Politica
L'Alternativa sulla vicenda dell'ass. FareAmbiente: "Ci sono delle regole da rispettare"
Secondo il movimento civico di centro sinistra: "Miscioscia, la promessa di sede e vettura se l'era fatta praticamente da solo"
Andria - giovedì 10 ottobre 2019
17.44
Il movimento civico di centro sinistra, l'Alternativa interviene in merito ad una querelle sorta tra l'associazione ambientalista FareAmbiente ed il Commissario prefettizio Tufariello.
«Se non fosse tragico, perché tocca problemi seri, sarebbe quasi divertente vedere esponenti dell'ex maggioranza che si scontrano con i problemi che loro stessi hanno causato, nonché contro un modo di amministrare che rispetta le regole, cosa a cui loro non erano abituati.
È esemplare la vicenda riguardante l'Associazione di guardie eco-zoofile "FareAmbiante". Due giorni fa il presidente dell'associazione Benedetto Miscioscia ha scritto arrabbiato al dott. Tuffariello perché questo non ha ancora concesso una sede e una vettura a "FareAmbiente", nonostante il Comune di Andria gliel'avesse promessa l'anno scorso.
Tufariello giustamente ha risposto facendo notare che l'anno scorso lui non era ancora commissario di Andria e che la promessa Miscioscia se l'era fatta praticamente da solo, visto che all'epoca era consigliere comunale di maggioranza, nonché fedelissimo dell'ex sindaco Giorgino.
Inoltre adesso - ha spiegato Tufariello - queste concessioni non gliele può più fare per due motivi: la delibera di giunta che le prevedeva, emanata nel settembre 2018, oggi è scaduta, dunque l'associazione non ha più alcun rapporto formale con l'Amministrazione di Andria; e poi per ottenere certe concessioni le Associazioni devono rispettare alcuni parametri, cosa che molte di loro al momento non fanno.
Ora, immaginiamo la faccia di Miscioscia quando ha scoperto che le associazioni devono avere precisi requisiti per stipulare convenzioni con le amministrazioni pubbliche e partecipare a delle gare: sarà stata una doccia fredda per lui. Del resto, le amministrazioni Giorgino lo avevano abituato all'idea che il valore dell'amicizia vince su tutto, sulle regole e sulle evidenze pubbliche, soprattutto se, oltre ed essere amico, sei anche componente della maggioranza.
A questo punto, non ci resta che invitare il commissario Tufariello ad andare avanti in questo meritorio lavoro e ad applicare questo rigore anche a tanti altri eventuali affidamenti dubbi che continuano a restare in vigore indisturbati. Vedere amministratori che governano secondo le regole previste dai codici è qualcosa a cui gli andriesi non erano più avvezzi, eppure, se vogliamo salvare questa città, è l'unica strada che si può e si deve percorrere. Miscioscia e compagnia, superato lo shock iniziale, dovranno farsene una ragione».
«Se non fosse tragico, perché tocca problemi seri, sarebbe quasi divertente vedere esponenti dell'ex maggioranza che si scontrano con i problemi che loro stessi hanno causato, nonché contro un modo di amministrare che rispetta le regole, cosa a cui loro non erano abituati.
È esemplare la vicenda riguardante l'Associazione di guardie eco-zoofile "FareAmbiante". Due giorni fa il presidente dell'associazione Benedetto Miscioscia ha scritto arrabbiato al dott. Tuffariello perché questo non ha ancora concesso una sede e una vettura a "FareAmbiente", nonostante il Comune di Andria gliel'avesse promessa l'anno scorso.
Tufariello giustamente ha risposto facendo notare che l'anno scorso lui non era ancora commissario di Andria e che la promessa Miscioscia se l'era fatta praticamente da solo, visto che all'epoca era consigliere comunale di maggioranza, nonché fedelissimo dell'ex sindaco Giorgino.
Inoltre adesso - ha spiegato Tufariello - queste concessioni non gliele può più fare per due motivi: la delibera di giunta che le prevedeva, emanata nel settembre 2018, oggi è scaduta, dunque l'associazione non ha più alcun rapporto formale con l'Amministrazione di Andria; e poi per ottenere certe concessioni le Associazioni devono rispettare alcuni parametri, cosa che molte di loro al momento non fanno.
Ora, immaginiamo la faccia di Miscioscia quando ha scoperto che le associazioni devono avere precisi requisiti per stipulare convenzioni con le amministrazioni pubbliche e partecipare a delle gare: sarà stata una doccia fredda per lui. Del resto, le amministrazioni Giorgino lo avevano abituato all'idea che il valore dell'amicizia vince su tutto, sulle regole e sulle evidenze pubbliche, soprattutto se, oltre ed essere amico, sei anche componente della maggioranza.
A questo punto, non ci resta che invitare il commissario Tufariello ad andare avanti in questo meritorio lavoro e ad applicare questo rigore anche a tanti altri eventuali affidamenti dubbi che continuano a restare in vigore indisturbati. Vedere amministratori che governano secondo le regole previste dai codici è qualcosa a cui gli andriesi non erano più avvezzi, eppure, se vogliamo salvare questa città, è l'unica strada che si può e si deve percorrere. Miscioscia e compagnia, superato lo shock iniziale, dovranno farsene una ragione».