Territorio
Interramento della ferrovia ad Andria, Giannini: «Nessuno stop»
Per la Ferrotramviaria, stazioni riaperte nel 2019 senza passaggi a livello
Andria - venerdì 16 gennaio 2015
14.13
«Non ci sarà nessuno stop sulla procedura che porta ai lavori per l'interramento della Ferrovia Bari Nord». A sostenerlo è l'Assessore regionale ai trasporti Giovanni Giannini, ospite stamane ad Andria per la presentazione dell'accordo commerciale tra la Ferrotramviaria, Asa, Scoppio e Comuni di Andria e Barletta per il biglietto unico tra treno e bus locale: «Il Grande Progetto è stato semplicemente diviso in due lotti funzionali e funzionanti - ha detto Giannini - non c'era il tempo di concludere tutti i lavori entro la scadenza imposta dall'Europa che era quella del 31 dicembre del 2015. Per questo abbiamo deciso di traslare una parte, un lotto, dell'intero progetto. Abbiamo anche ricevuto rassicurazioni dalle ditte appaltanti che i lavori saranno conclusi, poi ci potranno essere ancora due anni di tempo per i collaudi». Novità rilevanti quelle rilanciate nel corso della conferenza stampa a Palazzo di Città, novità rilevanti che riguardano una comunità tagliata completamente in due dalla presenza delle barriere ferroviarie e che si è sviluppata proprio nella direttrice che porta verso Barletta e Trani, novità rilevanti che partono dal dato statistico registrato negli ultimi quattro anni è che ha visto un +30% nell'utilizzo della ferrovia con esattamente 196 treni al giorno.
La preoccupazione più grande è stata quella, dopo aver realizzato il progetto e la sua fattibilità, di aver perso i 180 milioni di euro dell'Unione Europea per una serie di interventi specifici sulla tratta della Bari Nord tra cui l'interramento nell'abitato di Andria e la costruzione delle altre due stazioni: «Persi è assolutamente da escluderlo - ha detto l'Ing. Massimo Nitti della Ferrotramviaria - perchè i lavori sono già cominciati e la stazione di Andria Sud ha formalmente il cantiere aperto. Ora siamo alla bonifica bellica come previsto per legge ma stiamo già per andare in gara con l'interramento vero e proprio. Entro il 31 dicembre 2015 la stazione dovrà essere completata». Una data che sembrava assolutamente lontana nel tempo e che ora sembra un pizzico più vicina: «Entro il 2018 bisognerà terminare le opere e nel 2019 riaprire la ferrovia». Ha rassicurato lo stesso Nitti che ha ricordato anche i numeri: si è passati da 3milioni e mezzo di viaggiatori a circa 8milioni di viaggiatori annuali sulla tratta della Ferrotramviaria con la città di Andria che mobilità all'anno oltre un milione e mezzo di viaggiatori e la Città di Barletta poco più di 900mila. In arrivo altri tre elettrotreni oltre i due già presentati nelle scorse settimane e già funzionanti, con un parco mezzi più moderno e che può contare ad ora su 18 stazioni anche se alle porte vi sono le altre due di Andria. «Sembrava una follia ma quando vedi che ci sei quasi è una sensazione stupenda - ha detto ancora Nitti - serve una volontà ferma sia politica che aziendale e serve tempo, ma ci stiamo riuscendo con tanta pazienza».
Il primo lotto da completare entro il 31 dicembre 2015 prevede, oltre alla realizzazione della stazione di Andria Sud anche il raddoppio della tratta tra Andria e Corato anche se in questo momento sono in corso i lavori per il raddoppio tra Corato e Ruvo. Dal 2016 inizieranno anche le prime corse domenicali a partire da Ruvo sino a Bari e dal 2018 tutta la tratta dovrebbe essere percorsa anche nei giorni festivi per consentire il collegamento con l'aeroporto di Bari Palese. «Questa ferrovia è qui da oltre 100 anni - ha concluso Nitti - noi abbiamo una crescita costante di viaggiatori trasportati, stiamo migliorando il servizio ed investendo risorse ed energie. Stiamo parlando di qualcosa di concreto che, con l'intermodalità delle ferrovie, consentirà di connettere questi territori alla rete nazionale ed alle reti locali per un vero e notevole salto di qualità».
La preoccupazione più grande è stata quella, dopo aver realizzato il progetto e la sua fattibilità, di aver perso i 180 milioni di euro dell'Unione Europea per una serie di interventi specifici sulla tratta della Bari Nord tra cui l'interramento nell'abitato di Andria e la costruzione delle altre due stazioni: «Persi è assolutamente da escluderlo - ha detto l'Ing. Massimo Nitti della Ferrotramviaria - perchè i lavori sono già cominciati e la stazione di Andria Sud ha formalmente il cantiere aperto. Ora siamo alla bonifica bellica come previsto per legge ma stiamo già per andare in gara con l'interramento vero e proprio. Entro il 31 dicembre 2015 la stazione dovrà essere completata». Una data che sembrava assolutamente lontana nel tempo e che ora sembra un pizzico più vicina: «Entro il 2018 bisognerà terminare le opere e nel 2019 riaprire la ferrovia». Ha rassicurato lo stesso Nitti che ha ricordato anche i numeri: si è passati da 3milioni e mezzo di viaggiatori a circa 8milioni di viaggiatori annuali sulla tratta della Ferrotramviaria con la città di Andria che mobilità all'anno oltre un milione e mezzo di viaggiatori e la Città di Barletta poco più di 900mila. In arrivo altri tre elettrotreni oltre i due già presentati nelle scorse settimane e già funzionanti, con un parco mezzi più moderno e che può contare ad ora su 18 stazioni anche se alle porte vi sono le altre due di Andria. «Sembrava una follia ma quando vedi che ci sei quasi è una sensazione stupenda - ha detto ancora Nitti - serve una volontà ferma sia politica che aziendale e serve tempo, ma ci stiamo riuscendo con tanta pazienza».
Il primo lotto da completare entro il 31 dicembre 2015 prevede, oltre alla realizzazione della stazione di Andria Sud anche il raddoppio della tratta tra Andria e Corato anche se in questo momento sono in corso i lavori per il raddoppio tra Corato e Ruvo. Dal 2016 inizieranno anche le prime corse domenicali a partire da Ruvo sino a Bari e dal 2018 tutta la tratta dovrebbe essere percorsa anche nei giorni festivi per consentire il collegamento con l'aeroporto di Bari Palese. «Questa ferrovia è qui da oltre 100 anni - ha concluso Nitti - noi abbiamo una crescita costante di viaggiatori trasportati, stiamo migliorando il servizio ed investendo risorse ed energie. Stiamo parlando di qualcosa di concreto che, con l'intermodalità delle ferrovie, consentirà di connettere questi territori alla rete nazionale ed alle reti locali per un vero e notevole salto di qualità».