Territorio
L'amore non ferisce: al via la campagna del Centro Antiviolenza Futura
Sono 172 i casi in carico in 11 mesi, De Benedittis: «Invertire la rotta»
Andria - mercoledì 26 novembre 2014
10.51
Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, giornata giusta per far partire una campagna di sensibilizzazione provinciale e giornata corretta per fornire tutti i dati riferiti ad 11 mesi di attività del Centro Antiviolenza Provinciale "Futura". Il servizio di prevenzione e contrasto alla violenza della Provincia Barletta-Andria-Trani, infatti, a poco meno di un anno dall'inizio delle attività, ha deciso di avviare una nuova campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere dal titolo "L'amore non ferisce" con incontri e dibattiti in alcuni dei comuni della provincia per conoscere e approfondire le radici culturali della violenza ed in particolare della violenza sulle donne, violenza che silenziosamente pervade le città.
«Il bilancio è positivo perchè è un servizio in crescita ma altrettanto amaro perché è un fenomeno che emerge con forza - ha detto Antonella De Benedittis, Direttrice del Centro Antivolenza Futura - Abbiamo in undici mesi di attività e cioè da dicembre 2013 preso in carico 172 casi di violenza e questo è un dato molto significativo considerato anche che questo è solo l'iceberg di una situazione che è molto presente in tante realtà familiari e non. Bisogna avviare nella quotidianità un cambio in termini culturali perchè è senza dubbio la cultura che genera violenza. Rifuggirei dai freddi numeri che si possono definire troppo allarmistici e proverei a fare un ragionamento sulla violenza che credo sia un fatto strutturale. E' tra le varie violenze che si sviluppa anche quella sulle donne».
Dall'analisi dei dati forniti durante la conferenza stampa si evince come nel 60% dei casi, le donne vittime di violenza, hanno un'età compresa tra i 31 ed i 50 anni. Stessa percentuale si registra per un titolo di studio medio basso in possesso ed il 58% delle donne risulta esser casalinga o disoccupata. Nel 53% dei casi la violenza è perpetrata dai mariti mentre nel 17% la violenza avviene da ex marito o convivente. Oltre l'84% delle donne rivoltesi al centro hanno figli e vedono la violenza reitarata nel tempo. «La soluzione sta in un nuovo atteggiamento culturale - ha detto ancora Antonella De Benedittis - innanzitutto provando a riflettere sulla disparità dei generi, provando a riflettere ed a modificare le relazioni improntate al dominio dove c'è qualcuno che prova a schiacciare l'altro in diversi contesti dal lavorativo a quello familiare. Invertire la rotta è la sfida futura - ha concluso De Benedittis - ed è una sfida culturale. Bisogna recuperare le relazioni di reciprocità».
L'amore non ferisce parte proprio per sensibilizzare contro la violenza di genere e prevede un ampio e fitto programma di eventi in tutta la BAT proprio a partire la città di Andria, dove al settore socio-sanitario, in un solo anno di attività sono giunti ben 37 casi. «L'amore non ferisce parte dall'assunto che la gran parte dei casi si consuma proprio nell'ambito domestico e nei contesti familiari dove bisognerebbe esser più protetti - ha detto Magda Merafina, Assessore alle Politiche Sociali di Andria - si apre ad Andria dove ci sono dei dati allarmanti ma ci si muoverà in tutta la provincia per sensibilizzare e cercare l'emersione di molti fenomeni ancora nascosti».
«Il bilancio è positivo perchè è un servizio in crescita ma altrettanto amaro perché è un fenomeno che emerge con forza - ha detto Antonella De Benedittis, Direttrice del Centro Antivolenza Futura - Abbiamo in undici mesi di attività e cioè da dicembre 2013 preso in carico 172 casi di violenza e questo è un dato molto significativo considerato anche che questo è solo l'iceberg di una situazione che è molto presente in tante realtà familiari e non. Bisogna avviare nella quotidianità un cambio in termini culturali perchè è senza dubbio la cultura che genera violenza. Rifuggirei dai freddi numeri che si possono definire troppo allarmistici e proverei a fare un ragionamento sulla violenza che credo sia un fatto strutturale. E' tra le varie violenze che si sviluppa anche quella sulle donne».
Dall'analisi dei dati forniti durante la conferenza stampa si evince come nel 60% dei casi, le donne vittime di violenza, hanno un'età compresa tra i 31 ed i 50 anni. Stessa percentuale si registra per un titolo di studio medio basso in possesso ed il 58% delle donne risulta esser casalinga o disoccupata. Nel 53% dei casi la violenza è perpetrata dai mariti mentre nel 17% la violenza avviene da ex marito o convivente. Oltre l'84% delle donne rivoltesi al centro hanno figli e vedono la violenza reitarata nel tempo. «La soluzione sta in un nuovo atteggiamento culturale - ha detto ancora Antonella De Benedittis - innanzitutto provando a riflettere sulla disparità dei generi, provando a riflettere ed a modificare le relazioni improntate al dominio dove c'è qualcuno che prova a schiacciare l'altro in diversi contesti dal lavorativo a quello familiare. Invertire la rotta è la sfida futura - ha concluso De Benedittis - ed è una sfida culturale. Bisogna recuperare le relazioni di reciprocità».
L'amore non ferisce parte proprio per sensibilizzare contro la violenza di genere e prevede un ampio e fitto programma di eventi in tutta la BAT proprio a partire la città di Andria, dove al settore socio-sanitario, in un solo anno di attività sono giunti ben 37 casi. «L'amore non ferisce parte dall'assunto che la gran parte dei casi si consuma proprio nell'ambito domestico e nei contesti familiari dove bisognerebbe esser più protetti - ha detto Magda Merafina, Assessore alle Politiche Sociali di Andria - si apre ad Andria dove ci sono dei dati allarmanti ma ci si muoverà in tutta la provincia per sensibilizzare e cercare l'emersione di molti fenomeni ancora nascosti».