Vita di città
L'assessore Di Leo risponde a Generazione Catuma: «Leggere le carte prima di esporsi»
Nota di risposta anche dal gruppo consiliare del PD: «I fatti ci sono, tutti i giovani dovrebbero difenderli nel loro interesse»
Andria - giovedì 13 gennaio 2022
17.27
«Sono sempre stata disponibile a rispondere a tutti, indistintamente dal colore politico, e lo sarò sempre. È il ruolo di un amministratore: dare risposte a tutti i cittadini. Risposte in termini di azioni, di ascolto e anche alle critiche pretestuose. E non mi sottrarrò nemmeno stavolta». L'assessore al Futuro, Viviana Di Leo, risponde alla nota di Generazione Catuma che ha chiesto chiarimenti sulla spesa per il Festival dei Giovani svoltasi lo scorso dicembre.
«Innanzitutto vorrei suggerire ai giovani di Generazione Catuma di studiare e leggere le carte prima di esporsi. Sarebbe bastata una lettura più approfondita per non incorrere nelle scorrettezze che hanno dichiarato. Parlare per partito preso non sviluppa il vostro senso critico, ma vi rende schiavi di preconcetti e pregiudizi. Comprendo la dialettica politica, ma bisogna confrontarsi e scontrarsi su fatti concreti, no su cose lette a metà. L'accusa che mi rivolgono i giovani di Generazione Catuma è di aver "sprecato" 13 mila euro per il Festival, guarda un po', dei Giovani. Che è un po' come dire "no, grazie, non vogliamo l'attenzione che meritiamo". Ma accolgo la loro sollecitazione a dare spiegazioni.
Come qualcuno di loro ha sostenuto in altre dichiarazioni "non basta nominare un assessore alle politiche giovanili". Sono pienamente d'accordo. Non basta, perché si rischia che il tema dei giovani diventi una bandiera da sventolare all'occorrenza. Questa amministrazione, invece, è andata non solo nella direzione di istituire un assessorato ad hoc (non presente nella precedente amministrazione), ma anche di riservare delle risorse economiche proprio per le politiche giovanili. È una scelta politica. Condivisibile o meno, ma che dà il senso dell'attenzione che si sta cercando di dare proprio ai giovani. Le risorse investite in questo progetto, dunque, erano specifiche per le politiche giovanili (non si potevano usare per le strade, per intenderci) e se non fossero state spese, sarebbero andate perse. Credo che in quel caso si sarebbe persa un'occasione.
A metà Dicembre abbiamo lanciato un'anteprima del Festival dei giovani, proprio per "inaugurare" questa prima e sicuramente non ultima edizione. Quindi no, il festival non si è ancora tenuto ed è slittato a causa dell'aumento dei contagi che stiamo vivendo e affrontando in questi giorni. Scelta fatta per senso di responsabilità, ma anche per garantirne la massima partecipazione. Non mi rammaricano le critiche e le lecite richieste di chiarimento, mi dispiace solo che provengano da quegli stessi giovani che chiedono "idee e visione", ma che poi contestano senza elementi e adducendo falsità. Ma ce ne faremo una ragione ed andremo avanti».
Alla nota di Generazione Catuma ha risposto anche il gruppo consiliare del Partito Democratico: «Apprendiamo da un comunicato stampa di alcune critiche sollevate da "Generazione Catuma" nei confronti dell'assessore Viviana Di Leo. Critiche pretestuose, che entrano in conflitto con le loro stesse dichiarazioni. Se l'accusa è di non avere idee per i giovani, ci spieghino perché poi chiedono chiarimenti proprio su un'idea di questo assessorato e di questa amministrazione: l'istituzione di un festival dei giovani. Un festival voluto fortemente dall'Assessorato e dal Sindaco, proprio per dare centralità ai giovani nella programmazione culturale della città. Perché non basta riaprire l'Officina San Domenico per ricreare quel fermento giovanile che si era perso. La riapertura dell'officina San Domenico è stata solo l'inizio, il progetto è partito, è attivo è ha ridato dignità ad un luogo che era stato dimenticato ed abbandonato dall'amministrazione precedente.
Bisogna restituire ai giovani di questa città tutti gli spazi possibili per renderli protagonisti. E il festival dei giovani è uno di questi. La scelta del Sindaco di affidare la delega alle politiche giovanili all'assessora Di Leo, una delega inesistente negli anni precedenti, è un chiaro indirizzo politico: ridare centralità e ascolto alla componente giovanile di questa città. Ma anche in questo caso, non basta. Non basta istituire un assessorato ad hoc, bisogna anche trovare le risorse. Risorse che il gruppo di maggioranza, PD, Futura, ABC e AndriaLab hanno voluto ed ottenuto con un emendamento specifico proposto in Consiglio Comunale, proprio per garantire che alle idee seguissero i fatti. E i fatti ci sono stati. E ci saranno. E i giovani, tutti i giovani, dovrebbero difenderli nel loro interesse».
«Innanzitutto vorrei suggerire ai giovani di Generazione Catuma di studiare e leggere le carte prima di esporsi. Sarebbe bastata una lettura più approfondita per non incorrere nelle scorrettezze che hanno dichiarato. Parlare per partito preso non sviluppa il vostro senso critico, ma vi rende schiavi di preconcetti e pregiudizi. Comprendo la dialettica politica, ma bisogna confrontarsi e scontrarsi su fatti concreti, no su cose lette a metà. L'accusa che mi rivolgono i giovani di Generazione Catuma è di aver "sprecato" 13 mila euro per il Festival, guarda un po', dei Giovani. Che è un po' come dire "no, grazie, non vogliamo l'attenzione che meritiamo". Ma accolgo la loro sollecitazione a dare spiegazioni.
Come qualcuno di loro ha sostenuto in altre dichiarazioni "non basta nominare un assessore alle politiche giovanili". Sono pienamente d'accordo. Non basta, perché si rischia che il tema dei giovani diventi una bandiera da sventolare all'occorrenza. Questa amministrazione, invece, è andata non solo nella direzione di istituire un assessorato ad hoc (non presente nella precedente amministrazione), ma anche di riservare delle risorse economiche proprio per le politiche giovanili. È una scelta politica. Condivisibile o meno, ma che dà il senso dell'attenzione che si sta cercando di dare proprio ai giovani. Le risorse investite in questo progetto, dunque, erano specifiche per le politiche giovanili (non si potevano usare per le strade, per intenderci) e se non fossero state spese, sarebbero andate perse. Credo che in quel caso si sarebbe persa un'occasione.
A metà Dicembre abbiamo lanciato un'anteprima del Festival dei giovani, proprio per "inaugurare" questa prima e sicuramente non ultima edizione. Quindi no, il festival non si è ancora tenuto ed è slittato a causa dell'aumento dei contagi che stiamo vivendo e affrontando in questi giorni. Scelta fatta per senso di responsabilità, ma anche per garantirne la massima partecipazione. Non mi rammaricano le critiche e le lecite richieste di chiarimento, mi dispiace solo che provengano da quegli stessi giovani che chiedono "idee e visione", ma che poi contestano senza elementi e adducendo falsità. Ma ce ne faremo una ragione ed andremo avanti».
Alla nota di Generazione Catuma ha risposto anche il gruppo consiliare del Partito Democratico: «Apprendiamo da un comunicato stampa di alcune critiche sollevate da "Generazione Catuma" nei confronti dell'assessore Viviana Di Leo. Critiche pretestuose, che entrano in conflitto con le loro stesse dichiarazioni. Se l'accusa è di non avere idee per i giovani, ci spieghino perché poi chiedono chiarimenti proprio su un'idea di questo assessorato e di questa amministrazione: l'istituzione di un festival dei giovani. Un festival voluto fortemente dall'Assessorato e dal Sindaco, proprio per dare centralità ai giovani nella programmazione culturale della città. Perché non basta riaprire l'Officina San Domenico per ricreare quel fermento giovanile che si era perso. La riapertura dell'officina San Domenico è stata solo l'inizio, il progetto è partito, è attivo è ha ridato dignità ad un luogo che era stato dimenticato ed abbandonato dall'amministrazione precedente.
Bisogna restituire ai giovani di questa città tutti gli spazi possibili per renderli protagonisti. E il festival dei giovani è uno di questi. La scelta del Sindaco di affidare la delega alle politiche giovanili all'assessora Di Leo, una delega inesistente negli anni precedenti, è un chiaro indirizzo politico: ridare centralità e ascolto alla componente giovanile di questa città. Ma anche in questo caso, non basta. Non basta istituire un assessorato ad hoc, bisogna anche trovare le risorse. Risorse che il gruppo di maggioranza, PD, Futura, ABC e AndriaLab hanno voluto ed ottenuto con un emendamento specifico proposto in Consiglio Comunale, proprio per garantire che alle idee seguissero i fatti. E i fatti ci sono stati. E ci saranno. E i giovani, tutti i giovani, dovrebbero difenderli nel loro interesse».