e quindi a Tolosa. Cameriere, aiuto cuoco e cuoco sono le attività per le quali Gianluca si è impegnato in questi anni.

A Parigi Gianluca lavorava nei pressi della torre di San Jacques uno dei monumenti in stile gotico più belli rimasti nella capitale di Francia, dopo che la Rivoluzione aveva cancellato la mirabolante chiesa dedicata all'apostolo di Gesù. Una costruzione tanto maestosa quanto ricca di fascino, tanto da meritare l'attenzione di Gianluca, ed in particolare a quella dedicazione.

Ed arriva la sera di quel terribile 13 novembre 2015. Gianluca sta lavorando vicino al teatro Bataclan. La strage di quella maledetta serata, la fortunosa esperienza vissuta, portano Gianluca a porsi degli interrogativi. I giorni che seguono sono quelli che restano impressi nella mente. La Ville Lumière deserta, la gente chiusa in casa ed i locali desolatamente vuoti, la città in stato d'assedio ed i familiari e gli amici a telefonargli per chiedere sue notizie.

Per oltre due settimane Parigi diventa un luogo spettrale, lontano mille miglia dalla vitale frenesia per cui è famosa in tutto il mondo. Decide quindi di andare a Tolosa e qui lavora in un locale per circa 3 mesi. Vicino a Tolosa c'è la città di Arles dove si trova una delle strade che portano a Santiago de Compostela, ovvero la via Tolosana. Gianluca, entrando nella Cattedrale decide all'improvviso di sapere di più su questa esperienza, sul cammino che porta alla città spagnola di Santiago di Compostela, dove la storia cristiana vuole che siano custodite le ossa di San Giacomo maggiore, discepolo di Gesù Cristo. Acquista il "Passaporto del Pellegrino" ed una mappa del tragitto. Decide di portare con sé solo una bussola e di seguire sempre l'ovest che lo porterà verso quello che un tempo era chiamato Finisterre.

Un tragitto che lo condurrà di villaggio in villaggio, attraversando prima la Francia e poi la Spagna, verso il cammino del nord, in direzione dei paesi baschi francesi e poi di quelli spagnoli, cercando rifugio la sera negli ostelli dei pellegrini dopo aver macinato dai 40 ai 45 chilometri per tappa. Il bastone del pellegrino gli servirà per scacciare i numerosi cani randagi che troverà lungo il suo cammino, particolarmente suggestivo perché punta prima per quindici giorni verso la costa e poi in direzione delle foreste della Galizia. Unica "puntatina" fuori percorso è il Santuario di Lourdes.

Un cammino lungo, pieno di tanti aspetti, alcuni belli altri più faticosi e più difficili da affrontare per l'asperità del terreno ed il tempo non sempre clemente. Lungo la strada pochi pellegrini, anche perché non è il periodo più favorevole per il pellegrinaggio verso Santiago. Pochi gli italiani incontrati. Molti gli americani, coreani e tedeschi, forse non un semplice caso se tra queste persone trova una ragazza teutonica che a cui si lega per il resto del viaggio.

Arrivo a Santiago il 7 ottobre. Una intera giornata nella città di San Giacono ad ammirare quel posto così ricco di fede tanto da essere annoverato come uno dei tre pellegrinaggi fondamentali dei cristiani, dopo Gerusalemme e Roma. Ma a Santiago oltre ad esserci cristiani di molte professioni, quali anglicani e protestanti, ci sono anche tante persone di fedi diverse dai musulmani ai buddisti. San Giacomo ed i sui percorsi richiamano ogni anno migliaia e migliaia di persone da tutto il mondo, cammini da essere stati riconosciuti dall'UNESCO "Patrimonio dell'Umanità".

Gianluca è ritornato per qualche giorno ad Andria ma è già pronto per ripartire all'estero e tornare a lavorare, perchè qui ad Andria non c'è lavoro. Il cammino per Santiago di Compostela, la via Tolosana lo hanno arricchito enormemente. L'esperienza maturata, le emozioni raccolte e le amicizie fatte sono sicuramente qualcosa che mai nessuno potrà mai farle dimenticare. Gianluca oggi sa di essere più forte, sa di avere una fede che non rientra negli schemi convenzionali. Oggi più che mai è certo che in qualsiasi posto andrà qualcosa che è dentro di lui non lo abbandonerà mai.
Gianluca Pesce sul cammino per Santiago di CompostelaGianluca Pesce sul cammino per Santiago di CompostelaGianluca Pesce sul cammino per Santiago di CompostelaGianluca Pesce sul cammino per Santiago di CompostelaGianluca Pesce sul cammino per Santiago di CompostelaLe tappe del cammino verso Santiago di CompostelaLe tappe del cammino verso Santiago di Compostela
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