Dispositivi di protezione sanitaria abbandonati per strada
Dispositivi di protezione sanitaria abbandonati per strada
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L'associazione "Fareambiente" lancia l'allarme: numerosi dispositivi di protezione abbandonati per strada

Il Laboratorio verde cittadino: "Intensificare gli interventi di pulizia e igienizzazione di strade, piazze e aree pubbliche"

«Con il via libera del 4 maggio u.s. anche se condizionato ancora al mantenimento delle restrizioni del DPCM che, di fatto, salvo l'eccezione per chi deve raggiungere i propri "congiunti" non consente uscite non giustificate, stiamo assistendo alla ripresa di comportamenti scorretti da parte di cittadini che, a quanto sembra, dell'emergenza Coronavirus hanno capito ben poco. E' bastato poco - scrive in una nota Benedetto Miscioscia, Presidente provinciale del Laboratorio verde "Fare Ambiente" - per assistere ad un preoccupante fenomeno: l'abbandono per strada dei dispositivi di protezione sanitaria dall'infezione come guanti monouso e mascherine. Insomma dall'emergenza contagio del virus per contatto diretto a quello del rischio infezione per contatto indiretto il passo è breve con le prevedibili implicazioni per chi porta a passeggio i nostri amici a quattro zampe e per gli stessi animali.

Per queste ragioni si ritiene che vadano intensificati gli interventi di pulizia e igienizzazione di strade, piazze e aree pubbliche cercando di usare tecniche e prodotti compatibili che non possano nuocere alla popolazione agli animali e all'ambiente. Ma è del tutto evidente che vengano adottate anche misure di sensibilizzazione nei confronti di quei cittadini che, sconsideratamente e incivilmente, pensano di sbarazzarsi di un problema creando inconsapevolmente e pericolosamente un problema di sicurezza igienico-sanitario nei confronti degli altri oltre che di un preoccupante impatto ambientale. Campagne mirate, magari accompagnate dalla dislocazione di appositi contenitori debitamente segnalati potrebbero essere utili.

Inoltre si rende opportuno segnalare la necessità di intervenire nelle aree a verde come la nostra villa comunale nonostante sia interdetta ed in particolare nella pineta retrostante lo stadio comunale che non è un bel vedere a causa della presenza di rifiuti che andrebbero rimossi costantemente, al di là del comportamento dei soliti incivili, per la ragione che diversi cittadini la frequentano per svolgere le loro attività fisiche. Una situazione che riguarda anche altre zone della città come quella nei pressi della piazzetta di via Sofia e lungo il percorso che conduce al sottopasso pedonale di via Bisceglie, in cui assistiamo a cestini porta rifiuti stradali colmi di rifiuti oltre al solito mal costume di alcuni cittadini che dimostrano ancora scarso senso civico e poca attenzione al decoro urbano quando accompagnando i propri cani non si preoccupano di rimuovere le deiezioni dei propri animali.

Per queste ragioni, stante la ripresa delle normali attività di vita cittadina, segnaliamo la necessità che vengano programmati degli interventi di maggiore controllo, necessari per la rimozione di tali deprecabili situazioni che generano problemi di natura igienico sanitaria oltre all'esecuzione di interventi di derattizzazione atteso il proliferare di colonie di ratti che in questo particolare periodo emergenziale sono state poco disturbate dalla presenza dell'uomo. a tale attenzione. I volontari e le Guardie del Laboratorio verde di Fareambiente, associazione regolarmente iscritta nell'albo delle associazioni del Comune di Andria e della Regione Puglia, sono disponibili a collaborare con competenza e professionalità».
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