Associazioni
L'appello di Onda d'Urto: «Bonifica dell’amianto subito»
Il presidente Antonio Tragno: «Parliamo di prevenzione e di Profilo di salute ma non ci ascoltano»
Andria - venerdì 2 novembre 2018
7.40
«Sono giornate ventose, queste. Nei vortici di aria che sconquassano gli alberi, i cartelloni pubblicitari, le antenne e tutto quanto possa vibrare non dobbiamo dimenticare le fibre di amianto. Cosa c'entrano? C'entrano, eccome. Le lastre di eternit che sono ancora oggi tra le case dei cittadini andriesi, specialmente le lastre frammentate e mal tenute, liberano fibrille di amianto che, una volta inalate da ignari cittadini, provocano un cancro temibilissimo chiamato mesotelioma e carcinoma polmonare». A lanciare l'allarme in merito a una questione molto delicata per la salute dei cittadini andriesi è il presidente dell'onlus "Onda d'Urto uniti contro il cancro", Antonio Tragno
«Parliamo di prevenzione e non ci ascoltano. Diciamo che serve il Profilo di salute della città e non ci rispondono. Diciamo che Andria è una città malata perché sono sempre più numerosi i cittadini giovani che si ammalano per cause evitabili e ci dicono che Andria non è una città malata. Non ci resta altro che denunciare e sperare che qualcuno faccia qualcosa. Noi continueremo nel nostro Progetto di ricerca sulle cause del cancro dei bambini ma, per favore, fate la bonifica dell'amianto che ora, in questo momento, sta mettendo a rischio giovani vite innocenti. Per favore.
«Oggi, attraverso la segnalazione di cittadini residenti in un quartiere di Andria abbiamo appreso che segnalazioni fatte ad aprile non hanno avuto alcun seguito nonostante la presenza di un capannone industriale con tettoia in amianto, non solo, in queste giornate ventilate dei residenti hanno trovato sui propri balconi pezzi di tetto e tante pietre sgretolate, diverse sono le foto segnaletiche di amianto abbandonato nelle nostra campagne e infine ci segnalano un'ipotetica presenza di lastre di amianto presso un luogo pubblico, il tempo di verificare, ma questa volta procederemo con denunce alla Procura, giusto il tempo di verificare le notizie in nostro possesso».
«Parliamo di prevenzione e non ci ascoltano. Diciamo che serve il Profilo di salute della città e non ci rispondono. Diciamo che Andria è una città malata perché sono sempre più numerosi i cittadini giovani che si ammalano per cause evitabili e ci dicono che Andria non è una città malata. Non ci resta altro che denunciare e sperare che qualcuno faccia qualcosa. Noi continueremo nel nostro Progetto di ricerca sulle cause del cancro dei bambini ma, per favore, fate la bonifica dell'amianto che ora, in questo momento, sta mettendo a rischio giovani vite innocenti. Per favore.
«Oggi, attraverso la segnalazione di cittadini residenti in un quartiere di Andria abbiamo appreso che segnalazioni fatte ad aprile non hanno avuto alcun seguito nonostante la presenza di un capannone industriale con tettoia in amianto, non solo, in queste giornate ventilate dei residenti hanno trovato sui propri balconi pezzi di tetto e tante pietre sgretolate, diverse sono le foto segnaletiche di amianto abbandonato nelle nostra campagne e infine ci segnalano un'ipotetica presenza di lastre di amianto presso un luogo pubblico, il tempo di verificare, ma questa volta procederemo con denunce alla Procura, giusto il tempo di verificare le notizie in nostro possesso».