Attualità
L'attualissima esortazione di Papa Francesco "Laudate Deum" al centro di un incontro ad Andria
Appuntamento mercoledì 13 dicembre, alle ore 18,30 presso la chiesa di Sant' Anna, in via Flavio Giugno n.19
Andria - martedì 12 dicembre 2023
6.04
Mercoledì 13 dicembre, dalle ore 18.30, presso l'auditorium della Chiesa di Sant'Anna, ad Andria, in via Flavio Giugno 19, in un incontro organizzato da Peppino Pirro e Sabino Zinni, a disquisire sulla "Laudate Deum" saranno:
- Beppe Vacca, già docente di Storia delle dottrine politiche all'Università di Bari, già deputato del PCI, già direttore dell'Istituto Gramsci;
- Antonio Del Giudice, già redattore capo di Repubblica, già vice dir. dell'Ora di Palermo, già vice dir. della Gazzetta di Mantova, già direttore de Il Centro di Pescara;
- Andrea Pugliese, ingegnere ed esperto di politiche ambientali;
- Miky Di Corato, scrittore e giornalista del periodico on line Odysseo.
L'attualissima esortazione apostolica "Laudate Deum" del Santo Padre Francesco a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica sarà quindi al centro di questo evento, che a causa della tragica concomitanza della morte di Enza Angrisano, slittò dal previsto incontro di mercoledì 29 novembre.
"Lodate Dio per tutte le sue creature". Questo è stato l'invito che San Francesco d'Assisi ha fatto con la sua vita, i suoi canti, i suoi gesti. In tal modo ha ripreso la proposta dei salmi della Bibbia e ha ripresentato la sensibilità di Gesù verso le creature del Padre suo: «Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro» (Mt 6,28-29). «Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio» (Lc 12,6). Come non ammirare questa tenerezza di Gesù per tutti coloro che ci accompagnano nel nostro cammino?
Scrive il Santo Padre: "Sono passati ormai otto anni dalla pubblicazione della Lettera enciclica Laudato si', quando ho voluto condividere con tutti voi, sorelle e fratelli del nostro pianeta sofferente, le mie accorate preoccupazioni per la cura della nostra casa comune. Ma, con il passare del tempo, mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura. Al di là di questa possibilità, non c'è dubbio che l'impatto del cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di molte persone e famiglie. Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti.
Si tratta di un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana. I vescovi degli Stati Uniti hanno espresso molto bene il senso sociale della nostra preoccupazione per il cambiamento climatico, che va oltre un approccio meramente ecologico, perché «la nostra cura per l'altro e la nostra cura per la terra sono intimamente legate. Il cambiamento climatico è una delle principali sfide che la società e la comunità globale devono affrontare. Gli effetti del cambiamento climatico sono subiti dalle persone più vulnerabili, sia in patria che nel mondo» (Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, Global Climate Change Background, 2019). Con poche parole lo hanno detto anche i vescovi presenti al Sinodo per l'Amazzonia: «Gli attacchi alla natura hanno conseguenze sulla vita dei popoli» Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Pan-Amazzonica, Documento finale, ottobre 2019, 10: AAS 111 (2019), 1744. E per esprimere con forza che non si tratta più di una questione secondaria o ideologica, ma di un dramma che ci danneggia tutti, i vescovi africani hanno dichiarato che il cambiamento climatico evidenzia «un esempio scioccante di peccato strutturale» Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (Sceam), African Climate Dialogues Communiqué, Nairobi, 17 ottobre 2022.
- Beppe Vacca, già docente di Storia delle dottrine politiche all'Università di Bari, già deputato del PCI, già direttore dell'Istituto Gramsci;
- Antonio Del Giudice, già redattore capo di Repubblica, già vice dir. dell'Ora di Palermo, già vice dir. della Gazzetta di Mantova, già direttore de Il Centro di Pescara;
- Andrea Pugliese, ingegnere ed esperto di politiche ambientali;
- Miky Di Corato, scrittore e giornalista del periodico on line Odysseo.
L'attualissima esortazione apostolica "Laudate Deum" del Santo Padre Francesco a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica sarà quindi al centro di questo evento, che a causa della tragica concomitanza della morte di Enza Angrisano, slittò dal previsto incontro di mercoledì 29 novembre.
"Lodate Dio per tutte le sue creature". Questo è stato l'invito che San Francesco d'Assisi ha fatto con la sua vita, i suoi canti, i suoi gesti. In tal modo ha ripreso la proposta dei salmi della Bibbia e ha ripresentato la sensibilità di Gesù verso le creature del Padre suo: «Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro» (Mt 6,28-29). «Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio» (Lc 12,6). Come non ammirare questa tenerezza di Gesù per tutti coloro che ci accompagnano nel nostro cammino?
Scrive il Santo Padre: "Sono passati ormai otto anni dalla pubblicazione della Lettera enciclica Laudato si', quando ho voluto condividere con tutti voi, sorelle e fratelli del nostro pianeta sofferente, le mie accorate preoccupazioni per la cura della nostra casa comune. Ma, con il passare del tempo, mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura. Al di là di questa possibilità, non c'è dubbio che l'impatto del cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di molte persone e famiglie. Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti.
Si tratta di un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana. I vescovi degli Stati Uniti hanno espresso molto bene il senso sociale della nostra preoccupazione per il cambiamento climatico, che va oltre un approccio meramente ecologico, perché «la nostra cura per l'altro e la nostra cura per la terra sono intimamente legate. Il cambiamento climatico è una delle principali sfide che la società e la comunità globale devono affrontare. Gli effetti del cambiamento climatico sono subiti dalle persone più vulnerabili, sia in patria che nel mondo» (Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, Global Climate Change Background, 2019). Con poche parole lo hanno detto anche i vescovi presenti al Sinodo per l'Amazzonia: «Gli attacchi alla natura hanno conseguenze sulla vita dei popoli» Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Pan-Amazzonica, Documento finale, ottobre 2019, 10: AAS 111 (2019), 1744. E per esprimere con forza che non si tratta più di una questione secondaria o ideologica, ma di un dramma che ci danneggia tutti, i vescovi africani hanno dichiarato che il cambiamento climatico evidenzia «un esempio scioccante di peccato strutturale» Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (Sceam), African Climate Dialogues Communiqué, Nairobi, 17 ottobre 2022.