Territorio
L'alga tossica torna sul litorale di Bari, livelli alti da Santo Spirito a San Giorgio
Il report di Arpa Puglia relativo ai primi 15 gg. di agosto: elevata presenza a Giovinazzo, molto lieve in un piccolo tratto di Bisceglie
Puglia - domenica 18 agosto 2019
7.15
Torna lo spauracchio della Ostreopsis ovata, più comunemente nota come "alga tossica", su tutto il litorale di Bari e provincia. Arpa Puglia ha diramato il report relativo ai primi quindici giorni di agosto, e i dati non sono confortanti. A Bari città i due punti campionati sono Santo Spirito e San Giorgio: nel primo caso, 200 metri a sud del lido Lucciola, la concentrazione è di 823.996 cellule/litro sul fondale e di 53.187 cellule/litro in colonna d'acqua, mentre la seconda rilevazione - in corrispondenza di lido Trullo - parla di 503.943 cellule/litro sul fondale e 24.917 cellule/litro in colonna d'acqua. In entrambi i casi i campionamenti sono contrassegnati dal colore rosso, che corrisponde a una concentrazione molto abbondante di alga tossica.
Non migliore la situazione a nord di Bari. A Giovinazzo, per esempio, in corrispondenza dell'hotel Riva del sole i livelli sono di 719.431 cellule/litro sul fondale e 59.726 cellule/litro in colonna d'acqua. A Mola di Bari, nei pressi della ditta IOM-ex Sansolive, la situazione è migliore: 298 cellule/litro sul fondale (scarsa presenza) e 0 in colonna d'acqua. A Monopoli, nello specchio di mare su cui si affaccia il castello di Santo Stefano, i dati Arpa parlano di 10.741 cellule/litro sul fondale (concentrazione modesta) e 481 cellule/litro in colonna d'acqua (scarsa presenza).
Per la Bat è stata rilevata solo in un punto, ovvero a 500 mt sud, della fogna cittadina di Bisceglie, ovvero a confine con il territorio di Molfetta, in acque del fondo.
I bagnanti che sono stati a contatto con l'alga hanno presentato «Casi di malessere transitorio (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell'aria)», come scritto nel "vademecum" pubblicato da Arpa.
«Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate - il monito di Arpa Puglia. Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina».
Non migliore la situazione a nord di Bari. A Giovinazzo, per esempio, in corrispondenza dell'hotel Riva del sole i livelli sono di 719.431 cellule/litro sul fondale e 59.726 cellule/litro in colonna d'acqua. A Mola di Bari, nei pressi della ditta IOM-ex Sansolive, la situazione è migliore: 298 cellule/litro sul fondale (scarsa presenza) e 0 in colonna d'acqua. A Monopoli, nello specchio di mare su cui si affaccia il castello di Santo Stefano, i dati Arpa parlano di 10.741 cellule/litro sul fondale (concentrazione modesta) e 481 cellule/litro in colonna d'acqua (scarsa presenza).
Per la Bat è stata rilevata solo in un punto, ovvero a 500 mt sud, della fogna cittadina di Bisceglie, ovvero a confine con il territorio di Molfetta, in acque del fondo.
I bagnanti che sono stati a contatto con l'alga hanno presentato «Casi di malessere transitorio (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell'aria)», come scritto nel "vademecum" pubblicato da Arpa.
«Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate - il monito di Arpa Puglia. Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina».