Eventi e cultura
"L'Arte nei riti funebri": al Museo Diocesano una mostra dedicata al culto dei defunti
Esposizione aperta a partire da oggi fino al 30 novembre
Andria - sabato 2 novembre 2019
05.00
A partire da sabato 2 novembre 2019, in occasione del mese dedicato alla Commemorazione di tutti i fedeli defunti, presso il Museo Diocesano "San Riccardo" di Andria partirà la mostra intitolata "L'Arte nei riti funebri della Diocesi di Andria tra '800 e '900", realizzata in collaborazione con la Biblioteca Diocesana "San Tommaso d'Aquino". L'esposizione, aperta fino al 30 novembre, sarà visitabile gratuitamente durante i giorni e gli orari di apertura del Museo, ovvero dal lunedì al sabato, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00. In particolare, nelle domeniche del 3, 10, 17, 24 novembre, il Museo sarà aperto dalle 9.30 alle 12.30, quindi la mostra sarà visitabile anche in questi giorni e orari supplementari.
Le celebrazioni e i riti dedicati al culto dei cari defunti rappresentano ancora, a distanza di secoli, un forte momento religioso e collettivo per la nostra comunità. Infatti, sono tante le testimonianze del passato che ci fanno ben intendere come tale momento avesse un'importanza grandissima, non solo formalmente ma anche emotivamente nella vita spirituale e culturale degli andriesi. In modo particolare, a tal proposito, va certamente ricordato il ruolo importante delle Confraternite nell'ambito della cura dei riti funebri. Ognuna di esse, munite di propri Statuti e regole, operava nella fede e nella carità con zelo e rigore tali da marcare profondamente la vita della nostra comunità, ieri come oggi.
Tale importanza, com'è noto, affonda le sue radici in quel complesso terreno filosofico e religioso che ha provato a decifrare la morte come fenomeno assolutamente inevitabile. In realtà, l'uomo guarda alla morte non come a un evento normale, ma come a un accadimento irrazionale e assurdo, di cui il pensiero ricerca, fuori dell'ordine naturale, le ragioni segrete. Non a caso il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer affermava che «la morte è il genio ispiratore della filosofia» e che «tutte le religioni e tutte le filosofie sono un contravveleno alla certezza della morte» (Die Welt als Wille und Vorstellung, Leipzig 1819, I, 1. IV, § 54; II, cap. 41). Alle sorgenti della tradizione giudaico-cristiana invece, il racconto di Genesi 3, 19 (Cfr. Rm 5, 12, 17, 21; 6, 23; 1 Cor 15, 21; Gc 1, 15) presenta la morte come castigo della prima colpa; il promesso redentore, che espierà la colpa morendo, «vincerà» anche la morte, risorgendo; il motivo della morte è per tal modo al centro del problema soteriologico ed escatologico, e costituisce il fulcro della riflessione religiosa e metafisica del pensiero cristiano.
La mostra "L'Arte nei riti funebri della Diocesi di Andria tra '800 e '900" s'inserisce pressappoco in questo contesto o dimensione. «Si vuole con essa, dunque, – commenta don Giannicola Agresti Direttore del Museo e curatore della Mostra – rintracciare e ricomporre attraverso alcune testimonianze artistiche e documentarie, quegli elementi fortemente evocativi e simbolici elaborati dall'uomo – e più in particolare dalla nostra comunità diocesana – in relazione ai riti e ai culti funebri del passato. Un passato che emerge con forza e bellezza dalle testimonianze che sarà possibile visionare durante la mostra ma anche, per chi lo vorrà, dalle opere stesse custodite nel Museo. Sarà possibile, infatti, visionare, ad esempio, alcune antiche coltri funebri in velluto e oro e alcuni significativi documenti relativi alla vita delle Confraternite locali, risalenti al '700, '800 e '900».
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a museodiocesano@diocesiandria.org, chiamare i numeri 334 8232350 e 0883 593382 o consultare la pagina Facebook Museo Diocesano "San Riccardo" Andria e profilo Instagram @museodiocesanoandria.
Le celebrazioni e i riti dedicati al culto dei cari defunti rappresentano ancora, a distanza di secoli, un forte momento religioso e collettivo per la nostra comunità. Infatti, sono tante le testimonianze del passato che ci fanno ben intendere come tale momento avesse un'importanza grandissima, non solo formalmente ma anche emotivamente nella vita spirituale e culturale degli andriesi. In modo particolare, a tal proposito, va certamente ricordato il ruolo importante delle Confraternite nell'ambito della cura dei riti funebri. Ognuna di esse, munite di propri Statuti e regole, operava nella fede e nella carità con zelo e rigore tali da marcare profondamente la vita della nostra comunità, ieri come oggi.
Tale importanza, com'è noto, affonda le sue radici in quel complesso terreno filosofico e religioso che ha provato a decifrare la morte come fenomeno assolutamente inevitabile. In realtà, l'uomo guarda alla morte non come a un evento normale, ma come a un accadimento irrazionale e assurdo, di cui il pensiero ricerca, fuori dell'ordine naturale, le ragioni segrete. Non a caso il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer affermava che «la morte è il genio ispiratore della filosofia» e che «tutte le religioni e tutte le filosofie sono un contravveleno alla certezza della morte» (Die Welt als Wille und Vorstellung, Leipzig 1819, I, 1. IV, § 54; II, cap. 41). Alle sorgenti della tradizione giudaico-cristiana invece, il racconto di Genesi 3, 19 (Cfr. Rm 5, 12, 17, 21; 6, 23; 1 Cor 15, 21; Gc 1, 15) presenta la morte come castigo della prima colpa; il promesso redentore, che espierà la colpa morendo, «vincerà» anche la morte, risorgendo; il motivo della morte è per tal modo al centro del problema soteriologico ed escatologico, e costituisce il fulcro della riflessione religiosa e metafisica del pensiero cristiano.
La mostra "L'Arte nei riti funebri della Diocesi di Andria tra '800 e '900" s'inserisce pressappoco in questo contesto o dimensione. «Si vuole con essa, dunque, – commenta don Giannicola Agresti Direttore del Museo e curatore della Mostra – rintracciare e ricomporre attraverso alcune testimonianze artistiche e documentarie, quegli elementi fortemente evocativi e simbolici elaborati dall'uomo – e più in particolare dalla nostra comunità diocesana – in relazione ai riti e ai culti funebri del passato. Un passato che emerge con forza e bellezza dalle testimonianze che sarà possibile visionare durante la mostra ma anche, per chi lo vorrà, dalle opere stesse custodite nel Museo. Sarà possibile, infatti, visionare, ad esempio, alcune antiche coltri funebri in velluto e oro e alcuni significativi documenti relativi alla vita delle Confraternite locali, risalenti al '700, '800 e '900».
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a museodiocesano@diocesiandria.org, chiamare i numeri 334 8232350 e 0883 593382 o consultare la pagina Facebook Museo Diocesano "San Riccardo" Andria e profilo Instagram @museodiocesanoandria.