Attualità
"Io sono Franco": debutta l'opera sulla legalità dell'andriese Lidia Bucci
In scena a Foggia, giovedì 5 settembre, alle ore 21 a Parcocittà
Andria - sabato 24 agosto 2024
5.03
Debutterà all'interno del cartellone di eventi di Foggia Estate 2024 "Io sono Franco", storia di Franco Marcone, un uomo normale promosso dall'Amministrazione comunale di Foggia, giovedì 5 settembre, alle ore 21 a Parcocittà, l'ultimo lavoro teatrale dell'attore di cinema e teatro Franco Ferrante in collaborazione con il Teatro dei Limoni, con il contributo del Comune di Foggia e della Fondazione Monti Uniti di Foggia.
La storia di Franco è la storia di un uomo che ha nel nome un destino: l'onestà.
Franco ha il 'vizio' di riparare le cose, di farle funzionare. Franco è un uomo normale e di normale ha la vita, la famiglia, il lavoro. Fino a quell'ultimo giorno di marzo, quando, costretto a lasciare tutto, alla debita distanza, rileggerà sotto una nuova luce la sua città, i suoi amici, la sua infanzia, i suoi ragazzi, sua moglie, sua madre, suo padre, soprattutto. Guardandoli si renderà conto che non cambierebbe nulla di quello che ha fatto, rifarebbe tutto proprio così.
La storia di Franco nel monologo con la regia e l'interpretazione di Franco Ferrante è la storia liberamente ispirata alla vita di Francesco Marcone, Franco per la sua famiglia e gli amici. Nato a Foggia nel 1937, era un alto funzionario del Ministero delle Finanze, dirigeva l'Ufficio del Registro di Foggia. Venne ucciso, nel portone della sua abitazione, il 31 marzo del 1995, dopo aver effettuato una serie di segnalazioni e denunce attinenti al suo ruolo, l'ultima delle quali inviata alla Procura della Repubblica di Foggia nove giorni prima di essere ucciso.
Oggi conosciamo solo una parte della verità giudiziaria sull'omicidio. Francesco Marcone è stato riconosciuto "Vittima del Dovere" ed equiparata a Vittima innocente di criminalità organizzata di stampo mafioso.
Le storie di mafia o meglio, delle vittime di mafia o di qualsiasi evento tragico legato alla mancanza di assunzione di responsabilità da parte di qualcuno, non raccontano di eroi o eroine. Sono storie di persone che vivono in maniera ordinaria secondo un'etica e una giustizia che appaiono straordinarie e lo fanno pur avendo la consapevolezza di andare controcorrente. Non per distinguersi ma perché credono fermamente, con onestà e genuinità, alla normalità del bene.
«È questa normalità che ci piace, che ci ha colpito e che abbiamo voluto raccontare. Perché la normalità è alla portata di tutti, perché è replicabile, è condivisibile, si può tramettere, si può insegnare, è accessibile e per contro, rende straordinario l'ordinario» con queste parole hanno commentato la scelta artistica e narrativa l'attore, Franco Ferrante e l'autrice del monologo, Lidia Bucci.
L'intento dello spettacolo è quello di ricercare nelle parole e nei ricordi di chi ha conosciuto e amato Franco i limiti e i dissidi che lo hanno reso imperfetto e perciò autentico, originale come ciascuno di noi può essere ed è.
La storia di un uomo normale diventa più forte della vicenda che lo ha reso noto, in quanto umano, vivo e vivente, tanto nel ricordo dei suoi figli Paolo e Daniela, quanto in chi lo conoscerà e lo scoprirà attraverso il racconto drammaturgico e l'azione scenica al fine di svelare il bene occultato dal male. Il prossimo anno saranno trascorsi trent'anni dall'omicidio di Franco Marcone e questo spettacolo segna una traccia che riporta alla memoria di una comunità la vitalità della sua storia.
"Io sono Franco", storia di Franco Marcone, un uomo normale è uno spettacolo diretto e interpretato da Franco Ferrante, con la drammaturgia di Lidia Bucci e i costumi di Francesco Ceo. La produzione esecutiva è a cura della Cooperativa Sociale Pietra Di Scarto di Cerignola. Lo spettacolo è stato realizzato anche grazie al contributo volontario alla produzione della Banca di Credito Cooperativo di Canosa Loconia, al supporto tecnico della Città di Modugno, al patrocinio gratuito di Libera-Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, Presidio di Foggia.
La storia di Franco è la storia di un uomo che ha nel nome un destino: l'onestà.
Franco ha il 'vizio' di riparare le cose, di farle funzionare. Franco è un uomo normale e di normale ha la vita, la famiglia, il lavoro. Fino a quell'ultimo giorno di marzo, quando, costretto a lasciare tutto, alla debita distanza, rileggerà sotto una nuova luce la sua città, i suoi amici, la sua infanzia, i suoi ragazzi, sua moglie, sua madre, suo padre, soprattutto. Guardandoli si renderà conto che non cambierebbe nulla di quello che ha fatto, rifarebbe tutto proprio così.
La storia di Franco nel monologo con la regia e l'interpretazione di Franco Ferrante è la storia liberamente ispirata alla vita di Francesco Marcone, Franco per la sua famiglia e gli amici. Nato a Foggia nel 1937, era un alto funzionario del Ministero delle Finanze, dirigeva l'Ufficio del Registro di Foggia. Venne ucciso, nel portone della sua abitazione, il 31 marzo del 1995, dopo aver effettuato una serie di segnalazioni e denunce attinenti al suo ruolo, l'ultima delle quali inviata alla Procura della Repubblica di Foggia nove giorni prima di essere ucciso.
Oggi conosciamo solo una parte della verità giudiziaria sull'omicidio. Francesco Marcone è stato riconosciuto "Vittima del Dovere" ed equiparata a Vittima innocente di criminalità organizzata di stampo mafioso.
Le storie di mafia o meglio, delle vittime di mafia o di qualsiasi evento tragico legato alla mancanza di assunzione di responsabilità da parte di qualcuno, non raccontano di eroi o eroine. Sono storie di persone che vivono in maniera ordinaria secondo un'etica e una giustizia che appaiono straordinarie e lo fanno pur avendo la consapevolezza di andare controcorrente. Non per distinguersi ma perché credono fermamente, con onestà e genuinità, alla normalità del bene.
«È questa normalità che ci piace, che ci ha colpito e che abbiamo voluto raccontare. Perché la normalità è alla portata di tutti, perché è replicabile, è condivisibile, si può tramettere, si può insegnare, è accessibile e per contro, rende straordinario l'ordinario» con queste parole hanno commentato la scelta artistica e narrativa l'attore, Franco Ferrante e l'autrice del monologo, Lidia Bucci.
L'intento dello spettacolo è quello di ricercare nelle parole e nei ricordi di chi ha conosciuto e amato Franco i limiti e i dissidi che lo hanno reso imperfetto e perciò autentico, originale come ciascuno di noi può essere ed è.
La storia di un uomo normale diventa più forte della vicenda che lo ha reso noto, in quanto umano, vivo e vivente, tanto nel ricordo dei suoi figli Paolo e Daniela, quanto in chi lo conoscerà e lo scoprirà attraverso il racconto drammaturgico e l'azione scenica al fine di svelare il bene occultato dal male. Il prossimo anno saranno trascorsi trent'anni dall'omicidio di Franco Marcone e questo spettacolo segna una traccia che riporta alla memoria di una comunità la vitalità della sua storia.
"Io sono Franco", storia di Franco Marcone, un uomo normale è uno spettacolo diretto e interpretato da Franco Ferrante, con la drammaturgia di Lidia Bucci e i costumi di Francesco Ceo. La produzione esecutiva è a cura della Cooperativa Sociale Pietra Di Scarto di Cerignola. Lo spettacolo è stato realizzato anche grazie al contributo volontario alla produzione della Banca di Credito Cooperativo di Canosa Loconia, al supporto tecnico della Città di Modugno, al patrocinio gratuito di Libera-Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, Presidio di Foggia.